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Dita dei piedi: nomi, forma e funzione - Se si cerca sui libri di anatomia umana, l'attuale denominazione delle dita dei piedi è: alluce o primo dito, secondo dito, terzo dito, quarto dito,...

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Dita dei piedi: nomi, forma e funzione

Dita dei piedi

I nomi delle dita della mano si conoscono sin da bambini, di origine latina sono: pollice, indice, medio, anulare e mignolo. Dal punto di vista anatomico le dita sono i segmenti terminali della mano e del piede, l'uomo ne possiede cinque per ciascun arto per un totale di venti. Ogni dito, ad eccezione del pollice e dell'alluce (costituiti solo da due ossa), è formato da tre ossa dette: falange, falangina e falangetta.

Dita della mano

Pollice: il nome del dito più grosso della mano deriva dal latino pollex-licis, è costituito da due sole falangi e si oppone alle altre dita. I base alle informazioni antropologiche, rappresenta il dito che ha permesso l'evoluzione dell'uomo. Questo dito è in grado di ruotare di 90° rispetto alle altre dita della mano, una caratteristica, non posseduta dalla maggior parte degli animali, che consente di prendere gli oggetti.

Indice: il secondo dito della mano deriva dal latino index: colui che indica. Effettivamente è il dito che viene utilizzato per indicare oggetti o persone, il nome ha quindi origine dalla sua funzione gestuale di "indicatore".

Medio: il nome del terzo dito deriva dalla sua posizione, è infatti posto in mezzo rispetto alle altre dita della mano (medius in latino).

Anulare: il quarto dito è, tra tutte le dita, il più debole della mano (il motivo risiede nell'anatomia in quanto il suo muscolo flessore è collegato anche al dito mignolo e al dito medio). Il nome deriva da "anello", in latino anulus, ed è il dito dove si mette l'anello di fidanzamento (nella mano destra come da galateo) e la fede nuziale (dito anulare della mano sinistra).

Mignolo: il quindo dito della mano è il più esile, ma non il più debole. Il nome deriva dal latino minimus, digitus minimus, e rappresenta il dito più piccolo (per circonferenza ma non per lunghezza).

A differenza delle dita delle mani, dove ogni dito ha un suo nome, tutte le dita del piede, eccetto l'alluce, sono chiamate piccole dita. Vediamo di scoprire qualcosa in più sui nomi delle dita dei piedi.

Dita dei piedi nomi

Dita dei piedi nomi

Se si cerca sui libri di anatomia umana, l'attuale denominazione delle dita dei piedi è:

  1. alluce o primo dito
  2. secondo dito
  3. terzo dito
  4. quarto dito
  5. quinto dito o mignolo del piede

A parte l'alluce, come accennato, le altre dita sono comunemente chiamate "piccole dita". Sono degli arti molto piccoli ma con una struttura anatomica complessa costituita da tre segmenti ossei detti falangi. Le falangi delle dita dei piedi, rispetto a quelle delle dita della mano, presentano delle differenze anatomiche: hanno una lunghezza inferiore, sono inoltre concave nella parte plantare e convesse dorsalmente.

Il primo dito del piede, l'alluce, come l'omologo pollice della mano, è costituito solo da due falangi. In situazioni meno formali, e senza considerare le forme dialettali, il primo dito può essere chiamato anche pollicione, dito grosso o ditone (del piede).

Dal 1998, in base ad una convenzione internazionale, in anatomia si può adottare anche la seguente nomenclatura latina per i digiti pedis:

  • I = Digitus primus o Hallux
  • II = Digitus secundus
  • III = Digitus tertius
  • IV = Digitus quartus
  • V = Digitus quintus o minimus pedis

Andando oltre le denominazioni della medicina occidentale, ed esaminando altre discipline, per esempio della medicina cinese, si scopre che in certi ambiti ogni dito del piede ha un nome ben preciso. In particolar modo nella riflessologia plantare, dove ad ogni parte della pianta del piede è associata una specifica parte dell'organismo, si adottano dei termini specifici per ogni dito. Anche se la nostra medicina tradizionale non riconosce tali termini, per pura curiosità riportiamo i nomi delle dita dei piedi derivanti, probabilmente, dai termini orientali:

  1. Alluce: come nella medicina occidentale è il nome del primo dito (quello più grosso);

  2. Illice: il secondo dito, generalmente il più lungo di tutti (ma non sempre), viene a volte nominato anche come: melluce, dilluce, dillice o polluce;

  3. Trillice: è il terzo dito del piede è corrisponde al dito medio della mano, a volte viene chiamato anche trilluce;

  4. Pondolo: conosciuto anche come pondulo è il quarto dito del piede e corrisponde all'anulare della mano, a volte viene chiamato anche: pìnolo o anulo;

  5. Minolo: quinto e ultimo dito del piede è il più piccolo, corrisponde al mignolo ed è noto anche come mellino o minulo.

È importante ricordare che, attualmente, questa denominazione non appare né registrata nella lessicografia, né riportata in testi medici o scientifici. Prima di vedere la funzione delle dita dei piedi apriamo una piccola parentesi sulla loro forma.

