UniversONline.it

Spermiogramma: valori migliori con la dieta - Se i risultati dello spermiogramma non sono ottimali, si può migliorare la fertilità maschile aumentando i valori dell'esame con la dieta

Continua
Universonline su Facebook

Spermiogramma: valori migliori con la dieta

Infertilità maschile dieta

Se i risultati dello spermiogramma non sono ottimali, si può migliorare la fertilità maschile "aumentando" i valori dell'esame con la dieta. Per rimanere incinta, anche quando si ricorre alla fecondazione assistita, la qualità degli spermatozoi è molto importante. Per questo motivo, in caso di astenozoospermia (una diminuzione della percentuale di spermatozoi mobili in un campione di liquido seminale) ma non solo, potrebbe essere utile mangiare ogni giorno circa 60 grammi di frutta a guscio. Numerose ricerche hanno dimostrato che questi cibi migliorano 3 caratteristiche degli spermatozoi: vitalità, quantità e morfologia. Una nuova conferma arriva dai risultati di uno studio presentato in occasione del 34° Congresso della Società europea di riproduzione umana ed embriologica (Eshre).

I ricercatori spagnoli dell'Universitat Rovira i Virgili, in collaborazione con alcuni colleghi dell'Universitat Autònoma de Barcelona, hanno coinvolto un campione di 119 uomini sani, con un età compresa tra i 18 e i 35 anni, in un'indagine durata 14 settimane. I volontari sono stati divisi in due gruppi: in uno sono stati inseriti i soggetti di controllo che dovevano continuare a seguire le normali abitudini alimentari, nell'altro c'erano invece le persone che avrebbero dovuto integrare nella dieta 60 grammi al giorno di frutta secca come noci, nocciole e mandorle.

Secondo le più recenti informazioni scientifiche, il liquido seminale maschile è responsabile del 30-50 per cento degli insuccessi nel ricercare una gravidanza. Se non si riesce a rimanere incinta la causa potrebbe quindi risiedere negli spermatozoi che, nel corso degli anni, stanno peggiorando a causa di fattori quali: inquinamento, fumo di sigaretta e stile di vita.

Prima di iniziare l'esperimento, e dopo 14 settimane, tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad una serie di esami (come lo spermiogramma) per valutare diversi parametri degli spermatozoi:

  • conta spermatica;
  • vitalità;
  • motilità,
  • morfologia.

È bene però precisare che questi elementi influenzano la probabilità di ottenere il concepimento ma, di per se, non indicano la fertilità di un individuo. I relativi valori non vanno quindi considerati come parametri assoluti della fertilità maschile ma devono essere associati alla situazione clinica della coppia. Bisogna infatti tenere conto che le caratteristiche del liquido seminale possono essere molto variabili anche nello stesso soggetto in base al periodo. Se prendiamo ad esempio il numero di spermatozoi emessi in una eiaculazione, esso dipende non solo dall'astinenza ma anche da altri fattori come le dimensioni degli epididimi, la pervietà dei dotti eiaculatori, il volume testicolare, ecc..

Spermiogramma dopo dieta

I valori rilevati dopo 14 settimane erano nettamente migliori nel gruppo che aveva integrato nella dieta la frutta a guscio. La conta spermica era mediamente superiore del 16 per cento, la motilità era aumentata del 6 per cento, la vitalità del 4 per cento e la morfologia dell'1 per cento. Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato una significativa riduzione del livello di frammentazione del DNA spermatico, un parametro strettamente collegato all'infertilità.

Come accennato, questo non è il primo studio che collega la fertilità maschile ad alcune proprietà delle noci. Già nel 2012, in una ricerca condotta presso l'Università della California a Los Angeles (UCLA), si era scopero che l'assunzione quotidiana di 75 grami di noci può migliorare la salute degli spermatozoi (Walnuts Improve Semen Quality in Men Consuming a Western-style Diet: Randomized Control Dietary Intervention Trial - Doi: 10.1095/biolreprod.112.101634). Anche in quell'occasione la sperimentazione è stata condotta sull'uomo (un campione di 117 individui sani con un'età compresa tra i 21 e i 35 anni).

Gli studiosi sono partiti dal presupposto che lo sperma dei volontari non fosse tra i più sani per via dello stile di vita moderno e della dieta occidentale spesso squilibrata (alcune delle cause per le quali negli ultimi cinquant'anni la qualità del liquido seminale si è ridotta notevolmente). Hanno quindi voluto testare se si potesse fare qualcosa per migliorarlo. Per far ciò, in base anche ai risultai di altre indagini, hanno deciso di puntare sull'incremento degli acidi grassi polinsaturi omega 3 (o PUFA-3) nella dieta.

Anche in questo caso, prima di iniziare la sperimentazione, è stato prelevato un campione di sperma per valutarne la qualità. Un secondo campione è stato poi raccolto dopo 12 settimane. Oltre a parametri quali concentrazione degli spermatozoi, vitalità, motilità, morfologia e anomalie cromosomiche, sono stati registrati anche altri parametri quali, ad esempio, l'indice di massa corporea (BMI).

