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Farmaco: Decadron | Bugiardino n. 03288 - Foglietto illustrativo n. 03288 - Farmaco Decadron: ricetta, principio attivo, prezzo, effetti e dosaggio [Confezione: 0,75 mg 10 Compresse ]

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Farmaco: Decadron

Farmaco: Decadron | Bugiardino n. 03288

Confezione: 0,75 mg 10 Compresse

Casa farmaceutica: Visufarma S.p.A.

Classe farmaceutica: A

Ricetta Decadron: RR - medicinale soggetto a prescrizione medica

ATC: H02AB02

Principio attivo Decadron: Desametasone (DC.IT) (FU)

Gruppo terapeutico: Corticosteroidi

Scadenza Decadron: 36 mesi

Temperatura di conservazione: Non superiore a +25°

Indicazioni terapeutiche / effetti Decadron (0,75 mg 10 Compresse )

Forme allergiche - Controllo delle allergie o degli stati allergici invalidanti che non rispondono ad adeguati tentativi con la terapia convenzionale: rinite allergica stagionale o perenne; asma bronchiale (incluso lo stato asmatico); dermatite da contatto; dermatite atopica; malattie da siero; edema angioneurotico; orticaria. Malattie reumatiche - Come terapia supplementare per un breve periodo di tempo durante un episodio acuto o nella riacutizzazione delle forme seguenti: artrite psoriasica; artrite reumatoide, inclusa l’artrite reumatoide giovanile (in casi particolari può essere necessaria una terapia di mantenimento a basse dosi); spondilite anchilosante; borsite acuta e subacuta; tenosinovite acuta aspecifica; artrite gottosa acuta.
Malattie dermatologiche - Pemfigo; dermatite bollosa erpetiforme; eritema polimorfo grave (sindrome di Stevens-Johnson); dermatite esfoliativa; micosi fungoide; psoriasi grave.
Oftalmologia - Gravi processi allergici e infiammatori acuti e cronici a carico dell’occhio e annessi, quali: congiuntivite allergica; cheratite; ulcera marginale corneale allergica; herpes zoster oftalmico; irite e iridociclite; corioretinite; infiammazione del segmento anteriore; uveite posteriore diffusa e coroidite; neurite oftalmica; neurite retrobulbare; oftalmia simpatica.
Malattie endocrine - Insufficienza corticosurrenale primaria o secondaria (i farmaci di prima scelta sono l’idrocortisone o il cortisone; farmaci analoghi di sintesi possono essere impiegati, quando sia possibile, in associazione amineralcorticoidi; in pediatria l’apporto supplementare di mineralcorticoidi è di particolare importanza). Iperplasia surrenalica congenita. Tiroidite non suppurativa.
Malattie dell’apparato respiratorio - Sarcoidosi; sindrome di Loeffler non trattabile con altri mezzi; berilliosi; tubercolosi polmonare fulminante o disseminata, in associazione all’appropriata chemioterapia antitubercolare; enfisema polmonare, nei casi in cui il broncospasmo o l’edema bronchiale svolgano un ruolo significativo; fibrosi polmonare interstiziale diffusa (sindrome di Hamman-Rich).
Malattie ematologiche - Trombocitopenia idiopatica e secondaria negli adulti; anemia emolitica acquisita (autoimmune); eritroblastopenia; anemia ipoplastica congenita (eritroide).
Malattie neoplastiche - Per il trattamento palliativo di leucemie e linfomi negli adulti; leucemia acuta nei bambini.
Stati edematosi - Per provocare la diuresi o la remissione della proteinuria nella sindrome nefrotica senza uremia, del tipo idiopatico o dovuta a lupus eritematoso. In associazione ai diuretici, per indurre la diuresi; cirrosi epatica con ascite refrattaria; scompenso cardiaco congestizio refrattario.
Edema cerebrale - Il Decadron (compresse) può essere impiegato nel trattamento dei pazienti con edema cerebrale di varia eziologia. Nei pazienti con edema cerebrale dovuto a tumori cerebrali primari o metastatici la somministrazione orale del Decadron può risultare utile. Il farmaco può inoltre essere impiegato per la preparazione all’intervento chirurgico nei pazienti con ipertensione endocranica secondaria a tumori cerebrali; come palliativo nei pazienti con neoplasie cerebrali inoperabili o recidive; nel trattamento dell’edema cerebrale conseguente a interventi di neurochirurgia. Anche certi pazienti con edema cerebrale dovuto a lesioni craniche o a pseudotumori cerebrali possono trarre vantaggio dalla terapia orale con Decadron. L’impiego del farmaco nell’edema cerebrale non esclude la necessità di un’attenta valutazione neurochirurgica e di trattamenti radicali, quali interventi neurochirurgici, o di altre terapie specifiche.
Malattie gastrointestinali - Durante periodi critici come coadiuvante nella: colite ulcerosa; enterite regionale; sprue refrattaria.
Varie - Meningite tubercolare con blocco subaracnoideo o ostruente in associazione all’appropriata terapia antitubercolare. Reazioni infiammatorie conseguenti a interventi di chirurgia dentale. Nella riacutizzazione o per la terapia di mantenimento in casi selezionati di lupus eritematoso sistemico; endocardite reumatica acuta.
Per la diagnosi differenziale dell’iperfunzione corticosurrenale.

