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Astronomia : La stazione spaziale MIR - La stazione spaziale MIR - Potrebbe sembrare strano, ma la Stazione Spaziale Internazionale Alpha, punta di diamante della

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La stazione spaziale MIR

Ormai da decenni, la stazione spaziale russa MIR ruota attorno alla Terra. Punto di forza della ricerca astronautica russa, la "città  delle stelle" è oggi aperta ad astronauti di altri paesi della Terra. Grazie alla MIR sappiamo molto sul comportamento dell'organismo umano nelle lunghe permanenze nello spazio.

Stazione spaziale MIR

Potrebbe sembrare strano, ma la Stazione Spaziale Internazionale Alpha, punta di diamante della ricerca astronautica americana, europea e di altri paesi occidentali, che verrà  terminata attorno al 2002, avrà  molte caratteristiche tecnologiche russe. Queste sono state sviluppate in quasi 30 anni di ricerche dedicate alle stazioni spaziali da parte dei Sovietici, prima degli anni novanta, e dai Russi da allora in poi.

Stazione spaziale MIR - un po' di storia

La storia della messa in orbita delle stazioni spaziali, che fa della Russia il paese leader in questo settore astronautico, è fatta di graduali sviluppi di strumenti e materiale già  esistenti, di sostituzione di nuovi elementi per altri scopi, di rapidi interventi su incidenti più o meno gravi, di una continua e costante sperimentazione e, non ultima, la collaborazione con Americani e Europei. La stazione spaziale MIR è la terza generazione di Stazioni Spaziali Russe. Le sue radici vanno ricercate addirittura nel 1971, quando vennero costruite le prime stazioni spaziali che non potevano essere nè rifornite, nè rialimentate, e che dunque dopo un certo periodo nello spazio rientravano nell'atmosfera disintegrandosi. Verso la fine degli anni settanta e all'inizio degli ottanta vennero costruite le Salyut, il cui successo diede vita alla nascita e alla crescita della MIR. La filosofia originale del complesso MIR era di far si che si potessero eseguire esperimenti sia dagli astronauti a bordo, sia da ricercatori a Terra. In altre parole si voleva realizzare una stazione spaziale in parte automatizzata e in parte 'vissuta' da cosmonauti. Questa stazione spaziale è stato anche un segno tangibile di come la competizione nel programma spaziale tra gli Stati Uniti e la ex Unione Sovietica avesse anche una storia meno pubblicizzata di cooperazione che ha portato ai risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti. La vera cooperazione a bordo della MIR nacque comunque in seguito a un accordo tra Stati Uniti e governo russo nel 1992.

Stazione spaziale MIR - Modulo principale

Moduloprincipale della MIR

Pesa 20,4 tonnellate ed è stato il primo blocco ad essere costruito. Venne portato nello spazio nel febbraio del 1986. Il modulo principale è stato concepito per provvedere ai servizi di base. In esso infatti vi è la zona dove gli astronauti vivono durante i momenti di relax e di riposo, vi sono alcuni sistemi di produzione di energia e vi è anche una parte adibita alle ricerche scientifiche. Il modulo principale della MIR possiede due sistemi di aggancio con altre navicelle, una posta frontalmente e una posteriormente. A questi sistemi di docking (cosଠvengono tecnicamente chiamati i sistemi di aggancio) possono attraccare, tra l'altro, le navicelle Sojuz-TM che trasportano equipaggi umani oppure le navicelle automatizzate Progress-M che servono per rifornire di cibo, strumentazioni scientifiche e materiale vario i cosmonauti che vivono a bordo della MIR. L'area di lavoro è il volume abitabile principale ed è costituito da cilindri concentrici uniti tra loro. I vari equipaggi hanno dimostrato di preferire un sistema di orientamento all'interno della MIR: in altre parole gradiscono la presenza di un 'pavimento' e di un 'soffitto', elementi che potrebbero essere considerati irrilevanti in assenza di gravità . Il pavimento dell'area dove i cosmonauti lavorano è dipinto di verde scuro, le pareti sono state dipinte di verde chiaro e il soffitto di bianco con lampade fluorescenti. L'area dove i cosmonauti trascorrono i momenti di riposo o mangiano è anch'essa orientata nello stesso modo, ma le pareti sono state pitturate con colori pastello più morbidi per dare a quell'area una parvenza di atmosfera familiare, in qualche modo 'domestica'. In tale zona si trova una cambusa, un tavolo, un sistema per preparare i cibi e un ripostiglio per stivare la spazzatura.

