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Antibiotico per l'influenza: inutile e a volte dannoso - In caso di influenza gli antibiotici non sono efficaci e in alcune situazioni potrebbero essere addirittura dannosi

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Antibiotico per l'influenza: inutile e a volte dannoso

Antibiotico per l'influenza

In caso di influenza gli antibiotici non sono efficaci e in alcune situazioni potrebbero essere addirittura dannosi. E' per esempio il caso dell'amoxicillina, uno degli antibiotici più prescritti, che potrebbe essere utile in caso di polmonite ma per una normale influenza non da benefici rilevanti e i possibili effetti collaterali sono invece notevoli. L'influenza, una malattia respiratoria estremamente contagiosa, è causata da un'infezione delle vie aeree (naso, gola, trachea, bronchi, polmoni) da parte di virus influenzali, non può essere quindi curata con gli antibiotici che servono per curare le infezioni batteriche. Nel corso di uno studio internazionale si è valutata l'effettiva efficacia dell'antibiotico amoxicillina nella cura delle infezioni delle vie respiratorie. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Lancet Infectious Deseases (Amoxicillin for acute lower-respiratory-tract infection in primary care when pneumonia is not suspected: a 12-country, randomised, placebo-controlled trial - doi: 10 1016 / S1473 - 3099 (12) 70300 - 6).

L'amoxicillina, un antibiotico utile per per la cura di infezioni batteriche quali salmonella, mal d'orecchio, o infezione da Escherichia coli, in alcuni casi viene prescritta anche quando c'è un'infezione alle vie respiratorie le cui origini non sono chiare. Quando c'è un'infezione alle vie respiratorie non è mai semplice capire se è di origine virale o batterica in quanto i sintomi sono simili, in alcuni casi capita però che il medico di base prescriva l'antibiotico senza prima indagare con delle analisi mediche più accurate. Questa pratica, alla luce anche dei nuovi dati, andrebbe rivista in quanto gli effetti collaterali del farmaco, quando non necessario, superano i benefici.

Per condurre lo studio i ricercatori hanno analizzato i dati di più di 2 mila pazienti, con un età superiore ai 18 anni, ai quali era stata diagnosticata un'infezione alle basse vie respiratorie . 1038 pazienti sono stati trattati con l'amoxicillina mentre agli altri 1023 è stato somministrato un placebo. Dall'analisi dei dati è emerso che tra i due gruppi non vi erano grandi differenze, i pazienti che avevano preso l'antibiotico non mostravano ne una riduzione della gravità dei sintomi ne una diminuzione della loro durata. Anche se l'amoxicillina contribuiva a ridurre la probabilità che insorgessero nuovi sintomi e limitava il peggioramento di quelli già in atto, rispetto ai pazienti che assumevano il placebo in alcune persone di questo gruppo provocava degli effetti collaterali (diarrea, nausee, eritemi, ecc.) che andavano ad aggiungersi ai sintomi dell'influenza.

In conclusione i ricercatori spiegano che sebbene gli antibiotici contribuivano a dare dei lievi benefici nel decorso della malattia evitando anche un possibile peggioramento, in particolar modo nei pazienti con meno di 60 anni, gli effetti collaterali, quando presenti, superavano di gran lunga i benefici. In particolari casi il trattamento antibiotico è molto importante ma se un paziente presenta un'infezione alle basse vie respiratorie, e non c'è sospetto di polmonite, il medico di base non dovrebbe prescrivere l'amoxicillina.


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