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Mieloma multiplo, sintomi e sopravvivenza - I pazienti colpiti da mieloma multiplo in Italia hanno maggiori probabilità di sopravvivenza rispetto alla media europea

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Mieloma multiplo, sintomi e sopravvivenza

Mieloma multiplo: sintomi (sciatica)

I pazienti colpiti da mieloma multiplo in Italia hanno maggiori probabilità di sopravvivenza rispetto alla media europea. La qualità della sanità del nostro Paese si conferma quindi molto buona anche se, purtroppo, sussistono ancora enormi divari a seconda delle regioni. Ogni anno circa 4.500 italiani ricevono una diagnosi di mieloma multiplo, una neoplasia caratteristica dell'età avanzata che colpisce le plasmacellule (una componente molto importante del sistema immunitario). I buoni risultati per quanto riguarda la sopravvivenza si sono ottenuti grazie anche l'immunoncologia, una strategia terapeutica che si affianca alla chirurgia, alla radioterapia e ai farmaci. Alcune informazioni su questo tumore sono state date in occasione di un incontro, tenutosi a Roma, al quale ha preso parte anche il prof. Fabrizio Pane, presidente della Società Italiana di Ematologia (SIE).

Stando agli ultimi dati, si stima che in Italia annualmente ci sono circa 2.300 nuovi casi di mieloma multiplo fra gli uomini (1,2 per cento di tutti i tumori) e 2.100 fra le donne (1,3 per cento). Una neoplasia la cui incidenza aumenta con l'età, statisticamente il tumore viene diagnosticato dopo i 60anni (circa il 38 per cento dei casi si registrano dopo i 70anni) e solo un 5-10 per cento dei casi riguarda pazienti che hanno meno di 40anni. Rispetto al passato oggi si riesce a ridurre in maniera significativa la progressione della malattia grazie anche all'immunoncologia, una nuova arma che mira a "risvegliare" il sistema immunitario per combattere il cancro.

Mieloma multiplo: sopravvivenza

Come accennato precedentemente, le aspettative di sopravvivenza per i pazienti con mieloma multiplo in Italia sono superiori rispetto alla media europea. Nel nostro paese, il 42 per cento dei pazienti che presentano questa neoplasia del sangue è vivo a cinque anni dalla diagnosi, ben 3 punti percentuali in più rispetto alla media degli agli altri paesi della comunità europea. Fabrizio Pane evidenzia che questi dati dimostrano che la qualità delle cure in Italia sono molto buone.

In futuro il dato potrebbe migliorare ulteriormente grazie anche alle nuove prospettive offerte dall'immunoncologia che punta a rinforzare il sistema immunitario contro il tumore. Attualmente si sta sperimentando una nuova molecola immunoncologica, l'elotuzumab, che si è dimostrata efficace nel ridurre in maniera significativa il rischio di progressione della malattia.

Cura dei tumori con l'immunoncologia

Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, evidenzia che l'immunoncologia si è dimostrata efficace nel trattamento dei tumori solidi, a partire dal melanoma fino a neoplasie più frequenti come quelle del polmone e del rene in fase avanzata. In futuro questo approccio terapeutico potrebbe quindi essere sempre più diffuso.

Circa il 20 per cento dei pazienti colpiti da melanoma oggi è vivo a 10 anni. Per quanto riguarda il tumore del polmone adenocarcinoma in fase avanzata (non a piccole cellule non squamosa) quasi il 40 per cento dei pazienti sono vivi dopo 18 mesi , la forma non a piccole cellule squamosa metastatica ha invece un tasso di sopravvivenza a tre anni del 20 per cento. Risultati impensabili fino a qualche anno fa raggiunti grazie all'utilizzo dei farmaci immuno-oncologici.

Mieloma multiplo: i sintomi

In alcuni casi il mieloma multiplo è asintomatico, ci si accorge quindi della neoplasia quando è già in uno stadio molto avanzato. In diversi pazienti la patologia si presenta però con alcuni sintomi caratteristici come ad esempio un dolore alle ossa che si localizza soprattutto a livello della schiena, dell'anca e del cranio. Questo tipo di dolore è inoltre generalmente associato a una maggiore fragilità delle ossa che tendono a rompersi anche in seguito a traumi di lieve entità. In alcuni pazienti il dolore può essere di tipo nervoso (tipo quello che si ha con la sciatica), una condizione conseguente allo schiacciamento dei nervi da parte delle ossa deboli e fratturate.

Un'anemia può essere un altro campanello d'allarme del mieloma multiplo. Questo tipo di neoplasia influisce sul numero di globuli rossi e una loro diminuzione porta a stati di stanchezza, debolezza e difficoltà respiratoria. Una diminuzione di globuli bianchi (leucopenia) e delle piastrine (trombocitopenia) si manifesta invece con una minor resistenza alle infezioni e importanti problemi di sanguinamento anche in seguito a tagli banali.

I pazienti con mieloma multiplo possono inoltre presentare delle insufficienze renali e le analisi del sangue potrebbero rilevare un eccesso di calcio (una conseguenza dell'invasione delle cellule maligne nelle ossa, situazione che le porta a rilasciare calcio). Un innalzamento dei livelli di calcio può inoltre influenzare la funzione dei nervi con stati di debolezza e confusione mentale.


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