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I primi vertebrati - I primi vertebrati - La recente ricerca, condotta da Per Erik Ahlberg e dai suoi colleghi del Museo di Storia Naturale

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I primi vertebrati

I primi vertebrati

La recente ricerca, condotta da Per Erik Ahlberg e dai suoi colleghi del Museo di Storia Naturale di Londra, a portato alla luce la scoperta di un fossile avente forma di un pesce primordiale dotato di pinne a lobo, questo ritrovamento ha fornito agli studiosi del settore informazioni per quanto riguarda l'evoluzione dei moderni vertebrati che prima erano ignote.

Al contrario di quanto si possa pensare la maggior parte degli animali vertebrati è costituita dalle specie marine come i pesci. Gli esseri umani e molti degli animali con cui abbiamo familiarità  (gatti, cani, cavalli e cosଠvia) sono un'evoluzione dei pesci in seguito al nuovo ambiente in cui si trovavano (la terra ferma). Questa metamorfosi si può vedere ad esempio nelle pinne che si sono evolute in braccia e gambe.

I vertebrati terrestri appartengono ad un gruppo di pesci chiamati "pesci dalle pinne a lobo", o sarcopterygiani. I sarcopterygiani una volta erano molto diffusi, specialmente durante il periodo Devoniano (dai 408 ai 362 milioni di anni fa), la cosiddetta "era dei pesci". Ma oggi sopravvivono solamente i vertebrati terrestri, i pesci polmonati e i celianti.

I biologi si sono interessati in particolare allo studio dei sarcopterygiani dal momento che sono i nostri diretti antenati acquatici. Ma come si sono differenziati dai pesci con la lisca e le pinne "a raggiera"? E in quali termini questi sono in relazione con gli altri vertebrati come gli squali e quei pesci esotici ormai estinti come i e gli acanthodiani?

I ricercatori hanno esaminato un sarcopterygiano molto antico chiamato Achoania, ritrovato nello Yunnan, nella Cina Meridionale, all'interno di una roccia vecchia 400 milioni di anni. Straordinariamente appare che gli occhi della creatura erano fissati a dei peduncoli di robusto tessuto connettivo. Questo ritrovamento è stato in qualche modo sorprendente perchè i peduncoli oculari erano sconosciuti negli sarcopterygiani, anzi, a dire il vero, in qualsiasi specie di pesce con la lisca vivo al giorno d'oggi. Ma essi sono tipici degli squali, che provengono da un ramo dell'albero genealogico separatosi milioni di anni prima.

La squadra di Ahlberg ha ritrovato un caso di peduncoli oculari anche in un altro fossile, precedentemente classificato come sarcopterygiano, chiamato Psarolepis. Questo pesce, ritrovato anch'esso nello Yunnan in rocce di datazione simile a quelle in cui era rinchiuso l'Achoania, una volta si pensava fosse un esempio di sarcopterygiano di nessuna importanza, un esemplare primitivo. Ma studi più approfonditi hanno mostrato che lo Psarolepis ha molti tratti, come le lunghe spine acuminate estensione delle proprie pinne, che sono molto "anti-sarcopterygiani", e più vicini invece agli acantodiani e agli squali primitivi. Per di più, lo studio su un'antica branca ancora non classificata di actinopterygiani dell'Australia ha mostrato che esso, inoltre, può avere dei peduncoli oculari.

Queste scoperte possono insegnarci tre cose. Innanzitutto, che gli antenati dei "pesci con la lisca" in generale, e i sarcopterygiani in particolare, hanno avuto bisogno di molto tempo per mutare i propri attributi primitivi, caratteristici dei pesci, prima di diversificarsi una certa varietà  di forme - una delle quali ha dato vita ai vertebrati terrestri. In secondo luogo che molte caratteristiche che si pensava fossero state delle specializzazioni di creature primitive come gli acantodiani e i placodermi, sono in realtà  molto più diffuse tra i vertebrati.

Infine, gli studi suggeriscono che la ragione dello Yunnan nel sud della Cina sia la terra natale dei sarcopterygiani, e quindi dei tetrapodi, che includono i vertebrati di terra come l'uomo. Circa 400 milioni di anni fa lo Yunnan e le zone adiacenti del Vietnam costituivano un continente isolato, un "giardino dell'Eden" che ha visto lo stadio iniziale dell'evoluzione degli sarcopterygiani.


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