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Sicurezza stradale e moige, per i bimbi viaggi senza sosta

Moige: Sicurezza stradale

Maria Rita Munizzi, presidente del Moige, evidenzia che solo un misero 2,9 per cento delle aree di servizio è attrezzata per i più piccoli e per le famiglie che vogliono pranzare al sacco. Per il professor Andrea Costanzo, presidente della Società Italiana di Traumatologia della Strada (SOC.I.TRA.S), i bimbi irrequieti in auto distraggono e possono contribuire a creare incidenti. Il 40 per cento degli incidenti stradali sono causati dalla distrazione, una causa scatenante più pericolosa dell'alta velocità che incide sul 30 per cento del totale.

"L'esodo estivo verso mari e montagne è ormai cominciato ma anche quest'anno la rete autostradale italiana si presenta impreparata all'appuntamento: milioni di famiglie si metteranno in viaggio ma nessuno ha pensato a loro. I dati infatti sono gli stessi dello scorso anno: su 207 aree di servizio solo 6 sono attrezzate con spazi per i bambini, un misero 2,9% che fotografa bene la scarsa attenzione nei confronti dei più piccoli. Insomma, per i bimbi ancora viaggi senza 'sosta'; stanno meglio gli animali che possono sgranchirsi le gambe in ben 17 aree dedicate". A dirlo è la presidente del Moige - Movimento Italiano Genitori, Maria Rita Munizzi.

"Le famiglie sono penalizzate anche dal punto di vista economico - spiega la presidente - poiché l'unica possibilità di mangiare al riparo dal sole e poter usare servizi igienici è quella di fermarsi nei bar o nelle aree di servizio. Il 'pranzo al sacco' è, di fatto, impossibile. Un problema, questo, che pesa soprattutto alle famiglie numerose per il costo economico, che si potrebbe evitare avendo aree attrezzate all'aperto".

"Questa mancanza di strutture - prosegue - non comporta solo spese e disagi ma anche una diminuzione consistente della sicurezza del viaggio. Un bambino irrequieto, che non ha potuto soddisfare per ore il suo fisiologico bisogno di movimento - spiega ancora la Munizzi - rende difficile il viaggio, innervosisce e distrae il conducente e ciò non raramente è causa di incidenti. Ogni anno decine di bimbi muoiono o rimangono gravemente feriti, talvolta in modo invalidante, in questi incidenti, altre volte perdono uno o entrambe i genitori. Di fronte a questa realtà non si può rimanere indifferenti".

"Per i bambini scaricare l'energia è una necessità fisiologica, tanto più se sono costretti nell'abitacolo di un'auto e magari legati al seggiolino - dice il Professore Andrea Costanzo, presidente della Società Italiana di Traumatologia della Strada (SOC.I.TRA.S) - Se non possono muoversi in uno spazio aperto e sicuro ci si deve aspettare che lo facciano in auto, causando disagi, nervosismo e distrazioni al conducente. La guida è un'attività che richiede molta attenzione e anche un certo impegno fisico; requisiti che vengono a mancare se contemporaneamente si deve tenere fermo un bambino o cercare di calmare il suo pianto".

Seconda una delle ricerche disponibili, realizzata dalla Società Italiana di Traumatologia della Strada, circa l'80% degli incidenti è dovuto al fattore umano: nel 30% dei casi si tratta di eccesso di velocità, nel 10% dei casi di mancato rispetto della segnaletica e in ben il 40% dei casi proprio dalla distrazione, che risulta così più pericolosa dell'alta velocità. I rimanenti casi possono essere imputati per il 15% alla cattiva condizione delle strade e per il 5% a una mancata o errata manutenzione delle vetture.

Secondo un'altra ricerca, condotta in Inghilterra su 2.000 genitori, per il 50% dei conducenti avere un bimbo 'scalmanato' in auto è più pericoloso che parlare al cellulare.

Ufficio Stampa Moige (Ilaria Ciancaleoni Bartoli) - Tel 06. 3215669 - Cell: 333. 4793357 - ufficiostampa@genitori.it


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