Posologia / dosaggio Decadron (0,75 mg 10 Compresse )

la terapia deve essere condotta secondo i seguenti principi generali: la posologia deve essere adattata ai singoli casi, a seconda della gravità della malattia e della risposta individuale. La gravità, la prognosi, la prevedibile durata della malattia e la risposta del paziente al farmaco sono fattori determinanti ai fini della posologia (per i bambini le dosi consigliate devono essere in genere ridotte: la scelta della posologia deve essere tuttavia dettata più dalla gravità del caso che dall’età o dal peso corporeo). La terapia ormonale è un complemento e non una sostituzione della terapia convenzionale che, quando indicata, deve essere istituita. Quando il farmaco è stato somministrato per un periodo di tempo superiore a qualche giorno, la riduzione della posologia o la sospensione del trattamento devono essere attuate gradualmente. Il costante controllo del paziente dopo la sospensione della terapia corticosteroidea è di essenziale importanza, poichè si può osservare l’improvvisa ricomparsa di gravi sintomi della malattia per la quale il paziente era stato trattato. Nelle forme acute in cui sia necessario un effetto immediato, si possono somministrare dosi elevate, che per un breve periodo di tempo possono essere indispensabili. Nelle forme croniche che richiedono una terapia a lunga scadenza, è opportuno impiegare la posologia minima sufficiente per determinare un sollievo adeguato ma non necessariamente completo. Qualora si ritenga essenziale somministrare il farmaco a una posologia elevata per periodi di tempo prolungati, i pazienti devono essere sottoposti a rigorosi controlli per poter rilevare ogni sintomo che possa rendere necessaria la riduzione della posologia o la sospensione del trattamento ormonale. Le malattie croniche sono soggette a periodi di remissione spontanea. Durante tali periodi la somministrazione dei corticosteroidi dovrebbe essere sospesa gradualmente. In corso di terapia prolungata è opportuno effettuare a regolari intervalli gli abituali esami di laboratorio quali analisi delle urine, la determinazione della glicemia due ore dopo un pasto, il controllo della pressione sanguigna e del peso corporeo e l’esame radiologico del torace. Quando si impiegano posologie elevate è inoltre consigliabile controllare periodicamente i livelli di potassio serico. Esami radiologici dell’apparato gastrointestinale superiore dovrebbero essere praticati in corso di trattamenti prolungati nei pazienti con anamnesi di ulcera peptica o in presenza di disturbi gastrici. Regolando adeguatamente la posologia, si può passare dalla somministrazione di qualsiasi altro glicocorticoide alla somministrazione del Decadron. Le seguenti equivalenze (milligrammo per milligrammo) facilitano il passaggio da altri glicocorticoidi al Decadron: Tabella 1: Decadron: 0,75 mg; metilprednisolone e triamcinolone: 4 mg; prednisolone e prednisone: 5 mg; idrocortisone: 20 mg; cortisone: 25 mg. Milligrammo per milligrammo, il desametasone è praticamente equivalente al betametasone, da quattro a sei volte più potente del metilprednisolone e del triamcinolone, da sei a otto volte più potente del prednisone e del prednisolone, da 25 a 30 volte più potente l’idrocortisone, e circa 35 volte più potente del cortisone. A parità di dosi antinfiammatorie, il desametasone è quasi completamente esente dagli effetti di ritenzione sodica dell’idrocortisone ed è