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Sintomi Parkinson: camminare migliora la riabilitazione

Parkinson: camminare migliora la riabilitazione

Si sa che camminare aiuta a perdere peso e migliora la circolazione sanguigna, camminare è però importante anche nella riabilitazione di alcune patologie come ad esempio il Parkinson. Secondo quanto scoperto da un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Iowa, camminare contribuisce a ridurre alcuni sintomi del Parkinson (migliora la funzione motoria, l'umore e gli stati di stanchezza). I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista medica della American Academy of Neurology (Neurology - Phase I/II randomized trial of aerobic exercise in Parkinson disease in a community setting - doi: 10.1212/WNL.0000000000000644 - Luglio 2014).

Ergun Y. Uc, primo autore dello studio, spiega che i dati raccolti mostrano che i pazienti affetti da una forma lieve o moderata di Parkinson traggano dei benefici se camminano con regolarità. L'attività aiuta a ridurre gli stati di stanchezza, migliora le funzioni motorie, l'agilità, l'umore e alcuni aspetti delle funzioni cognitive e di pensiero. Nella riabilitazione del Parkinson camminare può quindi essere una pratica sicura, e facilmente accessibile, utile per contrastare alcuni sintomi migliorando di conseguenza la qualità della vita del paziente.

Per condurre lo studio sono stati coinvolti 60 volontari ai quali è stato chiesto di camminare a moderata intensità, tre volte a settimana, per un periodo di 45 minuti a sessione. Il periodo di osservazione è durato sei mesi e durante la camminata i partecipanti dovevano indossare un apparecchio elettronico per il monitoraggio della frequenza cardiaca. Durante il periodo di follow-up i partecipanti hanno anche svolto dei test per misurare la loro funzione motoria, la capacità aerobica, l'umore, la stanchezza, la memoria e le capacità di pensiero.

I dati hanno evidenziato che camminando a moderata intensità (che per i partecipanti coinvolti consisteva in una velocità media di 4,67 km all'ora al 47 per cento della propria frequenza cardiaca di riserva) si migliorano le funzioni motorie, l'umore migliora del 15 per cento e la risposta dell'attenzione migliora del 14 per cento. Si è registrata inoltre una diminuzione della stanchezza del 11 per cento e nel tempo sono aumentate le capacità aerobiche e la velocità di andatura (più 7 per cento). Per quanto riguarda le funzioni motorie i test hanno fatto registrare un miglioramento medio di 2,8 punti, un valore clinicamente rilevante.

Ergun Y. Uc conclude evidenziando che le persone con lieve-moderata malattia di Parkinson, senza demenza e in grado di camminare autonomamente (senza un bastone o un deambulatore), possono trarre notevoli benefici da una camminata moderata, un modo salutare per migliorare alcuni sintomi del Parkinson.

Sintomi Parkinson

Il tremore è uno dei sintomi del Parkinson più noto, non tutti però sanno che tale sintomo non è presente in tutti i pazienti. Spesso i sintomi del Parkinson non vengono riconosciuti immediatamente all'esordio della malattia, questo perché si manifestano in modo subdolo, incostante e la progressione della malattia è tipicamente lenta (piccoli e lenti cambiamenti che spesso non allertano le persone interessate).

Nella maggior parte dei casi sono i familiari, o i conoscenti, che si accorgono per primi che "qualcosa non va" e allertano il paziente. I sintomi del Parkinson più evidenti sono quelli motori: tremore a riposo (anche se non presente in tutti), rigidità, bradicinesia (lentezza dei movimenti automatici). In una fase più avanzata della malattia si ha poi un'instabilità posturale (perdita di equilibrio). L'identificazione dei sintomi appena elencati può essere "facilitata" da una loro caratteristica, si manifestano in modo asimmetrico (in pratica un lato del corpo è più interessato dell'altro).


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