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NUMERO 26 nella Smorfia Napoletana - Quale è il significato del numero 26 nella Smorfia Napoletana: Annina (Nanninella)

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Cosa è associato al numero 26 nella Smorfia napoletana?

Annina (Nanninella) corrisponde al numero 26, associazione che può essere usata per animare il gioco della tombola o giocare al Lotto nel caso si voglia interpretare un sogno con la cabala.

Significato del numero 26: Annina

Il numero 26, che succede il numero 25 (Natale) e precede il numero 27 (Il vaso da notte), è rappresentato dalla piccola Anna (Annina). Si fa riferimento a Sant'Anna e, se questo simbolo viene visto nei sogni, può essere ricondotto alla necessità di avere una persona saggia al proprio fianco.

Analisi etimologica delle parole napoletane

Nanninella, Annina in italiano, cioè diminutivo vezzeggiativo del nome proprio Anna, quello che la tradizione cattolica assegna alla presunta anziana genitrice della Vergine Maria. Poiché la memoria liturgica di questa santa cade il 26 di luglio, ecco che il medesimo num. 26 è collegato nella smorfia a tale vecchia santa sotto la cui figura tradizionalmente viene adombrata ogni anziana genitrice che venga sognata.

Quanto all’etimologia il nome Anna ed il corrispondente vezzeggiativo partenopeo Nanninella derivano da una voce ebraica: Ànnah nel significato di grazia, beneficio; quantunque di s. Anna ci siano poche notizie e per giunta provenienti non da testi ufficiali o canonici, il suo culto è estremamente diffuso sia in Oriente che in Occidente ed il suo nome è portato da moltissime donne magari addizionato a quello di Maria (amata da Dio) ottenendo Anna Maria o anche Annamaria.Tradizionalmente s. Anna è la protettrice di tutti i mestieri legati alla funzione materna: lavandaie, ricamatrici etc.

Con il numero 26 si indicò un tempo anche la zingara ed il grappolo d’uva nera; anche in questo caso è possibile, benché non sia semplice, cogliere l’accostamento di sant’Anna con la zingara ed il grappolo d’uva nera. In ambedue i casi il collegamento è rappresentato dal colore olivastro; nel primo caso è quello della pelle della gitana, pensata vecchia con il volto segnato dagli anni così come è rappresentata sant’ Anna in tutta l’iconografia cristiana; nel secondo caso il colore olivastro è appunto quello del grappolo d’uva nera.

Note sul contributo all'etimologia della "lingua napoletana"

Correlazione del numero 26 con altre smorfie e cabale

Smorfia tradizionale (toscana):
Zingara o Astrologa
Smorfia romana:
Grappolo d’uva
Smorfia genovese:
Ballerino
La cabala del cappuccino:
Ultimate di ogni mese


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