molto simile, sotto questo aspetto, ai derivati idrocortisonici. Posologia consigliabile: nelle malattie croniche normalmente non letali, comprendenti le malattie endocrine e le forme reumatiche croniche, gli stati edematosi, le malattie respiratorie e gastrointestinali, certe malattie dermatologiche ed ematologiche, iniziare con basse dosi (da 0,5 a 1 mg al giorno), aumentando gradualmente la posologia fino a raggiungere la dose minima efficace sufficiente per indurre il grado desiderato di sollievo sintomatologico. La posologia può essere suddivisa in due, tre o quattro dosi giornaliere. Ottenuto un adeguato controllo dei sintomi la posologia di mantenimento dovrebbe comportare la dose minima necessaria per consentire un sufficiente sollievo senza eccessivi effetti ormonali. Una volta stabilita la posologia di mantenimento ottimale, indipendentemente dalla posologia giornaliera iniziale, si ottengono spesso risultati soddisfacenti con un regime di due somministrazioni al giorno. Nell’iperplasia surrenalica congenita la posologia giornaliera è in genere di 0,5-1,5 mg. Nelle malattie acute non letali, comprendenti gli stati allergici, le malattie oftalmiche, le malattie reumatiche acute e subacute, la posologia varia da 2 a 3 mg al giorno; in alcuni pazienti possono tuttavia essere necessarie dosi più elevate. Poichè queste malattie hanno un decorso ben definito e si risolvono entro un dato periodo di tempo, non è in genere necessaria una terapia di mantenimento prolungata. Terapia associata: nelle allergie acute auto-limitantisi e nelle riacutizzazioni di malattie allergiche croniche (per esempio rinite allergica acuta, attacchi acuti di asma bronchiale allergica stagionale, orticaria da farmaci, edema angioneurotico e dermatiti da contatto), si consiglia il seguente schema posologico di associazione della terapia parenterale ed orale: 1° giorno: una singola iniezione i.m. di 1 ml (4 mg) di Decadron soluzione iniettabile (desametasone 21 - fosfato bisodico); 2° giorno: 2 compresse di Decadron (0,5 mg) due volte al giorno; 3° giorno: 2 compresse di Decadron (0,5 mg) due volte al giorno; 4° giorno: 1 compressa di Decadron (0,5 mg) due volte al giorno; 5° giorno: 1 compressa di Decadron (0,5 mg) due volte al giorno; 6° giorno: 1 compressa di Decadron (0,5 mg) una volta al giorno; 7° giorno: 1 compressa di Decadron (0,5 mg) una volta al giorno; 8° giorno: visita di controllo.
Schema posologico (in alternativa al precedente): 1° giorno: 1 o 2 ml (4 mg/ml) per via i.m. di Decadron soluzione iniettabile; 2° giorno: 2 compresse di Decadron (0,75 mg) due volte al giorno; 3° giorno: 2 compresse di Decadron (0,75 mg) due volte al giorno; 4° giorno: 1 compressa di Decadron (0,75 mg) due volte al giorno; 5° giorno: 1 compressa di Decadron (0,75 mg) una volta al giorno; 6° giorno: 1 compressa di Decadron (0,75 mg) una volta al giorno; 7° giorno: nessun trattamento; 8° giorno: visita di controllo. Obiettivo di questo schema è di offrire una terapia adeguata durante gli episodi acuti e al tempo stesso di ridurre al minimo il pericolo di iperdosaggio nei casi cronici. In alcuni pazienti può essere necessario un ulteriore trattamento, per esempio con steroidi per uso topico, con antistaminici, con broncodilatatori, o con altri steroidi per uso sistemico. Nelle malattie croniche potenzialmente letali quali il lupus eritematoso sistemico, il pemfigo, la sarcoidosi sintomatica, la posologia iniziale