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Dislessia bambini e coordinamento ritmico, un possibile segnale

Dislessia bambini e coordinamento ritmico

Fra i campanelli d'allarme per la dislessia, oltre a un linguaggio povero con parole pronunciate male e difficoltà nella lettura, sembrerebbe esserci anche un disturbo nella motricità, in pratica una difficoltà nell'esecuzione di movimenti ritmici e coordinati nella scrittura. Sono giunti a questa conclusione i ricercatori del dipartimento di Psicologia dell'Università di Milano-Bicocca dopo aver analizzato il ritmo di scrittura di 77 bambini. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Human Movement Science (Dyslexic children fail to comply with the rhythmic constraints of handwriting - doi: 10 1016 / j humov 2015 04 012 - Maggio 2015).

I ricercatori spiegano che nei bambini affetti da dislessia evolutiva, una difficoltà che coinvolge principalmente la rapidità e la correttezza con cui si legge, la durata relativa al tempo di scrittura di ciascuna singola lettera che compone una parola non è costante ma varia in funzione della dimensione e velocità della parola scritta. Lo studio che ha individuato un nuovo tassello di questo specifico disturbo è stato condotto da un gruppo di esperti coordinati da Maria Teresa Guasti, ordinario di Glottologia e Linguistica, e Natale Stucchi, ordinario di Psicologia Generale, entrambi dell'Università di Milano-Bicocca. Alla ricerca hanno preso parte anche Elena Pagliarini, prima autrice dello studio, e Carlo Toneatto, sempre del dipartimento di Psicologia dell'Università di Milano-Bicocca, hanno partecipato inoltre Elisa Granocchio, Federica Riva, Daniela Sarti e Bruna Molteni, dell'Istituto Neurologico Carlo Besta.

L'indagine ha coinvolto 77 bambini con un'età compresa fra i 7 anni e mezzo e i 12 anni. Il campione era composto da 17 bambini con una diagnosi di dislessia evolutiva (DE), 21 bambini con una diagnosi sia di dislessia sia che di disgrafia (un disturbo specifico della scrittura nella riproduzione di segni alfabetici e numerici) e, come gruppo di controllo, 39 bambini a sviluppo tipico (in pratica senza diagnosi di dislessia o disgrafia). Tutti i partecipanti dovevano scrivere a mano, utilizzando una particolare penna digitale, la parola b-u-r-l-e su un foglio appoggiato sopra una tavoletta grafica. La parola è stata riscritta più volte con diverse condizioni sperimentali: in modo spontaneo, usando lettere maiuscole, accelerando la velocità di scrittura o cambiando le dimensioni. Per registrare le proprietà cinematiche del gesto grafico, i ricercatori hanno fatto sviluppare un particolare software battezzato Digital Draw, un programma che in futuro potrà essere utilizzato anche per altri studi riguardanti la scrittura e, più in generale, il gesto grafico.

Analizzando i dati raccolti si è scoperto che i bambini con dislessia non seguono il principio dell'omotetia, la capacità di mantenere costante il tempo di scrittura di ogni lettera. Un aspetto che dimostra che il disturbo interessa anche la motricità.

Maria Teresa Guasti e Natale Stucchi evidenziano che questi risultati sono molto interessanti perché per la prima volta si è dimostrato che la dislessia non è solo un problema di lettura, ma anche un problema riguardante gli aspetti ritmici della scrittura. Un problema derivante dalla difficoltà nell'eseguire una sequenza fluida di movimenti.

Secondo gli autori dello studio, dei programmi specifici di musica potrebbero essere utili per i bambini dislessici in quanto contribuirebbero a migliorare il "comportamento ritmico". I nuovi dati confermerebbero inoltre, ancora una volta, la necessità di aggiornare gli elementi di valutazione dei bambini con dislessia. In fase di diagnosi bisognerebbe tenere conto anche dei fattori riguardanti le funzioni motorie.

Quali sono i sintomi della dislessia?

Solitamente per poter fare una diagnosi precisa di dislessia bisogna aspettare almeno i 7 anni, ci sono però alcuni elementi ai quali è bene prestare attenzione fin dalla scuola materna.

Alcuni segnali che potrebbero mettere i genitori in allerta sono:

  • Un linguaggio povero con parole pronunciate male. In alcuni casi i bambini dislessici pronunciano male le parole invertendo i suoni di alcune lettere, questo perché non riescono ad identificare correttamente i suoni all'interno delle parole e il numero dei suoni.

  • Difficoltà nel ricordare numeri,lettere e colori. I bambini dislessici potrebbero avere difficoltà anche nel memorizzare elenchi quali: giorni della settimana, mesi dell'anno, ecc.

  • Difficoltà nel ricordare il nome di oggetti comuni ed uso di denominazioni per riferirsi ad immagini.

  • Problemi di coordinamento: i bambini dislessici possono essere goffi e impacciati nelle attività sportive e nel gioco. Ci potrebbero inoltre essere dei problemi nelle semplici abilità motorie come ad esempio quella di allacciarsi le scarpe.


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