Una piccola cabina individuale, che comprende un oblò, un posto dove 'sedersi' e un sacco a pelo si trovano sullo stesso asse dell'area di lavoro. Nella parte terminale di quest'ultima vi è una toletta, un lavandino e una doccia.

Stazione spaziale MIR - Modulo per l'astrofisica (KVANT-1)

Stazione spaziale MIR

Il modulo Kvant-1 venne aggiunto al modulo principale nel 1987. E' di piccole dimensioni e pesa circa 11 tonnellate. Contiene soprattutto strumenti per ricerche di astrofisica, oltre a un equipaggiamento per ricerche sull'adattamento del fisico umano allo spazio. Al suo interno vengono condotte in particolare ricerche sulle galassie attive, sulle quasar e anche sulle stelle a neutroni. A bordo vi sono strumenti che misurano gli spettri elettromagnetici e le emissioni dei raggi X. Il modulo è diviso in due parti: una pressurizzata e una no. Il compartimento a cui accedono i cosmonauti è a sua volta diviso in due aree :una adibita agli strumenti ed una dove possono lavorare i cosmonauti stessi. Nel compartimento non pressurizzato vi sono degli stabilizzatori di potenza.

Stazione spaziale MIR - Modulo scientifico e sistema per l'uscita nello spazio (KVANT-2)

Il modulo Kvant-2 venne collegato alla MIR nel 1989 e possiede un sistema per permettere agli astronauti di uscire nel vuoto, dei pannelli solari e un ulteriore spazio nel quale possono lavorare gli astronauti. Il modulo pesa 19.6 tonnellate ed è stato ricavato da un sistema di trasporto spaziale logistico pensato per la stazione spaziale militare Almaz, che era stata progettata nei primi anni settanta. Kvant-2 è stato strutturato per condurre ricerche di tipo biologico, per studiare la Terra e per permettere ai cosmonauti di uscire agevolmente nello spazio. Su Kvant-2 vi sono anche riserve di acqua, di ossigeno e altri sistemi di supporto alla vita all'interno della stazione spaziale.

Stazione spaziale MIR - Modulo Kristall

Venne aggiunto alla MIR nel 1990 e porta a bordo un equipaggiamento scientifico, mentre all'esterno vi sono dei pannelli solari che possono essere estesi o ritirati a secondo delle necessità . Un importante componente del modulo Kristall è la presenza di un sistema di docking radiale. Originariamente a quest'ultimo si sarebbe dovuto agganciare la navetta russa Buran, un progetto ora accantonato, e dunque ad esso è stato aggiunto il modulo per il docking con gli Shuttle americani.


Ascoltare i cosmonauti russi
E' possibile ascoltare i cosmonauti a bordo della MIR sintonizzandosi sulle seguenti frequenze:
145.500 MHz simplex
435.551 MHz uplink/437.975 MHz downlink
435.725 MHz uplink/437.925 Mhz downlink
oppure:
145.200 Mhz uplink/145.800 MHz downlink

Stazione spaziale MIR - Modulo Spektr

Lanciato con un razzo russo Proton da Baikonur nell'Asia centrale, Spektr venne posto in orbita nel 1995. Agganciato ala MIR nella parte opposta rispetto a Kvant-2, Spaktr porta 4 pannelli solari ed equipaggiamenti scientifici, inclusi circa 800 kg di materiale statunitense. Lo Spektr è stato pensato per studiare soprattutto la Terra e in particolare le risorse minerarie e l'atmosfera.

Stazione spaziale MIR - Modulo Docking

Questo modulo venne collegato alla MIR durante il volo dello Shuttle americano STS-74 nel dicembre del 1995. Con questo sistema l'aggancio tra uno Shuttle USA e la MIR risulta ora molto semplice. Prima della missione STS-74 la navetta statunitense si era agganciata alla MIR soltanto una volta e per questa operazione i cosmonauti russi dovettero posizionare il modulo Kristall da una situazione radiale a una longitudine rispetto alla MIR. Dopo la missione STS-71 del giugno del 1995 Kristall venne riportato nella sua posizione originaria. Questo non può essere lasciato longitudinalmente perchè impedisce l'aggancio dei veicoli russi di rifornimento Progress-M e delle navicelle con carico umano Soyuz-TM.

Stazione spaziale MIR - Modulo Priroda

E' l'ultimo modulo ad essere stato agganciato alla MIR. Venne lanciato da Baiknour il 23 aprile del 1996. Suo compito principale è lo studio scientifico della Terra. Al suo interno si conducono esperimenti scientifici realizzati grazie a una collaborazione russo-statunitense.


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