Italia e Mir
Dopo il ritorno di Alesksandr Kaleri e Serghiei Zaliotin lo scorso 16 giugno è stato possibile organizzare con l'ente spaziale russo il primo volo turistico a bordo della vecchia stazione spaziale Mir. I due astronauti sono riusciti nel corso dell'ultima missione a riparare un fuga di ossigeno che aveva avuto inizio in primavera, con la conseguente perdita di pressione all'interno della stessa. Operazione indispensabile per rendere la stazione ancora utilizzabile in futuro, ora la Mir orbita intorno alla Terra seguita da un pilota automatico. Al rientro della missione si era sentito parlare di un abbandono definitivo della stazione, notizia subito smentita con un fax mandato ai responsabili del progetto Italia-Mir (Rocket Space Corporation Energia)
Anzi, ci ha proposto un pre accordo per porre le basi del progetto definitivo. A noi, che stiamo trattando con gli sponsor, la notizia circolata oggi ha recato notevoli danni. Da mesi stiamo lavorando, anche in collaborazione con la Regione Piemonte, interessata al lato sanitario della ricerca che potremo fare sulla Mir, per dare corpo a questa grande operazione spaziale italiana. Abbiamo già firmato un protocollo d'intesa con la Mir Corp, la società con sede in Olanda che gestisce i diritti commerciali della Mir, ma i dettagli dell'accordo definitivo sono ancora in via di definizione.
La nostra spedizione -hanno commentato i responsabili- dovrebbe partire a novembre e avrà carattere essenzialmente scientifico. Dopo di noi, dovrebbe essere la volta di un ricco industriale americano, che si è già sottoposto all'addestramento, interessato a fare il primo turista spaziale della storia". Questi pagherà circa 20 miliardi di lire per il trasporto e la permanenza per una settimana a bordo della Mir. E in realtà è già cominciato l'addestramento di un nuovo equipaggio di cosmonauti russi in vista della 29ma missione a bordo della stazione orbitante Mir, prevista indicativamente per il prossimo mese di novembre.
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