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Eiaculazione precoce, un meeting per discutere su rimedi e diagnosi

Eiaculazione precoce: rimedi e diagnosi

Per parlare di eiaculazione precoce (EP), un problema che colpisce un italiano su 5, il prossimo 19 ottobre (2009) si incontreranno numerosi esperti italiani. Oltre 700 medici con diverse specializzazioni (andrologi, endocrinologi, sessuologi medici e urologi) saranno collegati via satellite in 13 città della Penisola. Gli esperti discuteranno di un problema che non è solo maschile, infatti, solo il 38 per cento delle compagne degli uomini affetti da EP si dichiarano soddisfatte del rapporto sessuale.

L'obiettivo dell'incontro è quello di condividere le più recenti conoscenze in materia di diagnosi e terapia dell'eiaculazione precoce per aiutare sempre più efficacemente gli italiani che soffrono di questo problema. Questa giornata di "formazione" è molto importante non solo per la rilevanza del problema sugli uomini e le loro partner ma anche per la sua natura. L'eiaculazione precoce non dipende unicamente da aspetti psicologici, in molte situazioni ci sono delle cause mediche. Proprio questa sua natura rende indispensabile il ruolo dello specialista perché questo problema possa essere trattato al meglio.

Gli esperti spiegano che oggi l'eiaculazione precoce è un problema risolvibile. E' da poco disponibile in Italia, infatti, una nuova soluzione terapeutica a base di dapoxetina, sostanza in grado di agire sull'attività della serotonina, neurotrasmettitore che controlla l'eiaculazione e la risposta sessuale maschile. Si tratta del primo (e attualmente unico) farmaco ufficialmente approvato per il trattamento specifico dell'eiaculazione precoce. Il medicinale è indicato per gli uomini tra i 18 e i 64 anni, disponibile solo su prescrizione medica e da assumere "al bisogno", da 1 a 3 ore prima del rapporto sessuale.

Nel nostro Paese l'EP è il disturbo sessuale più frequente nel maschio. Secondo alcune stime il problema colpisce circa il 20 per cento degli italiani compresi nella fascia d'età che va dai 18 ai 70 anni. Tale problema, sottolineano gli esperti, non colpisce solo l'uomo ma anche le partner. L'eiaculazione precoce provoca ansia, rabbia, frustrazione, perdita dell'intimità, sentimenti che possono mettere a rischio la coppia. In caso di EP ben il 31 per cento degli uomini dichiara di non essere soddisfatto dai rapporti sessuali, il problema si ripercuote però anche sulla partner dove tale insoddisfazione arriva addirittura al 38 per cento.

L'eiaculazione precoce è una condizione medica e non solo psicologica e questa sua natura rende fondamentale il ruolo del Medico Specialista. L'EP risulta, infatti, associata a una ridotta concentrazione di serotonina. Studi recenti hanno dimostrato che il riflesso eiaculatorio compare in risposta a un'interazione complessa di stimoli fisiologici e psicologici nel cervello e nel sistema nervoso centrale in cui gioca un ruolo cardine la serotonina. Questo neurotrasmettitore infatti è in grado di controllare l'eiaculazione e la risposta sessuale maschile: un aumento dei livelli di serotonina a livello del sistema nervoso centrale svolge un'azione inibitoria dell'eiaculazione, ritardandola.

Anche l'EP è abbastanza diffusa e in molti casi provoca ansia e frustrazione, riduce l'autostima e la sicurezza sulle proprie capacità sessuali e, con essa, il numero dei rapporti con la partner, solo il 66 per cento di chi soffre di eiaculazione precoce ammette di aver avuto problemi con la partner e più del 90 per cento non si è mai rivolto al medico. Nonostante una forte compromissione della qualità di vita, quindi, gli uomini pongono numerose barriere ad affrontare il problema e a parlarne. Le motivazioni di questo comportamento sono diverse, prima fra tutte l'imbarazzo nel parlare del problema. L'EP resta quindi ancora un tabù, un problema da accertare, un tema di cui dialogare con la partner e soprattutto con il medico. Proprio per questo motivo le tre Società Scientifiche SIA, SIAMS e SIU sono impegnate in una forte campagna di sensibilizzazione ("Eiaculazione Precoce. Vogliamo parlarne?") che ha preso il via dal web con il sito www.eiaculazioneprecocestop.it.

Gli esperti spiegano che è importante che gli uomini comprendano che non ci si deve colpevolizzare ma che se ne deve parlare: possono contare, infatti, su specialisti aggiornati e preparati che hanno a disposizione gli strumenti per una corretta diagnosi e cura. Oggi, infatti, grazie a progetti come lo STEP (Specialisti nel Trattamento dell'EP), il medico possiede il bagaglio di conoscenze che gli consente di affrontare adeguatamente il problema e ha, soprattutto, la possibilità, oltre che di fare diagnosi, di risolverlo grazie al nuovo farmaco a base di dapoxetina.


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