Disaccordi sull'origine del Sistema Solare

Gli scienziati hanno compiuto un grande passo in avanti nella comprensione dello stato chimico della nebulosa solare originaria studiando le variazioni degli isotopi all'interno di campioni provenienti da meteore, da Marte e dalla nostra Terra. Utilizzando conoscenze scientifiche di ultima generazione, sviluppate nell'Isotope Geochemistry Laboratory al Department of Earth Sciences dell'Università  di Oxford, gli scienziati hanno scoperto che la nebulosa solare originaria, prima della formazione degli asteroidi e dei loro componenti di base, i condruli, si trovava in uno stato di miscelazione molto buono.

Le conoscenze riguardo il grado di omogeneità  chimico e isotopico della nebulosa solare sono un punto di partenza nella comprensione dell'evoluzione chimica del Sistema Solare in formazione. Il tema principale, comunque, è notoriamente difficile da mettere a fuoco, dal momento che persino i materiali più primitivi nel Sistema Solare hanno oggi subito un'evoluzione chimica.

Ad Oxford gli scienziati hanno ora dato avvio ad un programma per lo studio delle variazioni degli isotopi dei metalli di transizione. Iniziando con il ferro, materiale con quattro isotopi naturali stabili che rappresenta il maggior costituente dei corpi solidi presenti nel Sistema Solare, essi hanno scoperto che, benchè questo metallo si sia formato all'interno di stelle lontane e con gli isotopi distribuiti in proporzioni diverse, questi si trovavano prima dell'evoluzione dei pianeti, in una situazione di omogeneità .

La scoperta sfida le precedenti teorie sull'eterogeneità  del Sistema Solare al momento della sua formazione, che erano basate su alcune prove piuttosto ambigue. Dr. Xiangkun Zhu, che dirige il progetto di ricerca, ha detto: "Questa scoperta è di grande importanza per la comprensione dell'evoluzione del Sistema Solare. Ora stiamo espandendo il raggio d'azione del nostro studio agli isotopi degli altri metalli, come il titanio e lo zinco". Raccolti tutti i dati, gli studiosi si aspettano di poter fornire risposte nuove ed efficaci sui processi avvenuti all'interno della nebulosa solare originaria quali l'evaporazione, la condensazione ed il frazionamento dei silicati metallici.

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