UniversONline.it

NUMERO 62 nella Smorfia Napoletana - Quale è il significato del numero 62 nella Smorfia Napoletana: Il morto ammazzato ('O muorto acciso)

Continua
Universonline su Facebook

Cosa è associato al numero 62 nella Smorfia napoletana?

Il morto ammazzato ('O muorto acciso) corrisponde al numero 62, associazione che può essere usata per animare il gioco della tombola o giocare al Lotto nel caso si voglia interpretare un sogno con la cabala.

Significato del numero 62: Il morto ammazzato

Il numero 62, che succede il numero 61 (Il cacciatore) e precede il numero 63 (La sposa), è rappresentato dal morto ammazzato. Questo simbolo, nei sogni, può essere ricondotto a dei cambiamenti improvvisi o cambiamenti preoccupanti in arrivo.

Analisi etimologica delle parole napoletane

‘O muorto acciso, vale a dire il morto ammazzato. Qui la smorfia prende in considerazione non il morto semplice, quello cioè defunto per cause naturali, del quale nel parlato comune s’usa dire che è morto nel proprio letto (anche quando tecnicamente ciò non sia vero) e cioè sia morto per malattia, vecchiaia, morto che come tale è già ricordato con il numero 47, ma colui che sia defunto di morte violenta e nella fattispecie con spargimento di sangue per mano di inveterati o occasionali nemici ed estensivamente anche il morto vittima del proprio dovere, sul lavoro, in guerra ecc..

Come per il numero 47, etimologicamente muorto è il part. pass. del verbo murí dal latino morire collaterale del classico mori, memtre acciso risulta essere il part. passato del verbo latino accidere da un lat. volgare ad– caèdere => accedere => accidere collaterale di ob- caèdere => occedere => occidere => uccidere.

Note sul contributo all'etimologia della "lingua napoletana"

Correlazione del numero 62 con altre smorfie e cabale

Smorfia tradizionale (toscana):
Stampatore in rame
Smorfia romana:
Scorpione
Smorfia genovese:
Stampatore
La cabala del cappuccino:
Non manco a mio dovere


Condividi questa pagina

Invia pagina

Seguici sui Social Network

Universonline su Facebook