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Eiaculazione precoce, problema per 1 italiano su 5

Eiaculazione precoce, problema per 1 italiano su 5

L'eiaculazione precoce è la disfunzione sessuale più diffusa nella popolazione maschile, secondo le ultime stime colpisce circa il 20 per cento dei maschi italiani (uno su cinque). Di questo e di altri temi relativi ai disturbi sessuali si è parlato in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia (Catania, Giugno 2009).

Bruno Giammusso, Presidente del Congresso e Resp. dell'Unità Operativa di Andrologia dell'Università di Catania, ha sottolineato che tra le disfunzioni sessuali maschili l'eiaculazione precoce è sicuramente la più diffusa. Un disturbo che colpisce principalmente tra i 20 ed i 50 anni, quelli cioè che dovrebbero godere di una vita sessuale più intensa. Secondo l'esperto il dato ufficiale potrebbe celare in sé una realtà ben più diffusa e superiore al 30 per cento.

Che cosa si intende per eiaculazione precoce? Dare una definizione esatta di questo disturbo andrologico non è semplice e spesso effettuare una valutazione basandosi unicamente sul "tempo" non è sempre corretto. In base ai dati raccolti dai medici nell'80 per cento dei casi l'eiaculazione si verifica entro 30-60 secondi dall'inizio del rapporto; nel 20 per cento dei casi tra 60 e 120 secondi. In certi casi il disturbo passa con il tempo ma nel 70 per cento degli uomini l'eiaculazione rimane precoce per tutta la vita, vi è poi una certa percentuale che purtroppo peggiora con l'avanzare dell'età. Ci sono inoltre delle situazioni particolarmente critiche, in casi gravi l'eiaculazione si manifesta durante la fase dei preliminari, prima ancora della penetrazione.

L'eiaculazione precoce è un disturbo particolarmente complesso che va affrontato con il supporto dell'andrologo, l'unico specialista in grado di valutare l'opportunità di associare tra loro varie terapie, eventualmente avvalendosi anche della collaborazione di uno psico-sessuologo e coinvolgendo il partner sessuale.

Troppo spesso le persone colpite da eiaculazione precoce affrontano il problema da sole. In base ai dati di uno studio internazionale condotto con la collaborazione di USA, Gran Bretagna e Italia, solo il 9 per cento dei pazienti con eiaculazione precoce consulta il medico, una situazione che potrebbe danneggiare seriamente la relazione di coppia. Nella maggior parte dei casi il problema rimane sommerso a causa di evidenti barriere psicologiche, tabù culturali e, soprattutto, disinformazione. Lo studio ha inoltre evidenziato come nei soggetti colpiti da eiaculazione precoce spesso sono riscontrabili condizioni psicologiche di stress, ansia e depressione.

In molti casi l'eiaculazione precoce risulta associata ad altre disfunzioni sessuali come calo di desiderio e disfunzione erettile, una situazione che conferma la pesante ricaduta psicologica che la precocità eiaculatoria determina nell'individuo e, conseguentemente, nella coppia. Gli esperti spiegano che la partner ricopre un ruolo importante nell'affrontare il problema. Secondo una recente indagine il 75 per cento degli uomini che consulta il medico per un problema di eiaculazione precoce lo fa dietro suggerimento e per iniziativa della partner.

Un disturbo di eiaculazione precoce occasionale non può avere un significato patologico, questo è solitamente secondario ad uno stato di ansia causato da situazioni o contesti affettivi o sessuali non abituali per quel soggetto. Secondo il Comitato dell'International Society of Sexual Medicine si può parlare di eiaculazione precoce quando sempre, o quasi sempre, si verifica prima di o entro un minuto dalla penetrazione vaginale e dall'incapacità di ritardare l'eiaculazione in tutte o quasi tutte le penetrazioni vaginali. In base alle indicazioni degli esperti, se si verificano casi sporadici non bisogna quindi preoccuparsi ma nei casi di un'eiaculazione persistente nel tempo è consigliabile farsi visitare da un andrologo.

Le cause dell'eiaculazione precoce possono essere diverse, nella maggior parte dei casi sono però collegate a tre fattori principali: il fattore psicologico, quello ambientale-relazionale e quello biologico. Attualmente si da molta importanza alle cause organiche e si considera l'eiaculazione precoce solo un sintomo di una patologia più estesa; quando questo è confermato da esami clinici basta intervenire sul disturbo principale per risolvere quello eiaculatorio, basti pensare alle vescicoliti o ai casi di frenulo corto.


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