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Esercizi per prevenire la demenza senile - Tenere in allenamento il cervello con i cruciverba, ma anche leggere, scrivere, giocare a carte o a scacchi, aiuta a prevenire la perdita di memoria...

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Esercizi per prevenire la demenza senile

Esercizi per prevenire la demenza senile

Tenere in allenamento il cervello con i cruciverba, ma anche leggere, scrivere, giocare a carte o a scacchi, aiuta a prevenire la perdita di memoria collegata alla perdita di capacità cognitiva (demenza senile). Sono numerosi gli studi che hanno evidenziato i benefici degli esercizi che tengono il cervello in allenamento, una nuova conferma arriva anche dai ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine del Bronx (NY). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Neurology (Agosto 2009).

Per condurre la ricerca sono stati coinvolti 488 anziani con un'età compresa tra 75 e gli 85 anni. Tutti i partecipanti, che all'inizio dello studio non presentavano particolari problemi di memoria, sono stati tenuti sotto controllo per un periodo di circa 5 anni. Del totale, al termine dello studio, solo 101 presentavano i classici sintomi della demenza senile.

Charles B. Hall, ricercatore presso l'Albert Einstein College of Medicine del Bronx e coordinatore dello studio, spiega che analizzando le abitudini dei volontari si è scoperto che gli hobby e i passatempi aiutano a preservare il cervello. Gli anziani che quotidianamente, o quasi, dedicavano del tempo a delle attività che tenevano il cervello impegnato (lettura, scrittura, scacchi, carte, cruciverba, ecc.) ritardavano di oltre un anno la comparsa dei primi segni della demenza, un beneficio che potrebbe sembrare limitato se si considera l'intero periodo della vita ma che assume un certo rilievo se si prendono in considerazione solo gli anni della vecchiaia.

I ricercatori spiegano che stando ai dati raccolti, gli effetti di queste attività sembrerebbero essere indipendenti dal grado di istruzione. In conclusione gli esperti spiegano che le attività che tengono il cervello in allenamento sono senza ombra di dubbio utili, ciò nonostante saranno necessari ulteriori studi per valutare se un aumento delle ore dedicate a tali attività possa incidere maggiormente sulla demenza senile.


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