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Carenza vitamina d e dieta per sovrappeso

Carenza vitamina d e dieta

Se si sta facendo una dieta per il sovrappeso, o l'obesità, e si ha una carenza di vitamina D, una sua supplementazione può essere di aiuto per perdere peso. La relazione tra carenza di vitamina d e perdita di peso è stata al centro di una ricerca condotta da un gruppo di esperti italiani dell'Ospedale Maggiore Policlinico: Fondazione IRCCS Ca. I risultati dello studio sono stati presentati in anteprima in occasione di ECO2015, il Congresso Europeo dell'Obesità (Praga - Maggio 2015).

Luisella Vigna, coordinatrice dello studio e responsabile del centro obesità e lavoro del Dipartimento di Medicina Preventiva (Clinica del lavoro dell'Ospedale Maggiore Policlinico), spiega che in base ai dati raccolti tutte le persone in sovrappeso o obese dovrebbero controllare i propri livelli di vitamina D attraverso le analisi del sangue.

Un livello ottimale di vitamina D aiuta a potenzia gli effetti di una dieta ipocalorica e migliora il profilo metabolico del soggetto, promuove in pratica la perdita di peso. Questa vitamina non è quindi da sottovalutare se si considera che, nel 2030, secondo alcune stime nel nostro Paese ben una donna su due e sette uomini su dieci potrebbero essere in sovrappeso.

Una carenza di vitamina d, oltre a influire sul peso, sembra possa incrementare anche il rischio di demenza. La scoperta è stata fatta qualche tempo fa da un gruppo di ricercatori dell'Università di Exeter Medical School coordinati dal dottor David Llewellyn (Vitamin D and the risk of dementia and Alzheimer disease - doi: 10 1212 / WNL 0000000000000755).

L'importanza della vitamina D è stata rimarcata da diversi studi, aumentare i livelli di vitamina D contribuisce a prevenire, e in alcuni casi addirittura a far regredire, un notevole numero di disturbi giornalieri come ad esempio la pressione alta e il mal di schiena. Può ridurre i sintomi di condizioni croniche come il diabete, l´artrite e previene alcune malattie infettive.

Carenza vitamina D - come aumentare i livelli di vitamina D

La fonte principale di vitamina D è costituita dall'esposizione cutanea alla luce solare, questa sorgente fornisce da sola ben il 90 per cento della vitamina D circolante o in forma di deposito. L'esposizione alla luce solare, grazie alla sua componente di raggi ultravioletti B, è la migliore e più naturale sorgente di vitamina D. Il nostro organismo è in grado di assumere la quantità necessaria e scarta la parte eccedente. Nella maggior parte dei casi è proprio una mancanza di esposizione alla luce solare il fattore più rilevante di una carenza di Vitamina D.

Sebbene in quantitativi decisamente inferiori rispetto all'esposizione al sole, la vitamina D può essere assunta anche attraverso la dieta. Gli alimenti dove la vitamina d si trova in quantità più elevate sono: salmone, tonno, dentice, pesce spada, aringhe, sgombro, sardine, olio di fegato di merluzzo e funghi (secondo i dati di uno studio pubblicato su Dermato-Endocrinology," Photobiology of vitamin D in mushrooms and its bioavailability in humans - DOI: 10 4161 / derm 23321", basterebbero 3-4 funghi al giorno esposti alla luce del sole per 60 minuti prima di cuocerli per ottenere la quantità giornaliera raccomandata di vitamina D).


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