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Farmaco: Intratect
Confezione: 50g / l 1 Flacone 20 ml
Casa farmaceutica: Biotest Italia S.r.l.
Classe farmaceutica: H
Ricetta Intratect: OSP1 - medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico
ATC: J06BA02
Principio attivo Intratect: Immunoglobulina umana normale per uso endovenoso (FU)
Gruppo terapeutico: Immunoglobuline umane normali
Scadenza Intratect: 24 mesi
Temperatura di conservazione: Non superiore a +25°
Indicazioni terapeutiche / effetti Intratect (50g / l 1 Flacone 20 ml )
Terapia sostitutiva in caso di: sindromi da immunodeficienza primaria come agammaglobulinemia congenita e ipogammaglobulinemia, immunodeficienza comune variabile, immunodeficienza combinata grave, sindrome di Wiskott-Aldrich. Mieloma o leucemia linfocitica cronica con grave ipogammaglobulinemia secondaria ed infezioni ricorrenti. Bambini con AIDS congenito ed infezioni ricorrenti. Immunomodulazione: porpora trombocitopenica idiopatica (PTI), nei bambini o negli adulti ad alto rischio di emorragia o prima di interventi chirurgici per correggere la conta piastrinica. Sindrome di Guillain Barré. Malattia di Kawasaki. Trapianto di midollo allogenico.
Posologia / dosaggio Intratect (50g / l 1 Flacone 20 ml )
La dose e lo schema terapeutico dipendono dall’indicazione terapeutica. Nella terapia sostitutiva può essere necessario personalizzare la dose per ciascun paziente in relazione alla risposta farmacocinetica e clinica. Gli schemi di trattamento riportati di seguito sono forniti come linea guida. Terapia sostitutiva nelle immunodeficienze primarie: lo schema di trattamento deve essere tale da garantire un livello minimo di IgG (misurato prima della infusione successiva) di almeno 4,0-6,0 g/l. Dopo l’inizio della terapia sono necessari da tre a sei mesi prima di ottenere l’equilibrio. La dose di partenza raccomandata è di 8-16 ml (0,4-0,8 g)/kg seguita da almeno 4 ml (0,2 g)/kg ogni tre settimane. La dose necessaria per ottenere un livello minimo di 6,0 g/l è dell’ordine di 4-16 ml (0,2-0,8 g)/kg/mese. Una volta raggiunto il livello di equilibrio (steady state) l’intervallo di dosaggio varia tra 2 e 4 settimane. Dovrebbero essere misurati i livelli plasmatici in modo da aggiustare la dose e l’intervallo di somministrazione. Terapia sostitutiva nel mieloma o nella leucemia linfocitica cronica con ipogammaglobulinemia secondaria severa ed infezioni ricorrenti; terapia sostitutiva nei bambini con AIDS ed infezioni ricorrenti: la dose raccomandata è di 4-8 ml (0,2-0,4 g)/kg ogni 3-4 settimane. Porpora idiopatica trombocitopenica: per il trattamento di un episodio acuto, 16-20 ml (0,8-1 g)/kg il primo giorno; il trattamento può essere ripetuto per una volta entro 3 giorni, oppure possono essere somministrati 8 ml (0,4 g)/kg al giorno per 2-5 giorni. Il trattamento può essere ripetuto in caso di recidiva. Sindrome di Guillain Barrè: 8 ml (0,4 g)/kg/al giorno per 3-7 giorni. I dati riguardanti l’utilizzo nei bambini sono limitati. Malattia di Kawasaki: somministrare 32-40 ml (1,6-2 g)/kg in dosi frazionate per un periodo di 2-5 giorni oppure 40 ml (2 g)/kg in dose singola. Il paziente deve essere sottoposto anche ad un concomitante trattamento con acido acetilsalicilico. Trapianto allogenico di midollo osseo: le immunoglobuline umane normali possono essere utilizzate come parte del trattamento di condizionamento e dopo il trapianto. Per il trattamento delle infezioni e nella profilassi della malattia da trapianto verso l’ospite, (GVHD), la dose viene adattata al singolo paziente. La dose iniziale è normalmente di 10 ml (0,5 g)/kg/settimana, iniziando il trattamento 7 giorni prima del trapianto e fino a 3 mesi dopo il trapianto. In caso di persistente deficit di produzione di anticorpi, è raccomandata la dose di 10 ml (0,5 g)/kg/mese fino al ritorno alla norma del livello di anticorpi. Le dosi raccomandate sono indicate nella tabella riportata nel RCP.