Dimagrire velocemente, solo 7 giorni con una pillola
Fra qualche anno potrebbe essere possibile dimagrire velocemente, grazie ad una pillola in soli 7 giorni si potrebbe perdere quasi il 50 per cento del grasso corporeo. La pillola, sperimentata per il momento solo sui topi, è frutto di uno studio coordinata da Richard Di Marchi, ricercatore presso l'Indiana University (Usa). I risultati ottenuti fino a questo momento nel corso della sperimentazione sono stati pubblicati sulla rivista Nature Chemical Biology (Luglio 2009).
Secondo quanto comunicato dai ricercatori, in una sola settimana la pillola sarebbe in grado di ridurre la massa grassa del 42 per cento e del 25 per cento il peso corporeo. Nel caso il trattamento si prolungasse per 4 settimane, in base ai dati rilevati dalla sperimentazione condotta sui topolini, il peso corporeo si riduce del 28 per cento mentre la massa grassa del 63 per cento. La pillola per dimagrire velocemente non verrà comunque commercializzata in tempi brevi, i ricercatori spiegano che serviranno ancora 10 anni.
Fino a questo momento nessun singolo agente è stato capace di ridurre il peso per più del 5-10 per cento, nella maggior parte dei casi le terapie farmacologiche utilizzate per perdere peso sfruttano contemporaneamente più farmaci. Grazie a questa nuova ricerca si è riusciti a creare un farmaco basato su due ormoni artificiali che regolano il metabolismo del glucosio attraverso l'attivazione simultanea di più processi, un risultato che fino a questo momento si otteneva con l'uso di più farmaci. I ricercatori spiegano in ogni caso che la pillola, una volta in commercio, servirà prima di tutto per curare l'obesità e non dovrebbe essere usata da quelle persone che vogliono ritrovare la linea senza sforzo e in breve tempo.
In un'intervista rilasciata al Daily Mail il biochimico Stephen O'Rahilly, ricercatore presso la University of Cambridge, spiega che bisogna comunque essere cauti sugli effettivi benefici della pillola sull'uomo. L'esperto spiega che farmaci ritenuti miracolosi per gli effetti osservati nella fase di sperimentazione sugli animali, già in passato, hanno dato dei risultati deludenti nei trial clinici condotti sugli uomini.
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