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Analisi cliniche, esami del sangue per tumore al polmone

Esami del sangue per tumore al polmone

Presso i laboratori di analisi cliniche sarà possibile fare un esame del sangue per valutare se sono necessari ulteriori accertamenti per un eventuale tumore al polmone. La tecnica, messa a punto presso l'Istituto europeo dei tumori (Ieo), è in grado di anticipare di molto la diagnosi di tumore al polmone migliorando di conseguenza le probabilità di guarigione. I risultati dello studio che ha portato a questa scoperta sono stati pubblicati sul Journal of the National Cancer Institute (miR-Test: A Blood Test for Lung Cancer Early Detection - doi: 10 1093 / jnci / djv063 - 2015).

La diagnosi precoce delle malattie può aumentare considerevolmente le probabilità di guarigione, i laboratori di analisi svolgono perciò un ruolo fondamentale nella salute del paziente. Negli ultimi anni le tecniche di analisi sono migliorate considerevolmente e grazie a queste oggi si possono diagnosticare precocemente numerose patologie. La diagnosi precoce di una malattia è sempre importante ma in alcuni casi può avere un ruolo maggiore, questo è ad esempio il caso del tumore al polmone, una neoplasia che solo in Italia causa quasi 34.000 morti all'anno.

Statisticamente, attualmente, servono 10 mila TAC spirali per scoprire 100 tumori del polmone quando ancora si trova in una forma asintomatica. Uno screening di questo tipo su larga scala è però molto costoso e nessun sistema sanitario stanzierebbe mai i fondi per metterlo in opera. Con la nuova tecnica diagnostica si potrebbero però ottenere gli stessi risultati con un budget molto più contenuto, secondo i ricercatori potrebbero servirne poco più di 3 mila TAC per scoprire lo stesso numero di neoplasie (questo perché i pazienti vengono selezionati dopo gli esami del sangue). Grazie a questa procedura si potrebbero così moltiplicare le possibilità di guarigione dal 20 all'80 per cento.

Pier Paolo Di Fiore, coordinatore dello studio, spiega che il cancro porta ad alterazioni dei miRNA, dei frammenti di materiale genetico presenti nei liquidi biologici. Si è quindi pensato di sfruttare questa informazione per individuare nuove tecniche per la diagnosi precoce. Durante l'esame dei miRNA nel sangue di 1.115 forti fumatori o ex fumatori, arruolati nello studio Cosmos (Continuous Observation of Smoking Subjects), si è scoperta la presente una certa "firma molecolare" in alcuni casi. Su 1.115 fumatori presi in considerazione , l'alterazione dei miRNA è stata trovata solo nelle 48 persone che poi hanno effettivamente sviluppato un tumore al polmone.

I risultati dello studio dimostrano che il test dei miRNA è dirimente, cioè se è positivo, vale a dire è presente la "firma", il fumatore deve sottoporsi a tac a basse dosi; se invece è negativo non deve fare ulteriori accertamenti, fino al prelievo successivo. Fra non molto tempo potremo quindi trovare anche questo test fra gli esami del sangue che si possono fare presso i laboratori di analisi cliniche.


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