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Voltafaccia dell'Italia sul protocollo di Kyoto

protocollo di Kyoto

I 'diplomatici italiani' hanno espresso parere negativo su una bozza di dichiarazione che impegnava l'Unione Europea a ratificare il protocollo di Kyoto; tale dichiarazione dovrebbe scaturire dal meeting dei Ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea in programma martedą¬ prossimo in Lussemburgo. Un tale voltafaccia, praticato oltretutto senza alcun mandato, č gravissimo, rischia di indebolire la posizione europea...

Gianfranco Bologna, portavoce del WWF Italia, ha dichiarato:

"Le agenzie di stampa internazionali hanno appena battuto una notizia che riteniamo molto grave : i 'diplomatici italiani' hanno espresso parere negativo su una bozza di dichiarazione che impegnava l'Unione Europea a ratificare il protocollo di Kyoto; tale dichiarazione dovrebbe scaturire dal meeting dei Ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea in programma martedi' prossimo in Lussemburgo. Un tale voltafaccia, praticato oltretutto senza alcun mandato, č gravissimo. Questo episodio rischia di indebolire pesantemente l'intera posizione europea nelle trattative sul clima che ormai e' chiara e compatta da tempo. Vorremmo sapere chi ha deciso che in sede internazionale l'Italia debba sostenere, come ha fatto ieri, che 'l'Europa deve essere molto aperta e costruttiva con le idee espresse dagli Stati Uniti'. Proprio sino a ieri, il Presidente del Consiglio era Giuliano Amato; non c'e' ancora un nuovo Governo e il Parlamento non ha approvato alcun cambiamento di strategia. Con la posizione assunta ieri, qualora fosse confermata dal nuovo governo, l'Italia rischierebbe di fare in modo che nemmeno l'Europa inizi a ridurre le emissioni di anidride carbonica. I mutamenti climatici sono un fenomeno dalle conseguenze gravissime, sono un fenomeno in atto, sono un fenomeno provocato dall'azione irresponsabile dell'uomo che sta incrementando la presenza in atmosfera di gas che provocano l'effetto serra. I mutamenti climatici potrebbero pero' essere rallentati, a patto che si avviino azioni decise per ridurre le emissioni di gas serra, prima di tutto nei paesi industrializzati. Chiediamo con urgenza al futuro governo di non assumersi la pesantissima responsabilita' storica di rallentare l'assunzione di decisioni che portino a questa riduzione e chiediamo all'on.le Berlusconi, quale leader del futuro governo, di rassicurare sin da ora l'opinione pubblica tutta che l'Italia, come e' avvenuto sino ad oggi, resta solidale all'Unione Europea nella ferma posizione di ratificare il protocollo di Kyoto ".


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