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NUMERO 39 nella Smorfia Napoletana - Quale è il significato del numero 39 nella Smorfia Napoletana: La corda alla gola ('A funa 'ncanna)

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Cosa è associato al numero 39 nella Smorfia napoletana?

La corda alla gola ('A funa 'ncanna) corrisponde al numero 39, associazione che può essere usata per animare il gioco della tombola o giocare al Lotto nel caso si voglia interpretare un sogno con la cabala.

Significato del numero 39: La corda alla gola

Il numero 39, che succede il numero 38 (Le bastonate) e precede il numero 40 (L’ernia inguinale), è rappresentato dal cappio al collo. Questo simbolo, nei sogni, può essere inteso come metafora di un legame importante (basti pensare al cordone ombelicale che lega il bambino alla madre).

Analisi etimologica delle parole napoletane

‘A funa ‘ncanna, la corda alla gola in italiano (l’impiccagione). Spesso, in napoletano, l’impiccato è detto appunto ‘o funancanna, con una simpatica fusione resa maschile della situazione ricordata sotto il numero 39; funancanna fu tempo addietro uno dei nomignoli (accanto a chiappo, chiappillo e matarazzo) assegnato dai napoletani alle quattro grandi statue che adornavono una grossa fontana fatta erigere nel 1559 sul molo grande dal viceré Parafan de Rivera. Lo scultore Giovanni Merliani, cui era stata commissionata l’opera, forse effigiò nelle quattro statue i quattro grandi fiumi: Tigri, Eufrate, Gange e Nilo oppure - secondo un’altra opinione - Ebro,Reno, Danubio e Tago: i grandi fiumi dei domini di Carlo V, ma il popolino rammentando che lì, dove era stata eretta la fontana, un tempo esistevano le forche per le esecuzioni capitali, quelle stesse forche poi trasferite posteriormente, al tempo di Masaniello, in piazza Mercato assegnò alle sculture i nomi ricordati con chiaro intento di dileggio.

Per quanto riguarda l’etimo di chiappo ed il suo diminutivo chiappillo, occorre risalire al basso latino cap’ lum sincope di capulum = corda, fune; quanto a matarazzo evidente voce furbesca, giocosa usata per significare persona grande e grossa tal quale il materasso, cioè il rigonfio involucro pieno di lana su cui ci si distende per riposare, è etimologicamente da collegarsi all’arabo matrah con il suffisso estensivo aceus, che in napoletano diventa azzo; per funancanna si tratta, mi pare ovvio, di altra voce furbesca per indicare l’impiccato come persona cui è stata stretta una fune alla gola; la voce è ottenuta infatti legando assieme le parole funa = fune (dal latino fune(m)) e ‘ncanna (che è: in + canna dal latino/greco kanna e questo dal semitico qaneh) dove – come vedemmo alibi con canna si intende il canale della gola); quando poi, dopo appena un secolo dalla sua costruzione il viceré Pedro Antonio d’Aragona fece smontare la fontana per spedirla a Madrid si venne a sapere che della fontana e delle sue imponenti statue s’erano perse le tracce non essendo la fontana probabilmente mai giunta a Madrid, con i nomignoli riportati o con l’onnicomprensiva espressione: i quattro del molo, si passò ad indicare una combriccola di poco commendevoli individui che avesse fatto perdere le sue tracce e non fosse più riapparsa.

Semanticamente il 39 è accostato alla figura dell’impiccato e dell’impiccagione perché graficamente, anticipando i moderni emoticon, (come accadrà pure per molti altri numeri) rappresenta sia pure fantasiosamente un corpo enfiato ed una testa con una corda pendente.

Note sul contributo all'etimologia della "lingua napoletana"

Correlazione del numero 39 con altre smorfie e cabale

Smorfia tradizionale (toscana):
Impiccato
Smorfia romana:
Forbici
Smorfia genovese:
Giustizia
La cabala del cappuccino:
Come tutti chiar vedrete


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