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Lavoro e UE, le aziende possono rifiutarsi di assumere i fumatori

Lavoro e UE: Rifiutarsi di assumere i fumatori

Un nuovo duro colpo arriva per i fumatori, secondo la Commissione europea, un'azienda può rifiutarsi di assumere una persona perché fuma senza essere accusata di discriminazione. Se ad alcune persone questa decisione potrebbe far storcere il naso, per altre potrebbe essere un ulteriore incentivo per abbandonare definitivamente il vizio del fumo.

Se fosse lecito rifiutare l'assunzione di una persona solo perché fumatrice era una questione sollevata qualche tempo fa da una deputata europea, la britannica Catherine Stihler, in seguito alla comparsa di un annuncio di un'azienda irlandese (Dotcom Directories) che, fra i vari requisiti, specificava che il candidato non doveva essere un fumatore.

Katharina Von Schnurbein, portavoce di Vladimir Spidla (commissario europeo per l'Occupazione, gli Affari Sociali e le Pari Opportunità), ha spiegato che se un datore di lavoro europeo rifiuta di assumere qualcuno solo perché fumatore, non infrange nessuna legge e soprattutto non può essere accusato di comportamento discriminatorio.

Il portavoce di Spidla ha evidenziato che la direttiva europea sulla discriminazione in ambito lavorativo vieta la discriminazione su base sociale, razziale, etnica, d'età, verso i portatori di handicap, in base agli orientamenti sessuali, di tipo religioso e di credo, ma non contro i fumatori. Rifiutare di assumere un fumatore perché è fumatore "non è previsto dalla legislazione europea contro le discriminazioni".

Philip Tobin, direttore della società Dotcom Directories, durante alcune interviste spiega le motivazioni dell'annuncio che chiede espressamente persone non fumatrici. I fumatori sarebbero soggetti anti-sociali e che usufruirebbero di troppi giorni di malattia, inoltre, se una persona fuma durante una pausa caffè, quando rientra in ufficio puzza di tabacco e dovendo lavorare in un ambiente piccolo renderebbe la situazione insopportabile per gli altri colleghi.

Questa non è la prima volta che il fatto di essere fumatori crea dei limiti per quanto riguarda le possibilità lavorative, dal primo dicembre del 2005 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non assume più dipendenti consumatori di tabacco, sotto qualsiasi forma.


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