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Vaccino per la disintossicazione da cocaina - Un aiuto per le persone che vogliono disintossicarsi dalla cocaina potrebbe arrivare da un nuovo vaccino messo a punto negli Stati Uniti

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Vaccino per la disintossicazione da cocaina

Vaccino per la cocaina

Un aiuto per le persone che vogliono disintossicarsi dalla cocaina potrebbe arrivare da un nuovo vaccino messo a punto negli Stati Uniti. Le prime fasi della sperimentazione hanno dato dei buoni risultati, ora sta per prendere il via l'ultima parte della ricerca e dopo l'assenso formale dal Ministero della Salute anche alcuni centri Italiani potrebbero essere inclusi nella sperimentazione del vaccino per la disintossicazione da cocaina.

Giovanni Serpelloni, direttore dell'Osservatorio regionale veneto sulle dipendenze, ha comunicato che il 7 giugno si riunirà a Verona un gruppo di lavoro che avrà il compito di effettuare uno studio di fattibilità per la sperimentazione di fase tre nel nostro Paese partendo dalle informazioni relative al protocollo di sperimentazione Usa. Nei giorni precedenti inoltre, da lunedì 5 a martedì 6 giugno (2006), nell'ambito del "Cocaina Verona Congress" verranno presentati i dati ufficiali del progetto e dei risultati ottenuti durante le prime fasi di sperimentazione del vaccino in grado di eliminare al 100 per cento gli effetti chimici della cocaina garantendo un periodo di copertura di sei mesi.

Le prime informazioni riguardanti questo vaccino risalgono al giugno del 2004 quando fu diffusa la notizia che un nuovo farmaco sperimentale, stando ai primi test, poteva bloccare il senso di piacere in chi usava cocaina. Inoltre il vaccino era riuscito a tenere a "distanza" dalla droga chi aveva appena smesso.

La sperimentazione, iniziata nel 2001, ha visto il coinvolgimento di esperti della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. Il vaccino è stato messo a punto dall'azienda di biotecnologie inglese Xenova, oggi incorporata dalla Celtic Pharma. Dopo gli ottimi risultati ottenuti durante la sperimentazione di Fase 1, quella che coinvolge le cavie da laboratorio, si è passati alla Fase 2 dove si esaminano gli effetti in un gruppo ristretto di pazienti. Thomas Kosten, ricercatore della Yale university e coordinatore degli studi di Fase 2, già nel 2004 evidenziò una grande fiducia per questo nuovo farmaco anche se ribadì che ci sarebbero volute nuove conferme in quanto i test erano stati condotti su di un numero limitato di persone (tra le 20 e le 30).

Kosten evidenziò che i risultati che si erano ottenuti non avevano precedenti. Normalmente, con altri farmaci sperimentali o senza alcun aiuto, i drogati ricominciano a far uso di cocaina nel giro di tre mesi dall'avvio della disintossicazione, ma grazie al nuovo vaccino questo non accadeva. Il 58 per cento dei pazienti osservati durante la ricerca aveva smesso di usare cocaina per più di tre mesi, e i tre quarti dei partecipanti in un gruppo che aveva di recente smesso l'uso della droga, non aveva più ripreso.

Dal 2004 a oggi si è continuati con la sperimentazione di Fase 2 coinvolgendo in tutto circa 120 pazienti. Prima di concludere definitivamente la fase sperimentale bisognerà attendere i risultati della Fase 3, se anche questi forniranno dei dati positivi il nuovo vaccino per la disintossicazione da cocaina potrà essere finalmente distribuito su larga scala.

Giovanni Serpelloni ha spiegato che il vaccino è costituito da parti di cocaina inerti sintetizzate in laboratorio, una volta iniettato inibisce gli effetti legati all'assunzione della cocaina impedendo che le sostanze assunte arrivino all'area del cervello deputata alla gratificazione. In questo modo il tossicomane pur facendo uso di cocaina non avvertirebbe alcuna sensazione di piacere. Serpelloni evidenza comunque che alla terapia farmacologica è necessario affiancarne una psicologica.


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