consigliata è di 2-4,5 mg al giorno; in alcuni pazienti sono necessarie dosi più elevate. Non appena ottenuto un sollievo adeguato, la posologia dovrebbe essere gradualmente ridotta alla dose minima sufficiente per determinare l’effetto terapeutico desiderato. In caso di malattie acute che mettano in pericolo la vita del paziente (per esempio endocardite reumatica acuta, attacchi acuti di lupus eritematoso sistemico, gravi reazioni allergiche, pemfigo, neoplasie), la posologia iniziale varia da 4 a 10 mg al giorno da suddividersi come minimo in quattro dosi; per ottenere un controllo costante, in alcuni pazienti può essere necessario aumentare la posologia. Non appena ottenuto il controllo, la posologia dovrebbe essere gradualmente ridotta alla dose minima sufficiente per mantenere costante il sollievo conseguito. Qualora fosse necessario un inizio d’azione estremamente rapido, le prime due o tre dosi di Decadron soluzione iniettabile potranno essere somministrate per via intravenosa. Nelle reazioni allergiche gravi il farmaco di prima scelta è l’adrenalina. Il Decadron (compresse) è utile come farmaco di associazione o per la terapia di appoggio. Nell’edema cerebrale il Decadron soluzione iniettabile viene generalmente somministrato all’inizio alla dose di 10 mg per via iv e successivamente alla dose di 4 mg per via im ogni sei ore fino alla scomparsa dei sintomi dell’edema cerebrale. Si osserva in genere una risposta entro 12-24 ore; il trattamento può essere ridotto dopo 2-4 giorni e gradualmente eliminato nel corso di 5-7 giorni. Per il trattamento palliativo dei pazienti con tumori ricorrenti o inoperabili, la posologia di mantenimento deve essere adattata ai singoli casi impiegando il Decadron soluzione iniettabile o il Decadron compresse. Può essere adeguata una posologia di 2 mg due o tre volte al giorno. E’ opportuno impiegare la posologia minima necessaria per il controllo dell’edema cerebrale. Si devono seguire le abituali precauzioni associate alla terapia corticosteroidea. Si deve prendere in considerazione l’eventuale opportunità di prescrivere antiacidi, anticolinergici e misure dietetiche per prevenire la comparsa di ulcere gastrointestinali o di emorragie. Nella sindrome adrenogenitale dosi giornaliere di 0,5-1,5 mg possono essere sufficienti per il controllo della malattia e per prevenire la ricomparsa di un’anormale secrezione dei 17-chetosteroidi. Per la terapia massiva di certe malattie quali la leucemia acuta, la sindrome nefrotica e il pemfigo, la posologia consigliata varia da 10 a 15 mg al giorno. I pazienti trattati con posologie così elevate devono essere sottoposti a severi controlli, in modo da individuare tempestivamente la comparsa di reazioni gravi. Prova di soppressione con il desametasone. Prova per l’accertamento della sindrome di Cushing. Una compressa da 0,5 mg di Decadron ogni sei ore per 48 ore. Determinare i 7-idrossicorticosteroidi in un campione di urina delle 24 ore. Per una maggiore accuratezza somministrare 1,0 mg di Decadron per via orale alle 11 di sera. Prelevare il sangue per la determinazione del cortisolo plasmatico alle 8 del mattino successivo. Prova diagnostica per differenziare i tumori surrenalici dall’iperplasia surrenalica. 2 mg di Decadron per via orale ogni 6 ore per 48 ore. Raccogliere le urine delle 24 ore per la determinazione dell’escrezione dei 17-idrossicorticosteroidi.


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