Esercizi per dimagrire vs dieta per dimagrire: 0 a 1
Chi inizia a fare uno sport per dimagrire potrebbe rimanere deluso dai risultati, esistono lunghe liste di esercizi per perdere peso ma, anche dopo 2 anni di allenamento, il bilancio dei chili potrebbe rimanere invariato. Molte persone pensano che l'esercizio fisico sia la chiave per controllare il peso corporeo, in realtà, sebbene l'attività fisica porti comunque numerosi benefici per la salute dell'organismo, chi vuole dimagrire deve puntare sopratutto sulla dieta. Non è la prima volta che si ridimensiona l'efficacia dello sport come strumento per dimagrire, una nuova ricerca condotta presso la Loyola University di Chicago fornisce ulteriori dati sull'argomento. I risultati dell'indagine sono stati pubblicati sulla rivista PeerJ (Accelerometer-measured physical activity is not associated with two-year weight change in African-origin adults from five diverse populations - Doi: 10.7717/peerj.2902).
Lara R. Dugas, prima autrice dello studio, evidenzia che lo sport aiuta concretamente a ridurre il rischio di diabete, di malattie cardiache e tumori, inoltre, chi svolge un'attività fisica regolare, vive più a lungo e in salute. Se però si decide di iniziare uno sport per perdere peso si sta partendo con il piede sbagliato, questa attività può infatti essere collegata ad un aumento dell'appetito, che porta ad incrementare l'apporto di alimenti per compensare le energie perse con gli esercizi fisici, o ad essere meno attivi nel resto della giornata perché ci si sente a posto con la coscienza. Il solo fatto di praticare un'attività fisica non solo non ci fa perdere i chili di troppo, ma non ci protegge neanche da un eventuale ulteriore aumento di peso.
Per condurre l'indagine i ricercatori sono partiti dai dati di una più ampia ricerca denominata MET (Modeling the Epidemiologic Transition Study). Ci si è poi concentrati su un campione di 1.944 persone, con un'età compresa tra i 25 e i 40 anni, provenienti da cinque Paesi (Stati Uniti, Ghana, Giamaica, Sudafrica e Seychelles). Per monitorare il livello di attività fisica, ogni singolo partecipante doveva indossare un accelerometro. Uno strumento che permette di fornire dei dati oggettivi utili per la valutazione realistica dello stile di vita sedentario o attivo dell'individuo. Di tutti i partecipanti sono stati poi presi altri valori quali: peso, altezza, e grasso corporeo. Le misurazioni sono state eseguite all'inizio dell'esperimento, dopo un anno e al termine dell'indagine trascorsi due anni.
Incrociando le varie informazioni, e analizzando i dati raccolti, si è così scoperto che i ghanesi sono risultati essere quelli con un peso inferiore e più in forma, i soggetti americani erano invece quelli che avevano maggiori problemi legati ai chili di troppo. Il dato che ha sorpreso maggiormente i ricercatori è che, percentualmente, l'aumento di peso totale in tutti i Paesi è stato maggiore tra coloro che avevano seguito le linee guide sull'attività fisica. Le persone che nel corso dei due anni hanno seguito una rigida tabella di attività fisica avevano accumulato più peso (non massa muscolare), al contrario, quelli che non soddisfacevano i criteri erano invece dimagriti.
Lo studio dimostra quindi che l'esercizio fisico da solo non è ne la chiave per dimagrire ne per mantenere il peso sotto controllo, in ballo ci sono altri fattori cruciali come ad esempio la dieta.
Esercizi per dimagrire: alcuni miti da sfatare
Per appiattire la pancia gli esercizi addominali non servono. Ci sono alcune persone che vogliono appiattire la pancia in poco tempo, in alcuni casi si vuole ottenere il risultato in un giorno o in una settimana. Qualsiasi esercizio si faccia per i muscoli addominali sarà però inutile in quanto non appiattiscono la pancia. Gli esercizi fisici che sollecitano i muscoli addominali sono per lo più utili per rinforzare questa parte del corpo, si riesce ad ottenere un miglioramento posturale ma servono poco o nulla per la rimozione del grasso sulla pancia.
Un esercizio fisico intenso non fa venire più fame. Al contrario di quanto si possa pensare, un'intensa sessione di allenamento non stimola la fame, cosa che invece potrebbe fare un'attività fisica a bassa intensità. Se quindi si decide ad esempio di perdere peso camminando, una semplice passeggiata non basta, bisogna camminare a passo sostenuto per almeno mezz'ora. In questo modo camminare può effettivamente aiutare a dimagrire, inoltre, il corpo è così occupato a ripristinare le risorse perse con l'attività fisica che il senso di fame è solo marginale. Con una camminata lenta la fame arriva invece prima in quanto l'appetito non è legato alla sola glicemia. Camminare dopo i pasti può ad esempio essere utile per abbassare la glicemia, ma per perdere anche peso non basta semplicemente passeggiare.
