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Tumore al polmone: diagnosi prima dei sintomi iniziali

Tumore al polmone: sintomi iniziali e diagnosi

I primi sintomi del tumore al polmone compaiono quando la malattia è già in uno stadio avanzato, grazie ad un'analisi del sangue la neoplasia può però essere individuata anche due anni prima rispetto alle attuali tecniche diagnostiche. Una tosse persistente e tenace, sopratutto se si è fumatori, potrebbe essere un sintomo iniziale del tumore al polmone (la tosse non per forza indica la presenza di un tumore ma è comunque un campanello d'allarme che deve spingere a consultare il medico di famiglia). Nei casi in cui si verifica una perdita di peso, dolore al petto, comparsa di sangue quando si tossisce, affanno, alterazione nel timbro della voce, ecc. la malattia potrebbe aver già compromesso i polmoni, per questo motivo è importante la diagnosi precoce. L'efficacia del nuovo metodo diagnostico per il tumore al polmone è stata dimostrata nel corso di un ampio studio condotto all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Oncology (Clinical Utility of a Plasma-Based miRNA Signature Classifier Within Computed Tomography Lung Cancer Screening: A Correlative MILD Trial Study - doi: 10 1200 / JCO 2013.50.4357 - Gennaio 2014).

L'analisi del sangue per la diagnosi del tumore al polmone non solo fornisce un numero di falsi positivi molto basso ma, rispetto alla Tac spirale, è in grado di individuare la neoplasia fino a due anni prima. L'efficacia del test è stata testata su un campione di 939 forti fumatori: 870 senza malattia al momento dell'inizio dello studio e 69 già colpiti da tumore al polmone. Il test, che si basa sull'analisi del microRNA circolante nel sangue, ha dimostrato una sensibilità dell'87 per cento nell'identificare il tumore al polmone. Rispetto alla Tac spirale ha inoltre ridotto dell'80 per cento i falsi positivi.

Altri ricercatori hanno individuato diversi biomarcatori con valenza diagnostica e prognostica ma, giunti alla fase della prova di validazione, non si sono dimostrati abbastanza precisi per diventare veri strumenti della pratica clinica. Lo strumento diagnostico messo a punto dai ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano si è invece dimostrato molto efficace e la Gensignia Ltd, società londinese privata per lo sviluppo di test diagnostici molecolari, vuole lanciare l'esame negli Stati Uniti entro il 2014.

Ugo Pastorino, coordinatore dello studio e direttore dell'unità operativa di Chirurgia toracica, spiega che grazie a questo nuovo test si possono ridurre i costi e i rischi associati alle ripetute indagini radiologiche, si ridurrebbe inoltre l'uso di altre metodologie diagnostiche invasive per il paziente.

Lo studio, finanziato dall'Associazione Italiana Ricerca Cancro (AIRC), ha visto la collaborazione di diversi esperti dell'Unità di Genomica Tumorale, dell'Unità di Chirurgia Toracica e di Radiologia dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dell'Unità di Radiologia dell'Università di Parma e il gruppo di Carlo la Vecchia dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano.


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