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Ictus cerebrale: sintomi e prevenzione

Ictus cerebrale: sintomi e prevenzione

Le donne che consumano abitualmente agrumi risultano essere più protette verso l'ictus cerebrale, una patologia il cui rischio potrebbe essere predetto da alcune azioni quotidiane (quanto si cammina veloci e quanta forza si mette nel prendere qualcosa con le mani). Per quanto riguarda la prevenzione dell'ictus cerebrale nelle donne dobbiamo analizzare i dati dello studio condotto da un gruppo di scienziati della Norwich Medical School - University of East Anglia (Usa). La ricerca è stata pubblicata su Stroke: Journal of the American Heart Association (Dietary Flavonoids and Risk of Stroke in Women - Febbraio 2012).

Lo studio, coordinato dalla dottoressa Aedin Cassidy, nell'arco di 14 anni ha analizzato un campione di 69.622 donne. Tutte le volontarie, oltre ad essere sottoposte a specifici controlli medici, hanno risposto ad una serie di domande sul proprio stile di vita e sulle abitudini alimentari. L'obiettivo di partenza della ricerca era quello di esaminare gli effetti sulla salute dei flavonoidi, una classe di composti presenti in frutta, verdura, cioccolato fondente e vino rosso.

Dall'analisi si è scoperto che il consumo di flavonoidi in generale non influiva in maniera significativa sulla prevenzione dell'ictus, dei miglioramenti significativi si avevano invece in quelle donne che nella dieta introducevano particolari alimenti come arance, pompelmi e loro derivati come ad esempio la spremuta d'arancia (non succhi di frutta o aranciate dove la percentuale di frutta è veramente bassa e a volte non ce n'è neanche traccia oltre ad avere dei quantitativi di zucchero molto elevati). In questo gruppo di donne il rischio di ictus risultava inferiore del 19 per cento rispetto alle altre.

Aedin Cassidy spiega che precedenti studi avevano evidenziato che i flavonoidi favoriscono il funzionamento dei vasi sanguigni e hanno un effetto anti infiammatorio, in questo studio si è però scoperto che non tutti gli alimenti che contengono flavonoidi sono uguali e una consistente riduzione del rischio di ictus si ha con quegli alimenti che contengono vitamina C. Si sa che mangiare frutta e verdura fa bene, questo nuovi risultati non fanno altro che confermare ancora una volta i loro benefici che vanno ad aggiungersi a quelli scoperti in un altro studio che aveva mostrato una riduzione nel rischio di manifestare aumento di peso e sindrome metabolica (responsabile del diabete di tipo 2) grazie all'assunzione dei flavonoidi contenuti negli agrumi.

Per quanto riguarda invece i sintomi premonitori dell'ictus cerebrale dobbiamo fare riferimento ad un'altra ricerca condotta presso il Boston Medical Center (Usa) " Walking speed, handgrip strength and risk of dementia and stroke: the Framingham offspring study". Per un periodo di 11 anni gli studiosi hanno seguito un campione di 2.400 volontari, composto da uomini e donne, con un'età media di 62 anni.

Tutti i volontari, durante il periodo di follow-up, sono stati sottoposti ad una serie di prove che avevano l'obiettivo di valutare diversi parametri come la camminata, la forza della presa manuale e le funzioni cognitive. I pazienti sono stati monitorati con uno scanner per immagini a risonanza magnetica (MRI). Nell'arco degli undici anni di ricerca, tra i partecipanti allo studio, si sono verificati 70 casi di ictus e 34 di demenza.

Incrociando i vari dati gli esperti hanno individuato alcuni aspetti molto interessanti, le persone che camminavano più lentamente erano associate ad un minor volume totale del cervello e anche a peggiori prestazioni cognitive come la memoria, i processi decisionali e il linguaggio. Per quanto riguarda invece la presa di mano, i soggetti che mettevano "più forza" erano anche quelli con migliori prestazioni nei test cognitivi e un maggiore volume globale del cervello. Secondo gli studiosi questi test potrebbero essere utili per fornire delle prime informazioni sul rischio di demenza e ictus e possono essere facilmente effettuati da un neurologo o medico di medicina generale.


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