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Tumori femminili: cause e mortalità

I tumori femminili colpiscono gli organi riproduttivi e il seno, noti anche come tumori dell'apparato genitale femminile, includono:

  • Tumore al seno (conosciuto anche come tumore alla mammella)
  • Tumore all'utero
  • Tumore all'ovaio
  • Tumore all'endometrio

In molti casi questi tumori si possono prevenire, o comunque diagnosticare in fasi molto precoci, migliorando notevolmente le probabilità di guarigione e le aspettative di vita.

I fattori di rischio per i tumori femminili possono essere diversi, per quanto riguarda il tumore al seno troviamo: la precocità del menarca (prima mestruazione), posticipazione della prima gravidanza e minor numero di figli, non allattamento dei neonati, vita sedentaria, sovrappeso, terapie ormonali e storia famigliare; per quanto riguarda il tumore del collo dell'utero: scarsa igiene e infezione da HPV (Papilloma Virus); per il tumore all'ovaio: attività ovulatoria prolungata; per il tumore all'endometrio: comparsa della prima mestruazione in giovane età (menarca precoce), menopausa in età molto avanzata (menopausa tardiva), obesità, diabete e, in caso di donne affette da tumore al seno, terapia con tamoxifene. Secondo alcune indagini, il tumore all'endometrio sembrerebbe avere un'incidenza maggiore in quelle donne che si sottopongono al trattamento con soli estrogeni, se invece l'assunzione di estrogeni avviene in combinazione con gli ormoni progestinici non sembra esserci un incremento dell'incidenza.

La mortalità per i tumori dell'utero si è ridotta a meno di un terzo in 30 anni. Nel caso dei tumori al seno, grazie soprattutto alle diagnosi precoci, la mortalità ha iniziato a scendere negli ultimi anni.

La mortalità per tumore della mammella mostra, a partire dai primi anni Novanta e fino a 74 anni, un inizio di riduzione da attribuire prevalentemente alla diffusione dello screening mammografico. Per i tumori dell'utero si registra una notevole riduzione della mortalità in tutte le classi di età e le aree geografiche, basti pensare che la mortalità nel 1999 era già un quinto di quella del 1970 (merito della diffusione del Pap test). La mortalità per i tumori dell'ovaio mostra invece un trend in crescita con un rallentamento solo negli ultimi anni grazie ai miglioramenti nelle terapie (in particolare grazie alle terapie al cisplatino).

L'incidenza del tumore alla mammella non presenta la tendenza alla diminuzione vista per la mortalità: ogni giorno in Italia vengono diagnosticati più di 100 casi di tumore al seno e l'incidenza, tranne che per le generazioni più giovani, aumenta. Diminuisce, invece, l'incidenza dei tumori della cervice e del corpo dell'utero e cresce quella dei tumori dell'ovaio.

La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi per i tumori del seno aumenta: era il 73 per cento nei primi anni Ottanta, il 77 per cento nel corso dello stesso decennio e l'81 per cento nei primi anni Novanta. Analogamente per i tumori dell'ovaio, i livelli di sopravvivenza crescono, passando dal 32 per cento nella prima metà degli anni Ottanta al 37 per cento nella prima metà degli anni Novanta. Nel caso del cancro alla cervice uterina la sopravvivenza aumenta nel corso degli anni Novanta fino a raggiungere il 66 per cento. In caso di tumore alla cervice uterina sopravvivono quindi circa i due terzi delle pazienti, per quanto riguarda invece il tumore dell'endometrio il tasso di sopravvivenza stimato è del 76 per cento, sopravvivono quindi tre pazienti su quattro.

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