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Melanoma, una cura dalle cellule Cd4+ - La cura del melanoma può passare fondamentalmente per tre strade: chirurgica, chemioterapica e radioterapica

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Melanoma, una cura dalle cellule Cd4+

Melanoma: cura dalle cellule Cd4+

La cura del melanoma può passare fondamentalmente per tre strade: chirurgica, chemioterapica e radioterapica, tecniche usate singolarmente o combinate fra loro in base alle caratteristiche di ogni singolo caso. Oggi, grazie ad un gruppo di ricercatori coordinati da Cassian Yee del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, si affaccia una nuova cura del melanoma che sfrutta la clonazione delle cellule del sistema immunitario. Grazie alla tecnica messa a punto dai ricercatori americani, un uomo colpito da un melanoma con metastasi a diversi organi è guarito. Alcuni dettagli su questa cura innovativa sono stati riportati sul New England Journal of Medicine (Giugno 2008).

Il tumore fa ancora paura, non è una bella notizia quando ad un paziente ne viene diagnosticato uno, ma, grazie ai progressi compiuti negli ultimi anni, i casi di guarigione completa sono aumentati notevolmente. Il caso del paziente americano è un nuovo traguardo medico nella cura del cancro. L'uomo, di 52 anni, era affetto da un melanoma avanzato che aveva attaccato anche i polmoni e i linfonodi e, aspetto molto importante, a distanza di due anni dal termine della cura sperimentale il paziente non ha presentato nessuna recidiva.

Probabilmente questa tecnica non potrà essere applicata a tutti i casi di tumore della pelle, rimane comunque un traguardo importante che potrebbe in ogni modo contribuire a sviluppare nuove terapie anti cancro.

La cura messa a punto dai ricercatori non ha sfruttato nessun farmaco antitumorale. Gli scienziati, dopo aver prelevato dal corpo del paziente alcune cellule immunitarie, hanno scoperto che una in particolare, un tipo di globulo bianco conosciuto come linfocita T CD4+, era in grado di combattere la neoplasia. Nella seconda fase dello studio i ricercatori hanno clonato le cellule T CD4+ creandone più di cinque miliardi di copie, successivamente, sono state re-iniettate nel paziente. Il risultato di questa terapia è stato sorprendente, i linfociti re-iniettati, nel giro di due mesi, sono riusciti ad annientare il tumore e a distanza di due anni non si sono presentati casi di recidiva.

Il coordinatore dello studio conclude spiegando che questa cura, sebbene si sia dimostrata particolarmente efficace sul paziente americano, richiederà uno studio su larga scala per confermarne i risultati. Un'altra puntualizzazione fatta da Cassian Yee riguarda i pazienti che potranno beneficiare di questa terapia, l'esperto spiega che in base ai dati ottenuti fino ad ora si ipotizza la sua efficacia solo su un 25 per cento dei pazienti affetti da melanoma, quelli che hanno un sistema immunitario già naturalmente in grado di riconoscere e attaccare le cellule tumorali.


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