Wendie Robbins, prima autrice dello studio, spiega che analizzando i dati non sono state trovate particolari differenze per quanto riguarda l'indice di massa corporea e la variazione di peso tra l'inizio e la fine dello studio. Lo stesso non valeva però per la qualità dello sperma. Il consumo di noci aveva portato ad un incremento degli acidi grassi omega-6 e omega-3 (ALA) e, come ci si attendeva, ha migliorato la vitalità, la morfologia e la motilità degli spermatozoi oltre a ridurre, in maniera significativa, le anomalie cromosomiche.

Alla luce di quesi dati non vi è quindi dubbio che il consumo di noci può migliorare la salute degli spermatozoi. Miglioramenti che si potrebbero ottenere anche con altre fonti di Acidi Grassi Polinsaturi (PUFA) quali: olio di pesce, pesce azzurro, semi di lino, ecc..

Cibi che aumentano la fertilità maschile

Dieta della fertilità

Secondo il parere di Zita West, esperta di fertilità e gravidanza, con la dieta si può fare molto per migliorare la fertilità maschile. Per avere uno sperma sano bisogna assumere con l'alimentazione grandi quantità di vitamine, minerali e proteine. Solo così il seme maschile conserva la forza necessaria per provare ad arrivare fino all'ovulo.

Per la produzione di spermatozoi maturi ci vogliono circa 100 giorni, in questo lasso di tempo l'uomo deve fare molta attenzione a quello che mangia e, per aumentare le chance di concepimento, dovrebbe seguire la "dieta della fertilità". Nell'arco della settimana bisognerebbe integrare più volte, a seconda anche della stagione, i seguenti alimenti:

  • Agrumi: sono frutti ricchi di vitamina C, vitamina A e antiossidanti, grazie ad essi aumenta la motilità degli spermatozoi.
  • Carote: forniscono alte concentrazioni di beta-carotene, un precursore della Vitamina A che aiuta a proteggere lo sperma.
  • Fagioli: fonte di zinco e acido folico, il loro consumo contribuisce a migliorare la salute degli spermatozoi e riduce la probabilità di agglutinazione spermatica (una condizione che può rappresentare un problema di sterilità immunologica).
  • Frutta secca: fornisce zinco ma non solo, il consumo apporta anche buone quantità del coenzima Q10 (noto anche come ubichinone, un potente antiossidante con molti effetti benefici per il nostro organismo).
  • Manzo e pollo: altri due alimenti che apportano buoni livelli del coenzima Q10.
  • Olio extravergine di oliva: un'altra fonte di antiossidanti che aiutano a migliorare la qualità degli spermatozoi.
  • Ortaggi a foglia verde: grazie al loro apporto di acido folico, Vitamina A e C, contribuiscono a migliorare la produzione di spermatozoi sani.
  • Pesce: in particolar modo pesce azzurro e salmone perché sono molto ricchi di acidi grassi omega-3, degli acidi grassi essenziali (come gli omega 6) che aiutano a migliorare la qualità del seme maschile.
  • Pomodori: fonte primaria di licopene che aiuta a migliorare la motilità degli spermatozoi.
  • Uova: un'altra fonte di zinco che aiuta a contrastare l'agglutinazione spermatica e migliora la mobilità.

I risultati di alcune indagini hanno dimostrato che la dieta mediterranea è in grado di aumentare dal 72 al 95 per cento la percentuale di spermatozoi sani. Grazie ad essa si ha un liquido seminale di elevata qualità e, di conseguenza, maggiori probabilità di concepimento. Ogni tanto si potrebbero integrare anche dei frutti non presenti abitualmente nelle nostre tavole come l'avocado, un cibo che aiuta a favorire l'equilibrio ormonale.

Fra gli alimenti da limitare troviamo invece le carni conservate, il latte non scremato, i formaggi grassi, i dolci, le bevande zuccherate e gli alcolici. Per quanto riguarda il caffè non ci sono particolari problemi, 3 tazzine al giorno si possono bere tranquillamente in quanto contribuiscono anche a ridurre di circa un terzo il rischio di soffrire di disfunzione erettile.

La fertilità è un argomento complesso e sarebbe troppo riduttivo puntare tutto sulle scelte alimentari, ciò nonostante non bisogna sottovalutare l'impatto che può avere quello che mangiamo. Le sostanze che introduciamo con la dieta, e quelle con cui interagiamo nell'ambiente, possono influenzare notevolmente le capacità riproduttive dell'uomo.

Spermiogramma: astinenza, esame e valori

Spermiogramma

In caso di sospetta infertilità, spesso in abbinamento alla spermiocoltura, si effettua un esame del liquido seminale noto come spermiogramma. Grazie ad esso si analizzano le varie componenti e caratteristiche dello sperma, con una valutazione macroscopica e microscopica, in modo da ottenere delle informazioni più specifiche sulle caratteristiche quantitative e qualitative del seme maschile.

L'analisi macroscopica valuta i seguenti parametri:

  • aspetto (colore);
  • liquefazione (tempo di fluidificazione);
  • pH;
  • viscosità del campione;
  • volume dell'eiaculato.

