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Magri fuori ma grassi dentro

Magri fuori ma grassi dentro

Un italiano su quattro, anche se in apparenza è magro, ha dei livelli di grasso interno che espongono a dei rischi per la salute simili a quelli che si hanno nelle persone obese. Già in passato avevamo parlato del grasso interno (noto anche come grasso viscerale), un problema spesso poco affrontato dalle persone perché "invisibile". L'argomento è stato ripreso in questi giorni in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC).

Gli esperti spiegano che ben il 25 per cento degli adulti italiani che si ritengono magri in realtà presentano dei livelli di colesterolo simili a quelli delle persone obese. Oltre sei milioni di italiani, anche se in apparenza sembrano magri, presentano quindi elevati livelli di grasso viscerale in organi come fegato, cuore e nelle arterie. Una condizione che raddoppia il rischio di malattie cardiovascolari e la possibilità di ammalarsi di diabete. La principale causa di questo fenomeno sono gli stili di vita sbagliati e in particolar modo la sedentarietà.

Un italiano su tre non fa sport e, sempre più spesso, non si riesce a far a meno della macchina neanche per piccoli spostamenti. Per restare in forma basterebbe poco, sarebbe sufficiente camminare almeno 30 minuti al giorno per cinque giorni a settimana. Bruno Trimarco, presidente del SIPREC e ordinario di cardiologia presso l'Università Federico II di Napoli, evidenzia che molte persone magre sono convinte che loro non abbiano bisogno di muoversi e che l'attività fisica serva solo per perdere peso. Una convinzione sbagliata in quanto anche le persone in forma hanno bisogno di fare movimento come le altre sia per un benessere interiore sia per tenere sotto controllo il colesterolo.

Il grasso viscerale può essere individuato grazie ad un particolare strumento (Hippo fat) ma, per valutare il proprio stato di salute, possono bastare anche le analisi del sangue. Per vedere se si è "grassi dentro" bisogna analizzare i valori dei trigliceridi e della glicemia, un altro parametro da tenere sotto controllo è il colesterolo buono HDL che, in caso di valori bassi, potrebbe far sospettare un accumulo di grasso nelle arterie e in altri organi.

Per contrastare l'accumulo di grasso viscerale, il consiglio degli esperti è quello di praticare dell'attività aerobica almeno tre quattro volte a settimana o camminare per almeno mezz'ora per cinque giorni. L'attività fisica da sola però non basta, è importante seguire anche una dieta equilibrata, limitando il consumo di grassi, ma non necessariamente ipocalorica.


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