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Diabete mellito

Il diabete mellito è una malattia i cui sintomi iniziali spesso non sono rilevabili da chi ne è affetto, la presenza di iperglicemia non dà infatti alcun sintomo né segno. Negli anni le cure per questa malattia sono migliorate notevolmente, la strada da fare è però ancora lunga. In questa pagina, oltre ad una guida generale sul diabete, potrete trovare numerosi articoli relativi ai progressi che la medicina ha compiuto, e continua a compiere, nella prevenzione del diabete. Sono inoltre riportati gli studi che contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei diabetici.

Diabete mellito

Cosa è il diabete? Quasi tutti conoscono questa malattia per nome, molti non sanno però in cosa consiste. Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un elevato livello di glucosio nel sangue, una condizione nota come iperglicemia. Le cause dell'iperglicemia sono principalmente due: un'inadeguata azione dell'insulina (un ormone che regola il livello di glucosio nel sangue) o un'insufficiente produzione di essa.

Nelle persone con diabete di tipo 1 vi è una totale assenza della secrezione insulinica, in quelle con diabete di tipo 2 vi è invece una ridotta sensibilità dell'organismo all'insulina (una resistenza dei tessuti all'azione dell'insulina nota come insulino-resistenza) e una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas. Il diabete di tipo 2, quando non trattato a dovere, può progressivamente peggiorare nel tempo. Ci può essere un progressivo deterioramento del controllo glicemico e un declino della funzione beta-cellulare. Se le persone affette da diabete di tipo 2 non si attengono alle indicazioni del diabetologo, con il tempo ci può essere un aumento del rischio di complicanze a carico di diversi organi e un alto rischio di malattie cardiovascolari.

Una piccola curiosità: perché si chiama diabete "mellito"? La parola deriva dal latino mellitus, un termine che significa "dolce" o, in senso figurativo, "dolce come il miele". La malattia era conosciuta già nella Roma antica e, in quel periodo, i medici latini diagnosticavano il diabete assaggiando le urine. La diagnosi di diabete era confermata se le urine avevano un sapore dolce.

Sintomi del diabete mellito

Il diabete è una malattia subdola perché l'iperglicemia non dà alcun segno né sintomo nelle fasi iniziali. Non di rado i primi sintomi del diabete compaiono quando la malattia è presente già da anni. Solo degli esami di laboratorio possono fornire una diagnosi esatta di diabete, ci sono però alcuni campanelli d'allarme che potrebbero indicarne la presenza:

  • affaticamento
  • aumento della sete (polidipsia)
  • aumento dell'appetito
  • eccessivo bisogno di urinare (poliuria)
  • glicemia alta
  • pelle secca
  • perdita di peso
  • perdita di coscienza (solo nei casi più gravi)
  • stanchezza (astenia)
  • visione sfuocata / offuscata
  • zucchero e chetoni nelle urine

Mentre nei pazienti con diabete di tipo 2 i sintomi appena descritti possono presentarsi più sfumati e peggiorare nel tempo, in quelli con diabete di tipo 1 hanno un esordio acuto, spesso in concomitanza di un episodio febbrile.

Diagnosi diabete: esami diagnostici per il diabete

Per poter diagnosticare il diabete bisogna prima di tutto fare un esame del sangue. Successivamente, il diabetologo incrocerà i risultati del referto con altri dati raccolti durante l'anamnesi. C'è una diagnosi di diabete se si verificano le seguenti condizioni:

  • Alcuni dei sintomi sopra elencati (poliuria, polidipsia, perdita di peso inspiegabile, ecc.) in concomitanza di una glicemia = 200 mg/dl;

  • Esame del sangue eseguito a digiuno, con astinenza dal cibo da almeno 8 ore, con un valore della glicemia = 126 mg/dl;

  • Glicemia, misurata durante una curva da carico di glucosio (Oral Glucose Tollerance Test, OGTT), = 200 mg/dl o agli altri valori di riferimento. L'esame prevede un primo prelievo a digiuno, successivamente si somministrano 75 grammi di glucosio in soluzione e si effettua un secondo prelievo 2 ore dopo la somministrazione.

In alcuni casi può capitare che non ci sia una diagnosi di diabete ma, se non si seguono le indicazioni del diabetologo, può insorgere la malattia. Questo rischio ci può essere ad esempio se c'è un'alterata glicemia a digiuno (valori della glicemia a digiuno compresi tra 100 e 125 mg/dl) o sussiste un'alterata tolleranza del glucosio (nota anche l'acronimo IGT dall'inglese di Impaired Glucose Tolerance). Si parla di IGT quando la glicemia due ore dopo il carico di glucosio è compresa tra 140 e 200 mg/dl. In questi casi si parla di prediabete, non si tratta di diabete ma c'è un alto rischio di sviluppare la malattia diabetica se non si fa attenzione all'alimentazione.

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