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Pap test: tumore del collo dell'utero e dell'ovaio

Pap test per il tumore del collo dell'utero

Il Pap test, che tutte le donne dovrebbero fare ogni tre anni dopo l'inizio dell'attività sessuale, è un esame che consente di rilevare eventuali lesioni pre-tumorali o un tumore al collo dell'utero. Secondo un recente studio il test potrebbe però fornire più informazioni di quelle che si ipotizzavano fino ad ora in quanto potrebbe rilevare anche la presenza di un tumore all'ovaio. I nuovi dati arrivano da uno studio pilota coordinato da Luis Diaz. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine (Evaluation of DNA from the papanicolaou test to detect ovarian and endometrial cancers - doi: 10.1126 / scitranslmed 3004952 - Gennaio 2013).

Nel nostro Paese le ASL inviano, ogni tre anni (a partire dal 25 esimo fino al 64 esimo anno di età), una lettera che invita le donne a fare il Pap test, un test di prevenzione molto utile per diagnosticare precocemente alcune forme di tumore. Un test che si dovrebbe fare non appena inizia l'attività sessuale e che a partire dai 25 anni è consigliato anche se si è vergine in quanto, anche se il rischio di cancro al collo dell'utero è molto basso in una donna vergine, ci sono delle forme rare che si sviluppano indipendentemente dall'infezione da papilloma virus (HPV) trasmessa da un partner. Il Pap test è positivo o negativo a seconda della presenza sulla cervice di lesioni pre-tumorali, se c'è una lesione è inoltre in grado di identificarne il grado.

I ricercatori hanno sottoposto al nuovo Pap test 46 donne che già sapevano di avere un tumore (24 con un tumore del collo uterino e 22 con un tumore all'ovaio), dall'analisi sono stati rilevati il 100 per cento dei tumori del collo dell'utero e il 41 per cento di quelli alle ovaie. Anche se la percentuale relativa al cancro alle ovaie è risultata essere "bassa", i ricercatori spiegano che il dato è comunque molto significativo. Il 41 per cento per il tumore alle ovaie è superiore ai valori registrati finora in altri test, soprattutto se la rilevazione viene fatta ai primi stadi. Gli esperti spiegano che questo tumore viene diagnosticato di solito quando si trova ormai in uno stadio avanzato dove i tassi di sopravvivenza sono molto bassi.

Il nuovo Pap test differisce da quello praticato fino ad ora solo per la fase di analisi dei campioni raccolti. I ricercatori hanno messo a punto un metodo di analisi in grado di individuare simultaneamente le mutazioni associate al tumore in 12 diversi geni nei campioni senza avere falsi positivi. Anche se lo studio si trova ancora in una fase iniziale, durante la sperimentazione nessuna donna è stata erroneamente classificata come portatrice di un cancro (falso positivo) alle ovaie o all'endometrio.

Il nuovo Pap test, battezzato PapGene test, dovrà ore superare nuovi studi che prevedono il coinvolgimento di un numero maggiore di donne. Secondo i ricercatori si dovrebbe anche riuscire ad incrementare la sensibilità del test in modo da identificare i due tumori quando ancora si trovano in uno stadio iniziale tale da richiedere delle cure con un costo molto basso, un vantaggio non solo per la spesa sanitaria ma anche per la salute delle donne.


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