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Meno infiammazioni tendinee con attività fisica regolare

donne che camminano a passo sostenuto

In caso di infiammazioni tendinee al ginocchio, alla mano, al braccio, al piede, ecc., un'attività fisica regolare, ma moderata, potrebbe aiutare a tenere sotto controllo lo stato infiammatorio alleviando di conseguenza anche i dolori. Un esercizio fisico moderato, per esempio camminare a passo sostenuto per almeno 20 minuti al giorno, non aiuta a contrastare solo le infiammazioni a carico dei tendini ma tutti gli stati infiammatori che si possono sviluppare nell'organismo. I benefici dell'attività fisica sulla flogosi (un altro modo di chiamare l'infiammazione) sono stati al centro di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dalla University of California - San Diego School of Medicine. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Brain, behavior and immunity (Inflammation and exercise: Inhibition of monocytic intracellular TNF production by acute exercise via ß2-adrenergic activation - doi: 10.1016/j.bbi.2016.12.017).

Stoyan Dimitrov, primo autore dello studio, spiega che la flogosi è collegata all'insorgenza di numerose malattie, non solo di tipo articolare come le artriti o la fibromialgia, ma anche altre patologie quali ad esempio il diabete, la malattia di Crohn e persino alcuni tumori. Qualche tempo fa, una ricerca dell'Università di Trieste, aveva per esempio scoperto che una mutazione della proteina p53 converte gli stimoli infiammatori in segnali che rendono i tumori più aggressivi. Poter contrastare l'infiammazione è quindi molto importante per la salute generale di tutto l'organismo.

Suzi Hong, coordinatrice dello studio, spiega che ogni volta che ci si allena si hanno dei benefici per il nostro corpo sotto diversi punti di vista. Alcuni, inimmaginabili per molti, riguardano ad esempio il potenziamento delle cellule immunitarie. Molte persone per ridurre la flogosi, e di conseguenza anche il dolore, assumono degli antinfiammatori, risultati analoghi si potrebbero però ottenere in modo naturale, senza prendere alcun farmaco, mediante l'esercizio fisico regolare (basterebbe camminare per 20 minuti tutti i giorni). Già da tempo sono noti gli effetti antinfiammatori dell'attività fisica, scoprire il processo alla base di questo fenomeno può però essere utile per massimizzare i possibili benefici.

Per condurre l'indagine i ricercatori hanno coinvolto 47 volontari sani, a tutti è stato chiesto di camminare (non correre) per 20 minuti. L'intensità della camminata su un tapis roulant è stata regolata in base al livello individuale di forma fisica. Prima e dopo la sessione di camminata, i volontari sono stati sottoposti ad un prelievo di sangue per valutare i livelli di determinate sostanze in circolo.

Dall'analisi di tutti i dati raccolti si è scoperto che l'attività fisica aveva stimolato l'attivazione del sistema immunitario scatenando una risposta antinfiammatoria. Un processo, conseguente all'attivazione del sistema nervoso simpatico, che ha portato a una riduzione del livello d'infiammazione in tutti i volontari. Lo studio ha quindi dimostrato che già un'attività fisica moderata, come potrebbe essere camminare a passo svelto, aiuta il sistema nervoso orto-simpatico a lavorare in modo ottimale per mantenerci in salute.

Lo studio dimostra quindi che per ottenere degli effetti antinfiammatori la sessione di allenamento non deve essere intensa. Se quindi si sta cercando un rimedio naturale per un eventuale dolore conseguente a un'infiammazione tendinea, una camminata di 20-30 minuti potrebbe essere sufficiente. Camminare a passo sostenuto potrebbe inoltre essere utile per tutte quelle persone affette da malattie infiammatorie croniche, un'attività che può essere affiancata ad altri piani terapeutici appropriati proposti dallo specialista dopo che ha analizzato le specifiche condizioni fisiche. Anche le persone che soffrono di artrite possono trarre enormi giovamenti dal camminare. Nella maggior parte dei casi queste non riescono a praticare delle attività fisiche ad alto impatto, una camminata a passo sostenuto può però essere alla loro portata, portando enormi giovamenti con l'abbassamento degli stati infiammatori del loro corpo.

Come già accennato, non è la prima volta che si analizza la relazione che c'è tra attività fisica e infiammazione. Precedenti ricerche avevano scoperto che un esercizio fisico regolare, di intensità moderata, riduce considerevolmente la probabilità di avere alti livelli di proteine C nel sangue (proteina c-reattiva) , un noto marker dell'infiammazione nel corpo. Un'altra ricerca ha invece constato che un'attività fisica moderata, svolta continuativamente nell'arco di dodici mesi da parte di donne in menopausa inizialmente obese, può abbassare le concentrazioni di specifiche molecole (quali ad esempio SAA, PCR e IL-6) che mediano il processo infiammatorio. É quindi possibile ridurre gli stati di infiammazione cronica, e di conseguenza il rischio di malattie e mortalità, semplicemente camminando per almeno mezz'ora tutti i giorni.

Infiammazioni tendinee (tendinite)

Se si è soggetti a infiammazioni croniche alle articolazioni, nel tempo l'infiammazione può danneggiare l'articolazione colpita. I risultati dello studio citato in questo articolo, e di altri studi sull'argomento, evidenziano quanto sia importante l'esercizio fisico e come riesca a generare una risposta biologica che produce dei cambiamenti molecolari in grado di avere effetti anti-infiammatori in grado di alleviare il dolore provvocato ad esempio da una tendinite al ginocchio.

Tendinite al ginocchio

Le infiammazioni tendine possono avere un'insorgenza acuta o progressiva, sono generalmente caratterizzate da tumefazione locale, dolore e difficoltà nella mobilizzazione dell'articolazione coinvolta. La tendinite può colpire i tendini di qualsiasi articolazione, alcune sono però percentualmente più colpite rispetto ad altre.

Principali tendiniti:

  • Infiammazione tendinea dell'anca (es. trocanteriti);

  • Infiammazione tendinea della caviglia (es. fascite plantare e tendinite d'Achille);

  • Infiammazione tendinea del ginocchio (es. jumper knee e tendinite del quadricipite);

  • Infiammazione tendinea del gomito (es. gomito del tennista e epicondilite);

  • Infiammazione tendinea a carico della mano o del polso (es. dito a scatto);

  • Infiammazione tendinea della spalla (es. tendinite della cuffia dei rotatori).

In alcuni casi, per esempio nelle forme croniche recidivanti, se vi è un'alterazione della normale struttura collagenica del tendine o dopo l'utilizzo di alcuni farmaci con un profilo tossico per tendini (ad esempio infiltrazioni con corticosteroide), si può verificare la rottura del tendine. Un problema di una certa entità che va risolto mediante un intervento chirurgico. In alcuni casi, inoltre, le tendiniti possono essere associate a calcificazioni (tendinite calcifica).


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