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Transcomunicazione video: Klaus Schreiber

Parte 2

Transcomunicazione video : Parte 1 - Parte 2 - Parte 3

Immagine della transcontatto video di Raudive

Analoga, per certi aspetti, è l'esperienza vissuta da un altro grande protagonista della sperimentazione psicovisiva : Klaus Schreiber di Aquisgrana. Come il Rebecchi e la Della Bella, anche Schreiber iniziò la sua avventura, sperimentando con le voci psicofoniche.

Due anni dopo aver ottenuto la prima registrazione paranormale, egli ricevette dalla propria figlia defunta, Karin, il messaggio "Veniamo in TV". Schreiber, che nel frattempo aveva raggiunto una totale fiducia su quanto gli invisibili interlocutori gli comunicavano, aveva dedicato molto tempo a concentrarsi davanti allo schermo di un vecchio televisore in bianco e nero, sintonizzato su di un canale libero.

Rimasero senza successo anche i tentativi di ottenere immagini di defunti, riprendendo con una vecchia telecamera una sedia vuota. Non avendo ottenuto alcun risultato, decise di seguire i consigli datigli dalle voci paranormali. Nel suo laboratorio, posto nello scantinato della sua abitazione, assieme a una combinazione di apparecchi i cui elementi principali erano il vecchio televisore in bianco e nero che fungeva da monitor, la videocamera, alcuni videoregistratori e due apparati per il riversamento di nastri video.

Con la videocamera orientata sullo schermo televisivo con una leggera angolazione dal basso verso l'alto e spostata in senso laterale, egli riprese lo schermo su cui comparivano contemporaneamente l'inquadratura ripresa dalla telecamera, i riflessi della luce del giorno proveniente dalla finestra e di tubi fluorescenti accesi posti sul soffitto, nonchè di due lampade a raggi ultravioletti.

Questa mescolanza di segnali luminosi ripresa dalla telecamera produce una situazione luminosa otticamente molto instabile, per saturazione di segnale. Il risultato finale, registrato sul videoregistratore, appare come un gioco di luci e ombre , pulsante e in continua modificazione. L'esperimento durava da 1 a 3 minuti, dopodichè Schreiber visionava il materiale registrato e, grazie al suo occhio esperto, fermava l'immagine laddove comparivano rapide modificazioni che lasciavano trasparire forme "sospette" di paranormalità .

Al successivo esame fotogramma per fotogramma si potevano presentare immagini già  formate, qualitativamente accettabili, in cui era individuabile una figura o un volto sufficientemente definiti. Queste immagini venivano documentate fotografandole direttamente dallo schermo televisivo; la sequenza interessata veniva quindi riversata su di un secondo nastro per archiviazione.

Quando invece si trattava di immagini dai contorni sfumati, queste venivano riprocessate con dei riversamenti successivi ed altrettante riprese con la telecamera di ciascun riversamento, riproiettato dal televisore. Grazie a questo procedimento, lungo e faticoso, le iniziali sagome dai contorni indefiniti potevano acquistare fattezze riconoscibili come volti umani.

Con questo sistema Schreiber ottenne un gran numero di immagini in cui riconobbe molti suoi parenti defunti come i propri genitori, la figlia Karin, il figlio Robert, il cognato ed altri. Ottenne anche immagini di personaggi famosi, come Kieling, Curd Jurgens, Romy Schneider e re Luigi di Baviera.

Intensa fu anche la sua attività  per dare speranza e consolazione a chi aveva perso dei cari e, in quest'ambito, molte furono le immagini riconosciute da coloro che a lui si rivolgevano. Dal 1985 al 1988 Schreiber ottenne più di 100 transimmagini, la cui realizzazione divenne sempre più facile col passare del tempo.

Per lo più apparvero singolarmente, con una durata media valutabile in 0,04 secondi e, pertanto, in condizioni di staticità . Le transimmagini dello Schreiber appaiono sostanzialmente diverse da quelle ricevute dai pionieri Rebecchi e Della Bella, la cui durata era dell'ordine di alcuni minuti e, soprattutto, per le condizioni di movimento con cui esse apparivano.

Transcomunicazione video : Parte 1 - Parte 2 - Parte 3



Autore: Paolo Presi


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