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Educazione emotiva: emozioni bambini e stress

Educazione emotiva

Educando i bambini a gestire le emozioni gli si aiuterà ad essere delle persone migliori da grandi, per raggiungere questo obiettivo bisognerebbe però dedicargli del tempo di qualità. Le coccole e le carezze, sopratutto nei primi anni di vita, sono molto importanti per lo sviluppo dei figli. Grazie ad esse si contribuirà a limitare le probabilità di stress infantile e, successivamente, nell'adolescenza. Diversi genitori sono sempre impegnati e non hanno molto tempo da dedicare ai bambini, ci sono poi quelli che pur avendo il tempo sono indifferenti nei confronti dei figli piccoli, entrambi i comportamenti hanno un grande impatto sulla salute e contribuiscono ad aumentare i livelli di cortisolo nei bambini. Il legame tra il tempo passato con i propri figli e i livelli di cortisolo, noto anche come ormone dello stress, è stato esaminato da un gruppo di ricercatori dall'Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (NICHD). I risultati dell'indagine sono stati pubblicati su Child Development (Early Family and Child-Care Antecedents of Awakening Cortisol Levels in Adolescence - Doi: 10.1111/j.1467-8624.2009.01305.x).

Glen I. Roisman, primo autore dello studio, spiega che analizzando un campione di 863 bambini, dal periodo dell'infanzia fino all'adolescenza, si è scoperto che i piccoli che andavano all'asilo nido, e quelli che ricevevano poche attenzioni e carezze dai genitori, presentavano un rischio maggiore di diventare adolescenti stressati. Di solito, appena svegliati, i livelli di cortisolo sono più alti e diminuiscono man mano che si prosegue nell'arco della giornata. Alcuni dei bambini coinvolti nello studio, quelli che ricevevano meno attenzioni da parte dei genitori, mostravano però una situazione opposta: i bambini presentavano bassi livelli di cortisolo al risveglio e aumentavano man mano che passavano le ore.

Adolescenti stressati

Secondo gli autori dello studio si tratta di un aspetto tutt'altro che trascurabile, una situazione che potrebbe essere la causa principale degli stati di stress vissuti poi nel periodo dell'adolescenza e da adulti. Le attenzioni che si ricevono nei primi tre anni di vita, e il tempo passato lontano da papà e mamma, sono degli elementi cruciali affinché si possa avere un periodo dell'adolescenza più sereno. Gli esperti spiegano che gli asili nido e i centri per l'infanzia possono, in alcuni casi, essere stressanti per i bambini, bisognerebbe quindi farne ricorso solo quando sono l'unica alternativa possibile.

Un altro studio, condotto da Amanda Williford (dell'Università della Virginia) e Bridget Hatfield (dell'Oregon State University), evidenzia l'importanza del tempo di qualità da dedicare al singolo bambino, un consiglio valido sia per i genitori che per gli insegnanti. Spesso, ragionando da adulti, non si considera che anche l'ambiente dove si gioca può essere stressante per i più piccoli, attenzione e sensibilità potrebbero però essere utili a limitare lo stress nei bambini. I dettagli dello studio sono stati pubblicati su Prevention Science (Cortisol Patterns for Young Children Displaying Disruptive Behavior: Links to a Teacher-Child, Relationship-Focused Intervention - doi:10.1007/s11121-016-0693-9).

Le autrici spiegano che anche i bambini possono essere stressati e il problema può manifestarsi già dalla scuola dell'infanzia. I dati raccolti nello studio dimostrano però che un buon rapporto con le maestre può essere molto importante per evitare il problema. Si è arrivati a questa conclusione dopo aver esaminato i livelli di cortisolo nella saliva in 113 bambini, in età prescolare, che avevano interagito in modi diversi con l'insegnante.

Hatfield e Williford evidenziano che già in passato, altre ricerche, erano arrivate alla conclusione che l'ambiente che si crea nella scuola dell'infanzia può essere stressante per i bambini. I nuovi dati forniscono però ulteriori informazioni ed evidenziano che se si dedica del tempo esclusivo ai singoli bambini ci sono degli effetti positivi sui loro livelli di stress. Quello che conta veramente non è però la quantità del tempo ma la qualità.

Una buona relazione tra insegnanti e bambini è quindi molto importante, quello che una maestra fa in aula, la sua positività, il suo sostegno e il modo in cui si comporta, hanno un impatto notevole sui bambini e sulla loro salute presente e futura. Per un insegnante può non essere facile dedicare del tempo esclusivo a ciascun bambino di cui si occupa, i dati dimostrano però che è importantissimo riuscirci. Basterebbero anche appena 5 minuti in un'interazione uno a uno, una volta a settimana, per riuscire a scoprire quello che pensa e a cosa potrebbe essere interessato.

Dedicare tempo ai figli

Poco tempo, ma di qualità, può essere utile per instaurare un rapporto premuroso e, rispondendo in modo sensibile alle richieste, lo si aiuta a ridurre i suoi livelli di stress. Un aspetto che non solo può migliorare notevolmente gli stati di stress dei bambini ma li aiuterebbe ad affrontare meglio la scuola.

Quando si parla di ansia da rientro a scuola solitamente si pensa alle elementari, alle medie o alle superiori, si tratta però di un disturbo che interessa anche più del 15 per cento dei bambini in età prescolare (scuola dell'infanzia). Il dato è emerso nel corso di uno studio pubblicato sul Journal of Child Psychology and Psychiatry (Depression and anxiety symptoms: onset, developmental course and risk factors during early childhood - Doi: 10.1111/j.1469-7610.2009.02099.x).

Sylvana Côté, prima autrice della ricerca e professoressa presso il Dipartimento di Medicina Preventiva dell'Université de Montréal, spiega che analizzando le informazioni relative a 1.758 bambini, dai cinque mesi ai cinque anni di età, si è visto che alcuni, più di altri, presentano un maggior rischio di sviluppare alti livelli di depressione e ansia. Tale propensione sarebbe osservabile già a partire dal primo anno di vita.

Tra tutti, ci son due fattori che più di altri possono incidere sullo sviluppo di ansia e depressione nei bambini: l'eventuale depressione materna nei primi anni di vita del bambino (a partire dalla depressione post parto) e il temperamento del bambino a cinque mesi. Nel corso dell'indagine si è inoltre notato che la riapertura della scuola, in alcuni piccoli, è un evento non ben vissuto e può essere un fattore scatenante dello stress (a tal proposito può essere utile la lettura dell'articolo: Come combattere lo stress).


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