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Catastrofe cosmica, fantascienza o realtà  ?

Catastrofe cosmica

Arriverà , inattesa e repentina. E quando ce ne accorgeremo sarà  troppo tardi per tutti. fra miliardi di anni. ma forse domani stesso. No, non stiamo parlando di un asteroide assassino che potrebbe colpire il nostro pianeta e spazzare via il genere umano. E neppure delle radiazioni letali liberate dall'esplosione di una supernova vicina al Sole che potrebbe sterilizzare la Terra. Non potremo rifugiarci su un altro pianeta del Sistema Solare o fuggire sui piane ti di un'altra stella. L'apocalisse potrebbe essere più definitiva, improvvisa e globale e coinvolgere il cosmo intero.

Quando i fisici parlano del vuoto, non intendono banalmente l'assenza di materia e di energia. Il vuoto quantistico è occupato dalla continua apparizione e scomparsa di particelle e antiparticelle elementari, che nascono dal nulla e in un attimo brevissimo si annichilano, sparendo defà¬nitivamente . Questo ribollire di creazioni e sparizioni può essere più o meno energetico, o "eccitato". Secondo la teoria inflazionaria dell'universo, per esempio. pochi attimi dopo il Big Bang il cosmo si sarebbe trovato in uno stato di vuoto eccitato, o "falso vuoto", durante il qua. le avrebbe subito un'espansione enorme e rapidissima. Poi sarebbe precipitato nella condizione attuale di "vero vuoto", più stabile. O forse no.

E quanto hanno sostenuto all 'inizio degli anni Ottanta i fisici Sidney Coleman e Frank De Luccia, in un articolo sulla rivista Physical Review. Secondo i due studiosi l'attuale condizione dell'universo potrebbe non essere il "vero vuoto", ma un vuoto "metastabile", ossia stabile su tempi molto lunghi, pari magari a decine di miliardi di anni, ma non permanente. La prospettiva, per stessa ammissione di Coleman e De Luccia, è terrificante. Infatti in qualsiasi momento il "vero vuoto" potrebbe crearsi in qualche punto del cosmo e da li iniziare a propagarsi. Le pareti della bolla in espansione viaggerebbero alla velocità  della luce, e all'interno di esse le particelle subirebbero una trasformazione radicale e definitiva, mentre l'energia e la pressione del "vero vuoto" farebbero precipitare tutto il contenuto della bolla in un singolarità  spaziotemporale, dalle dimensioni infinitesime e dalla densità  infinita. Nel destino del cosmo non ci sarebbe quindi ne un'espansione eterna ne una lenta contrazione, ma una morte improvvisa e senza scampo per ogni cosa e per ogni essere vivente. I due scienziati l'hanno definita "la catastrofe ecologica definitiva". Non potremmo neppure prepararci scoprendo in anticipo la bolla in arrivo, perchè niente può superare la velocità  della luce: quindi nessun segna di ciò che sta accadendo potrebbe raggiungerci prima della bolla stessa. E a quel punto sarebbe tr oppo tardi. Magari tutto ciò è già  accaduto. E forse già  ora il "vero vuoto" si sta espandendo in ogni dove e il nostro destino è già  segnato.


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