Forma delle dita dei piedi

Forma delle dita dei piedi

Osservando i piedi vi sarete accorti che ci possono essere diverse forme, contorni che possono variare anche a seconda della lunghezza delle dita. Questo aspetto non è da sottovalutare quando si sceglie una scarpa comoda per camminare. In base alla linea tracciata seguendo le dita del piede, si possono identificare quattro principali tipologie: piede egiziano, romano, greco e sardo.

Piede egiziano: si tratta della forma più diffusa nel nostro paese ed è caratterizzato da dita che hanno una lunghezza decrescente, come una scala, dall'alluce (il più lungo) fino al quinto dito. Le persone con questa forma di piede potrebbero avere difficoltà con alcuni tipi di scarpe. Nella scelta della calzatura bisogna far si che l'alluce abbia uno spazio adeguato, se così non fosse rimarrebbe compresso in una posizione che a lungo andare potrebbe portare a dolori. Meglio quindi scegliere delle scarpe con una punta non troppo stretta.

Piede romano: si tratta di un piede caratterizzato da una parte anteriore leggermente larga e tozza. Generalmente, le prime tre dita sono della medesima lunghezza, le ultime due dita tendono invece ad essere più corte. Se già con un piede egiziano le scarpe a punta sono sconsigliate, chi ha un piede romano risentirebbe in maniera ancora più marcata dei problemi legati a tale calzatura. Meglio quindi scegliere una scarpa con una punta comoda. Le persone che hanno questa forma di piede possono avere problemi anche nell'usare le scarpe con i tacchi alti, questo perché tendono a far scivolare in avanti l'avampiede con una conseguente riduzione dello spazio in punta. Le persone con un piede romano che usano scarpe con tacchi alti potrebbero presentare una callosità sul dorso del dito proprio a causa del fenomeno appena descritto.

Piede greco: si tratta della forma più gradevole da vedere dal punto di vista estetico ed è il più versatile per la scelta delle scarpe. In certi ambienti, il piede greco viene anche denominato "piede da modella". La sua forma, sottile e affusolata, è caratterizzata da un alluce leggermente più corto del secondo e del terzo dito, il quarto e il quinto dito sono invece leggermente più corti a scalare. Le persone con questa forma di piede possono indossare, senza sofferenza, anche scarpe con una punta accentuata o tacchi alti. Questo perché le dita hanno uno spazio sufficiente per disporsi senza accavallarsi o comprimersi.

Piede sardo: le persone con questo piede hanno il primo e il secondo dito della stessa lunghezza, i tre successivi vanno invece a scalare. È una forma leggermente meno tozza rispetto al piede romano ma, in ogni caso, bisognerebbe cercare di evitare le scarpe a punta.

Funzione delle dita dei piedi

Mentre le dita della mano hanno una funzione prensile, quelle del piede hanno una funzione deambulatoria. Hanno quindi un ruolo molto importante nella camminata, un movimento che, per semplicità, può essere diviso in due fasi: appoggio e oscillazione. Grazie alle piccole dita, il nostro corpo riesce a rimanere in equilibrio durante le due fasi. Anche quando rimaniamo fermi in piedi, tutte le dita dei piedi contribuiscono a dare stabilità e non perdiamo l'equilibrio. Quando si corre, durante l'ultima fase della spinta, il piede funziona come una leva rigida che trasmette la forza muscolare al terreno, il peso del corpo si sposta sull'avampiede e i muscoli del polpaccio e delle piccole dita si contraggono per permettere l'avanzamento.

Patologie

Le dita del piede, come quelle della mano, possono presentare delle anomalie congenite (ectrodattilia ed ectrofalangia), possono essere sede di deformità acquisite, di artrosi, di processi flogistici acuti (es. patereccio), ecc. . Il dito a martello, per esempio, è una deformità a carico delle falangi delle dita dei piedi che colpisce sopratutto le donne. Le falangi tendono a curvare verso l'alto, in corrispondenza dell'articolazione centrale, facendo assumere al dito la forma di un martello. A seconda della falange interessata, la deformità può prendere anche il nome di maglio o artiglio.

Dietro a un dito a martello ci possono essere diverse cause: diabete, predisposizione genetica, patologie neuromuscolari,circolatorie o articolari, ecc.. È però prevalentemente diffuso fra le donne per via della scelta delle scarpe. Calzature con un tacco troppo alto, o delle punte eccessivamente strette, possono costringere le dita ad assumere delle posizioni poco naturali che a lungo andare possono portare alla deformità.

Scelta della scarpa

L'alluce valgo è un'altra patologia del piede molto comune. È caratterizzata dallo spostamento verso l'esterno della base dell'alluce e dalla deviazione della punta dell'alluce stesso verso le altre dita. In alcuni casi la deviazione dell'alluce è talmente pronunciata che porta all'accavallamento del primo dito sul secondo. Come per il dito al martello, anche in questo caso l'origine del problema può essere ricercato nel tipo di calzatura inadatta per il piede(pianta stretta, punta stretta e tacco alto).


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