Un'attività aerobica, come ad esempio camminare, può aiutare concretamente a perdere peso in quanto accelera il metabolismo (aumenta la velocità con cui si bruciano le calorie) . Sperare di dimagrire semplicemente con l'esercizio fisico è però pura utopia, l'unico modo per avere una riduzione apprezzabile dello strato adiposo è infatti la dieta. Un'alimentazione controllata, con un apporto calorico che tiene conto di quante calorie si bruciano con l'attività fisica, darà i primi risultati già dopo una settimana.
Per dimagrire non bisogna per forza spingere il fisico al limite, l'allenamento intenso (di persone con un fisico più allenato) dovrebbe inoltre essere sempre alternato a sessioni più leggere. Per capire se si sta superando il proprio limite bisogna stare attenti al fiato, il controllo può essere fatto in due modi. Nel caso ci sia un compagno di allenamento, se non si riesce a portare avanti una conversazione perché l'affanno è troppo, bisognerebbe rallentare il ritmo dell'esercizio. Se si è da soli, si può provare a cantare una canzone, se non si riesce a cantarla in maniera fluida si sta superando il proprio limite fisico.
Alcuni pensano che in caso di patologie cardiache non si possa fare nessuna attività fisica, gli esercizi per dimagrire possono però essere fatti anche in questo caso, ovviamente con le dovute precauzioni e stando attenti a seguire le indicazioni mediche. Diversi studi hanno dimostrato che le persone che svolgono un'attività fisica regolare corrono meno rischi, anche in presenza di determinati fattori e patologie, rispetto a chi ha una vita meno attiva. Le persone che hanno problemi di pressione, quelle che soffrono di diabete, quelle con livelli alti di colesterolo, ecc., se hanno una vita sedentaria dovrebbero consultare il medico per valutare quale tipo di esercizio fisico è più adatto e con quale intensità lo si può fare. In linea di massima, una camminata a passo veloce è un'attività fisica alla portata di tutti che offre notevoli benefici a tutti, comprese le persone con patologie cardiache.
Ci sono poi altri due miti da sfatare, uno relativo ai dolori muscolari e l'altro riguardante la ripetizione degli esercizi che dovrebbe essere incrementata nel tempo. Se non si hanno dolori muscolari post allenamento non vuol dire che l'esercizio è stato poco utile. La tensione muscolare che in alcuni casi si può provare il giorno dopo un allenamento rientra nella normalità, un esercizio fisico, di norma, non dovrebbe però provocare dei dolori. Il dolore non può essere considerato un parametro per valutare se si è fatto abbastanza movimento o no, se il giorno dopo un allenamento i muscoli non ci fanno male non vuol dire che non abbiano lavorato. Per avere dei benefici per l'organismo non c'è inoltre bisogno di incrementare costantemente la ripetizione degli esercizi. Per perdere peso, o tenerlo sotto controllo, possiamo fare sempre lo stesso numero di esercizi o, nel caso si scelga di camminare, percorrere sempre lo stesso numero di km ogni giorno. Con l'allenamento, al massimo, possiamo ottenere lo stesso dispendio di calorie in un tempo minore. Le calorie che prima bruciavamo in 1 ora le potremo bruciare in mezz'ora, questo perché, ad esempio, riusciremo a percorrere un certo numero di Km in metà tempo senza spingere il nostro fisico al limite.
Come possiamo dimagrire realmente? La perdita di peso è legata fondamentalmente alle calorie. Supponiamo che per perdere 1 kg si debbano bruciare 7.000 calorie, le strade sono due: o bruciamo le calorie con l'attività fisica o evitiamo di ingerirle. La dieta, in diversi studi, si è dimostrato il modo migliore per perdere i Kg di troppo, questo non vuol dire che lo sport non possa servire ma affidarsi unicamente agli esercizi fisici spesso non da i risultati sperati e si desiste dall'impresa. Come detto, il modo migliore per perdere peso velocemente è una dieta abbinata all'attività fisica, si può perdere facilmente mezzo chilo a settimana diminuendo di circa 500 calorie l'apporto calorico giornaliero, se poi camminiamo a passo spedito per almeno 30 minuti al giorno riusciamo a bruciare circa 150 Kcal. Abbinando la dieta all'esercizio fisico potremo così perdere, in base ai numeri degli esempi, circa 1 Kg in meno di 11 giorni, quasi 3 Kg al mese.
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