Deep Space One incontra la cometa Borrelly

In quella che sta ormai diventando una moda per i satelliti della NASA, un'altra sonda che ha ormai superato il periodo d'attività  per il quale era stata programmata ha di recente inviato importanti dati dallo spazio. La Deep Space One, la cui missione originale era stata prorogata nel settembre del 1999, è passata a soli 2200 chilometri dalla cometa Borrelly lo scorso sabato. I controllori della missione hanno iniziato a ricevere le prime informazioni sull'oggetto celeste da tutti e quattro gli strumenti della sonda.

I sistemi di monitoraggio degli elettroni e degli ioni sulla Deep Space One hanno cominciato ad individuare gli elementi esterni della cometa alcune ore prima di raggiungere il punto di minor distanza da essa; in questo lasso di tempo uno spettrometro ad infrarossi ha compiuto delle misurazioni che potrebbero dirci qualcosa sulla composizione della cometa. Nella mezzora che ha preceduto l'approccio più stretto al corpo celeste, le telecamere della sonda hanno scattato una serie di immagini in bianco e nero che, insieme ai dati con le misurazioni dettagliate, arriveranno sulla Terra nei prossimi giorni. "Le immagini e gli altri dati che abbiamo raccolto finora dalla cometa Borrelly saranno d'aiuto agli scienziati per imparare qualcosa di più sugli affascinanti membri del Sistema Solare", commenta Marc Rayman, direttore del progetto Deep Space One al Jet Propulsion Laboratory della NASA. "E' molto eccitante far parte di quegli uomini che per primi hanno potuto osservare i segreti che questa cometa custodisce sin dalle origini del Sistema Solare".

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