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Nuova terapia ormonale sostitutiva per la menopausa - I disturbi della menopausa possono essere contrastati con la terapia ormonale sostitutiva (TOS), un rimedio farmacologico che a volte spaventa le donne

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Nuova terapia ormonale sostitutiva per la menopausa

Terapia ormonale sostitutiva per la menopausa

I disturbi della menopausa possono essere contrastati con la terapia ormonale sostitutiva (TOS), un rimedio farmacologico che a volte spaventa le donne. Attualmente circa il 4 per cento delle donne in menopausa segue una terapia ormonale, solo qualche anno fa la percentuale arrivava all'incirca al 12 per cento. Un calo immotivato che porta a un peggioramento della qualità della vita di molte donne. L'obiettivo della TOS è quello di ripristinare i livelli di estrogeni a valori analoghi a quelli che vi erano prima della menopausa. Attualmente la terapia con soli estrogeni può essere effettuata unicamente dalle donne isterectomizzate (donne alle quali è stato asportato l'utero), negli altri casi gli estrogeni vanno somministrati in associazione con i progestinici per evitare un'eccessiva stimolazione sull'endometrio. In occasione del 17esimo Congresso della Società internazionale di ginecologia endocrinologica non si è parlato solo di ciclo irregolare e amenorrea ma sono stati presentati i dati di una nuova terapia ormonale in grado di ridurre i sintomi più fastidiosi della menopausa senza l'impiego di progestinici.

Il nuovo medicinale, Duavive 0,45 mg/20 compresse, fa parte di una classe di farmaci selettivi (TSEC, Tissue Selective Estrogen Complex / Complesso Estrogenico Tessuto-Selettivo) studiati appositamente per la terapia ormonale sostitutiva senza progestinico, un analogo sintetico del progesterone che in diverse donne crea intolleranza e di conseguenza non le rende idonee per la terapia ormonale sostitutiva. Gli esperti spiegano che il Duavive è un'associazione tra un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni, il bazedoxifene, ed estrogeni naturali. Il vantaggi dati da questo nuovo medicinale sono molteplici: da una parte il farmaco mantiene i benefici della terapia ormonale e dall'altra, con il bazedoxifene, si riduce il rischio di iperplasia endometriale (una condizione patologica pre-neoplastica).

Chiara Benedetto, professore ordinario di Ginecologia e ostetricia presso l'Università degli Studi di Torino, spiega che i benefici della terapia ormonale sostitutiva (TOS) si manifestano rapidamente in termini di miglioramento della qualità di vita della donna sia a medio che lungo termine, non si prevengono solo alcuni sintomi tipici della menopausa quali vampate, sudorazioni notturne, alterata qualità del sonno, ecc, ma si riduce anche l'incidenza di alcune malattie che aumentano nel sesso femminile dopo la menopausa (osteoporosi, malattie cardiovascolari e degenerative).

Non tutte le donne hanno bisogno della terapia ormonale sostitutiva, questa va infatti valutata dal ginecologo, insieme alla donna, a seconda dei disturbi e alla loro intensità. La TOS risulta particolarmente utile in tutte quelle donne sintomatiche, donne che presentano anche il rischio maggiore di osteoporosi e eventi cardiovascolari, per una maggiore sensibilità alla carenza di estrogeni. Solitamente la terapia ormonale sostitutiva viene prescritta a tutte le donne in menopausa precoce, sia di tipo spontanea che iatrogena. Si parla di menopausa precoce quando si verifica prima dei quarant'anni, la menopausa iatrogena è invece una conseguenza di cure mediche.


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