Nell'analisi microscopica si analizzano invece alcune caratteristiche più specifiche degli spermatozoi:

  • concentrazione (numero di spermatozoi per ml);
  • motilità (percentuale di motilità degli spermatozoi);
  • morfologia (percentuale di forme normali).

Una quantità di sperma ritenuta normale va da 1,5 a 6 ml, il numero di spermatozoi in un eiaculato (concentrazione spermatica) può invece variare considerevolmente, si va dai 20 ai 200 milioni per millilitro. Lo spermiogramma è un esame molto utile perché fornisce un primo quadro generale della situazione, ci sono infatti delle patologie che possono ridurre il volume dell'eiaculato o intaccare lo sperma (anomalie funzionali degli spermatozoi).

Chi fosse interessato al costo dello spermiogramma deve sapere che esso dipende dalla scelta di farlo privatamente o in regime di SSN, nel primo caso può arrivare a costare oltre i 100 euro€. Se invece ci si affida ad una struttura pubblica, o convenzionata, il costo (senza test di capacitazione) può andare dai 10 ai 15 euro a seconda della regione.

Astinenza spermiogramma e preparazione

Per prepararsi all'esame bisogna seguire poche regole, la prima è relativa al periodo di astinenza da ogni attività sessuale. Di seguito diamo alcune indicazioni su come contare i giorni di astinenza per lo spermiogramma.

L'astinenza ottimale per lo spermiogramma è di 3-5 giorni, ad ogni modo non dovrebbe mai essere inferiore a 2 giorni o superiore a 7. Solo rispettando questi periodi si può ottenere un campione standard che permette di ottenere dei risultati analitici confrontabili con altri ottenuti precedentemente, o i risultati di eventuali controlli futuri. Prima dei 2 giorni dall'ultima eiaculazione è infatti molto probabile che si rilevi una diminuzione del numero degli spermatozoi, l'astinenza superiore ai 7 giorni comporta invece una minore capacità di movimento (motilità) e una riduzione della concentrazione.

Un aspetto da non trascurare è la salute dell'individuo antecedente l'esame, si consiglia infatti di eseguire lo spermiogramma dopo un periodo di benessere fisico di almeno 90 giorni (questo perché gli spermatozoi impiegano circa 100 giorni per maturare). Episodi febbrili, infezioni virali o l'assunzione di farmaci potrebbero alterare temporaneamente la qualità del liquido seminale. Se non è possibile attendere così tanto, sopratutto in caso di terapia antibiotica, si consiglia di aspettare almeno 15 giorni dall'assunzione dell'ultimo antibiotico.

Considerando che il campione deve essere consegnato entro 30 minuti, tutta la procedura viene eseguita generalmente presso la struttura dove è situato il laboratorio di analisi. In alcuni casi la raccolta del liquido seminale può essere fatta anche a casa rispettando però tale periodo e seguendo scrupolosamente le indicazioni date dai sanitari. Per evitare eventuali contaminazioni, o alterazioni, si consiglia di urinare prima della raccolta, la procedura deve essere poi preceduta dalla pulizia delle mani e dei genitali. Si consiglia di ottenere il campione, direttamente in un contenitore sterile contrassegnato da cognome, mediante masturbazione, in alcuni casi è però possibile utilizzare dei condom non spermicida.

Valori spermiogramma

Prima di controllare i valori dello spermiogramma è importante ricordare che le caratteristiche seminali sono estremamente variabili, non solo da uomo a uomo ma anche nel singolo individuo. Queste non sono poi le uniche caratteristiche che determinano la fertilità di una coppia. I valori di riferimento del World Health Organization (WHO) forniscono quindi solo un'indicazione di massima relativa allo stato di fertilità dell'uomo e non forniscono una valutazione relativa della capacità fecondante degli spermatozoi. Alla luce di ciò, se si dovessero rilevare delle caratteristiche seminali al di sotto dei valori di riferimento, non necessariamente ci si trova in una condizione di infertilità. Tali valori non servono infatti per indicare la fertilità di un soggetto ma la possibilità o probabilità di concepire.

Nel 2010, alla luce dei risultati di alcune indagini, sono stati rivalutati diversi parametri, qui di seguito riportiamo i nuovi valori di riferimento per lo spermiogramma (WHO 2010), nella prima colonna sono riportati i valori che erano ritenuti normali fino ad allora.

Valori spermiogramma (WHO 1999)

Valori spermiogramma (WHO 2010)

Volume ≥ 2 ml Volume ≥ 1,5 ml
Concentrazione 20 mil/ml Concentrazione 15 milioni/ml
N° tot spermatozoi 40 milioni N° tot spermatozoi 39 milioni
Motilità totale ≥ 50 % Motilità totale ≥ 40 %
Motilità progressiva ≥ 25 % Motilità progressiva ≥ 32 %
Morfologia / forme normali ≥ 30 % Morfologia / forme normali ≥ 4 %
Vitalità ≥ 50 % Vitalità ≥ 58 %

Condividi questa pagina

Invia pagina

Approfondimenti sull'argomento

Cerca nel sito

Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca

Seguici sui Social Network

Universonline su Facebook