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Leucemia, una possibile cura - Una particolare forma di leucemia, la leucemia mieloide cronica, potrebbe essere curata grazie ad una nuova scoperta

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Leucemia, una possibile cura

Leucemia: una possibile cura

Una particolare forma di leucemia, la leucemia mieloide cronica, potrebbe essere curata grazie ad una nuova scoperta. La ricerca che ha aperto la strada alla possibile cura è stata condotta da Paolo Pandolfi, direttore del programma di genetica del cancro alla Harvard University di Boston (USA). I dettagli relativi alla ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature (Maggio 2008).

Il farmaco messo a punto nella fase sperimentale è a basa di arsenico, una sostanza tipicamente nota come veleno ma che è utilizzata già da tempo nella medicina cinese tradizionale come antileucemico. Per il momento, il farmaco si è dimostrato efficace nello sconfiggere le cellule staminali della leucemia mieloide cronica, è bene però ricordare che esistono diversi tipi di leucemie che appartengono alla famiglia dei tumori del sistema emolinfopoietico.

Secondo gli esperti, nel caso in cui il metodo d'azione del farmaco dovesse funzionare anche su altre leucemie e sui tumori solidi, si potrebbe fare un passo importante nella lotta al cancro bloccando definitivamente quelle cellule che lo alimentano.

Grazie ad una scoperta precedente che ha portato alla nascita del Gleevec, un farmaco indicato per il trattamento dei pazienti con leucemia mieloide cronica, questa particolare forma di leucemia negli ultimi anni ha subito una prima sconfitta. Purtroppo però, il Gleevec non è in grado di curare la neoplasia è in molti casi le staminali della leucemia rimangono dormienti. Grazie al nuovo farmaco a base di arsenico si riesce a svegliare le cellule e, sebbene inizino a proliferare, nel momento in cui si attivano sono esposte agli affetti mortali delle terapie anticancro.

Il prossimo passo dell'équipe di Pandolfi sarà quello di condurre uno studio clinico sui malati di leucemia mieloide cronica e verificare i progressi dell'abbinamento alle attuali terapie dell'arsenico biossido. In parallelo proseguiranno anche le ricerche per valutare se il meccanismo sul quale si basa la cura della leucemia mieloide cronica è applicabile anche ai tumori solidi.

Cosa è la leucemia mieloide cronica ?

La leucemia è un tumore delle cellule del sangue. In particolare, la leucemia mieloide cronica è un una neoplasia maligna che colpisce le cellule staminali totipotenti del midollo osseo, nello specifico quelle della serie mieloide.

La LMC è caratterizzata da una proliferazione incontrollata dei globuli bianchi nel sangue periferico, midollo, milza e altri organi o tessuti. Nel sangue compaiono inoltre cellule immature della serie mieloide che normalmente risiedono nel midollo emopoietico.

Il termine di cronica indica che la malattia ha inizialmente un decorso lento, con pochi sintomi, anche se dopo un periodo variabile di alcuni anni si trasforma inevitabilmente in una leucemia acuta.

Prima che si adottasse l'imatinib, la sopravvivenza media in assenza di cure era di circa 20 mesi, si arrivava fino a tre anni dalla diagnosi in quei pazienti curati con dei farmaci particolari che mai avrebbero sperato di raggiungere i risultati della terapia attuale.

La malattia viene individuata molto precocemente e quindi nella maggior parte dei casi non sono presenti ancora sintomi evidenti. Molte persone eseguono un emocromo per semplici accertamenti o per problemi connessi ad altre malattie o disturbi, da queste analisi può essere diagnosticata anche la LMC.


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