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NUMERO 23 nella Smorfia Napoletana - Quale è il significato del numero 23 nella Smorfia Napoletana: Lo scemo (O' scemo)

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Cosa è associato al numero 23 nella Smorfia napoletana?

Lo scemo (O' scemo) corrisponde al numero 23, associazione che può essere usata per animare il gioco della tombola o giocare al Lotto nel caso si voglia interpretare un sogno con la cabala.

Significato del numero 23: Lo scemo

Il numero 23, che succede il numero 22 (Il pazzo) e precede il numero 24 (Le guardie), è rappresentato dallo scemo. Questo simbolo, nei sogni, ha una connotazione positiva e può presagire che si porterà qualcosa a termine in modo positivo.

Analisi etimologica delle parole napoletane

‘O scemo, lo scemo (lo sciocco, il tonto, ecc.) in italiano, deriva etimologicamente dal latino semum e cioè non completo, dimezzato, mancante di una parte; da notare come la s + vocale produce la sc palatale come altrove simia diede scigna, ne-ipsu-unum diede nisciuno etc..

Negli anni ’50 del ventesimo secolo, in Napoli il più famoso scemo fu quello d’e melacotte; questo povero scimunito, riconoscibile anche di lontano per le sue sembianze quasi scimmiesche e per la sua andatura barcollante e dinoccolata strappava la vita trasportando un piccolo carretto a mano sul quale esponeva un congruo numero di mele cotte al forno, mele che vendeva in giro nei mesi invernali. Nei mesi estivi sostituiva il carretto ligneo, con altro più maneggevole col quale portava in giro, per venderlo ad un contenutissimo prezzo, un suo sorbetto che serviva in croccanti cialde da gelato. Sorbetto che usava reclamizzare al grido di: Garantito al limone! volendo significare che il suo sorbetto era prodotto con autentico succo di limone e non con polverine chimiche! Oggi ‘o scemo d’’e melacotte – parce sepultis!, non si aggira più per Napoli, ma nei mesi estivi ancora qualche suo epigono proclama che il sorbetto che pure lui vende è garantito al limone.

Con il numero 23 si indicò un tempo anche il tessitore e lo storpiato; anche in questo caso è possibile, benché non sia semplice, cogliere l’accostamento del folle con il tessitore o lo storpiato. In ambedue i casi il collegamento è rappresentato dall’atteggiamento: nel caso del tessitore la sua postura immobile innanzi al telaio con monotoni e ripetitivi movimenti delle mani lo appariglia ad un demente incapace di varietà comportamentale; idem valga per lo storpiato le cui menomazioni fisiche che gli impediscono liberi movimenti possono apparigliarlo ad un demente incapace di muoversi a suo libero arbitrio.

Note sul contributo all'etimologia della "lingua napoletana"

Correlazione del numero 23 con altre smorfie e cabale

Smorfia tradizionale (toscana):
Tessitore
Smorfia romana:
Storpiato
Smorfia genovese:
Tessitore
La cabala del cappuccino:
Fra ventiquattro e ventisei


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