Il mito del "punto G"
Molta gente si interroga sulla vera esistenza del "punto G", attorno a questo argomento sono state costruite storie di tutti i tipi. Sicuramente non è come molti pensano un bottone magico che basta toccare per avere un orgasmo, è più plausibile che si tratti di un'area di tessuto nervoso della vagina la cui stimolazione potrebbe dare il piacere sessuale.
Ma si tratta di un'area che esiste veramente, o è solo un mito ?
Il nome "punto G", deriva dalla lettera iniziale del nome dell'ostetrico che ne parlo per la prima volta, si inizio a parlare di questa particolare zona erogena dell'apparato femminile, nel 1944. L'ostetrico tedesco Ernest Grafenberg, avanzo alcune ipotesi in seguito ad alcuni aneddoti legati a racconti delle sue pazienti. La fama di questo fantomatico "Punto G" rimase però latente fino al 1982, in quell'anno venne pubblicato un libro è il mito non tardo a diffondersi in tutto il mondo.
Qualche tempo fa, sull'American Journal of Obstetrics and Gynecology, il dottor Terrence Hines, ha pubblicato un'approfondita analisi di tutta la letteratura scientifica esistente sull'argomento, affermando che " le prove scientifiche che vengono normalmente citate per sostenere l'esistenza di un punto G sono cosଠinadeguate da essere praticamente ridicole".
Non esiste nessun libro, ne pubblicazione, che indichi con precisione le dimensioni e la collocazione del "punto G", l'ipotesi più diffusa è che si trovi circa a metà strada tra l'osso pubico e la testa della cervice e che sia ampio circa un centimetro, però, si ritiene anche che vari da persona a persona.
Esistono numerose pubblicazioni e infiniti siti Internet che affermano di poter spiegare come trovare questo fantomatico punto G. Sono più di vent'anni che le donne vengono ingannate su una parte importante della loro sessualità , si è arrivati addirittura a casi dove alcune pazienti ritenevano di avere problemi sessuali in quanto non riuscivano a trovare il punto G.
Se tale area esistesse veramente in tutti questi anni sarebbe stata già individuata, gli unici effetti che si sono ottenuti è solo la creazione di una legenda che a volte provoca dei veri e propri blocchi mentali e problemi psicologici nelle persone.
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