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Caffè, malattie cardiovascolari e tumori - Salute: Il consumo di caffè non è legato né all'insorgenza di tumori né a malattie cardiovascolari, anzi, potrebbe aiutare a prevenire alcune patologie

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Caffè, malattie cardiovascolari e tumori

Caffè, malattie cardiovascolari e tumori

Il consumo di caffè non è legato né all'insorgenza di tumori né a malattie cardiovascolari, anzi, potrebbe aiutare a prevenire alcune patologie. Questo è il risultato di una metanalisi che ha esaminato i dati di due importanti studi osservazionali, il Nurses' Health Study condotto sulle donne e l'Health Professionals follow-up Study condotto sugli uomini. L'obiettivo dei ricercatori era quello di individuare validi elementi che potessero mettere in relazione possibili cause di decesso con il consumo di caffè. I risultati dello studio sono stati pubblicati sugli Annals of Internal Medicine (Giugno 2008).

Lo studio osservazionale Nurses' Health Study ha avuto un follow-up di ben 24 anni. A partire dal 1980, un campione consistente di donne, oltre 86 mila, è stato intervistato ogni 2 anni. Lo studio relativo agli uomini ha invece coinvolto quasi 42 mila soggetti. Tutti i partecipanti sono stati intervistati ogni 4 anni a partire dal 1986, in questo caso il follow-up è stato di 18 anni. Analizzando tutti i dati raccolti si è potuta osservare un'associazione inversa fra consumo di caffè e rischio di decesso per malattie cardiovascolari.

I ricercatori evidenziano che questa associazione non sembra dipendere dalla caffeina, si tratta probabilmente di qualche altra sostanza in quanto i benefici sono stati riscontrati anche in quelle persone che bevevano caffè decaffeinato. Durante l'analisi è emerso anche un altro aspetto interessante, il consumo di caffè non è risultato associato al rischio di decesso per tumore.

Carlo La Vecchia, Capo del Laboratorio di Epidemiologia Generale dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" e Professore Associato di Epidemiologia all'Università di Milano, commentando i dati dello studio ha spiegato che sono molto rassicuranti in quanto sembra essere confermato che il consumo di caffè non è associato al rischio di cancro. Il Prof. La Vecchia aggiunge poi che i dati suggeriscono un effetto favorevole sulla mortalità cardiovascolare. Probabilmente per comprendere l'effetto sulla diminuzione della mortalità cardiovascolare serviranno ulteriori studi ma potrebbe essere spiegata con un ruolo favorevole del caffè' sull'infiammazione e sul diabete, due noti fattori di rischio per la patologia cardiovascolare.

Durante lo studio si è tenuto conto di diversi parametri come età, abitudine al fumo e altri noti o potenziali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, i ricercatori hanno poi esaminato con particolare attenzione i casi di tumori che venivano associati al consumo di caffè. La dott.ssa Alessandra Tavani, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche presso l'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" di Milano, ha sottolineato che uno dei motivi per cui il caffè è stato associato, in passato, ad aumenti di rischio di malattia cardiovascolare e di tumore, è che i forti bevitori di caffè sono spesso anche dei fumatori e hanno quindi un rischio aumentato di queste malattie a causa del fumo. Quando si tiene conto di diversi fattori, come si è fatto in questo studio, si riesce ad avere una visione più chiara dei dati che si stanno analizzando. Grazie ai dati ottenuti si può notare che il caffè non solo non risulta far male, ma può addirittura ridurre il rischio di alcune malattie.

Il caffè sembra quindi scagionato da un legame con le malattie cardiovascolari e i tumori, bisogna però stare attenti. Ci potrebbero essere delle situazioni in cui l'assunzione di caffè è controindicata, per esempio il caffè durante la gravidanza potrebbe aumentare il rischio di aborto spontaneo, anche quando si seguono determinate cure è sempre bene chiedere un parere al proprio medico. Attenzione anche da parte delle persone "sane", un abuso di qualsiasi sostanza fa sempre male, meglio un uso moderato di massimo 3-4 tazzine al giorno.


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