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Il fumo passivo fa ingrassare

Il fumo passivo fa ingrassare

Smettere di fumare fa ingrassare? questa è la domanda che si pongono alcune persone, pochi però si preoccupano degli effetti del fumo passivo. Precedenti studi hanno dimostrato che smettere di fumare non fa ingrassare, un nuovo studio ha invece rilevato che il fumo, sopratutto quello passivo, fa ingrassare. La ricerca, condotta presso la Brigham Young University di Salt Lake City, smentisce quindi ancora una volta l'idea che fumare sigarette possa aiutare a rimanere magri. Lo studio è stato pubblicato sull'American journal of physiology, endocrinology and metabolism (Ceramides mediate cigarette smoke-induced metabolic disruption in mice - DOI: 10 1152 / ajpendo 00258 2014).

Benjamin T. Bikman, coordinatore dello studio, spiega che le persone che vivono a contatto con i fumatori, soprattutto se bambini, corrono un rischio maggiore di soffrire di problemi cardiovascolari e metabolici. I risultati sono frutto di un'indagine che ha analizzato, in un gruppo di cavie da laboratorio, il legame tra fumo e funzioni metaboliche concentrandosi in particolar modo sul meccanismo per cui i fumatori diventano resistenti all'insulina.

Mikayla O. Thatcher, prima autrice dello studio, fa notare che una volta alterata la sensibilità all'insulina (alterazione causata dall'esposizione al fumo passivo) è più facile ingrassare. Nello studio si è osservato che gli animali esposti al fumo passivo aumentavano di peso, questo perché il fumo spinge alcune minuscole molecole lipidiche, le ceramidi, ad alterare i mitocondri delle cellule causando la distruzione delle normali funzioni cellulari e inibendo la loro capacità di rispondere all'insulina.

Nella seconda parte dello studio i ricercatori hanno provato ad invertire gli effetti del fumo inibendo le ceramidi. Trattando le cavie con una particolare sostanza (la mioriocina) si è così riuscito a bloccare le ceramidi, un processo che ha limitato l'aumento del peso e ridotto i problemi metabolici. La sostanza non si è però rivelata efficace nel caso in cui oltre all'esposizione al fumo passivo i topi erano stati alimentati con una dieta ricca di zuccheri, in questo caso non si è riusciti a risolvere il danno metabolico.

Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di trovare un inibitore delle ceramidi che sia sicuro anche per gli uomini, in questo modo si potranno "riequilibrare" alcuni fattori delle persone esposte al fumo passivo. Una terapia di questo tipo sarebbe però superflua se chi fuma si preoccupasse anche degli effetti del fumo passivo, fumare non crea dei danni solo a se stessi ma anche a chi gli sta intorno. Purtroppo ancora molte persone fumano noncuranti degli effetti del fumo sulla propria salute e su quella di chi gli sta intorno.


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