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Effetti vaccino trivalente e autismo - Fra gli effetti del vaccino trivalente, quello che si fa per immunizzare contro morbillo, parotite e rosolia, non c'è l'autismo

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Effetti vaccino trivalente e autismo

Effetti vaccino trivalente e autismo

Fra gli effetti del vaccino trivalente, quello che si fa per immunizzare contro morbillo, parotite e rosolia, non c'è l'autismo. Una nuova ricerca conferma ancora una volta che il vaccino MPR non ha nessun legame con l'autismo. L'ennesima conferma arriva da uno studio americano del Lewin Group, in Virginia, condotto su 95.727 bambini. I risultati dell'indagine sono stati pubblicati sul Journal of the American Medical Association (JAMA - Promising Forecast for Autism Spectrum Disorders - doi: 10 1001 / jama 2015 2628 - Aprile 2015).

Dopo aver esaminato un totale di quasi 100mila bambini, di cui il 2 per cento aveva un fratello o una sorella maggiore affetta da autismo, gli autori hanno concluso che, in accordo con altre ricerche su popolazioni diverse, non sussiste nessuna associazione tra la vaccinazione e un aumento del rischio di disordini dello spettro autistico. I bambini coinvolti nello studio sono stati seguiti per almeno cinque anni tra il 2002 e il 2012.

Nel corso dello studio si è scoperto che nelle famiglie con un bambino già affetto di autismo diminuisce la percentuale di vaccinazione dei figli più piccoli. Uno degli obiettivi è stato quindi quello di rassicurare tutti quei genitori che, nonostante l'assenza di prove scientifiche, continuano a vedere un nesso causale tra vaccinazione e malattia.

Analizzando nel dettaglio il campione di bambini coinvolti nello studio si scopre che 994 di loro, circa l'1 per cento del totale, avevano ricevuto una diagnosi di autismo. Fra questi, 134 avevano un fratello maggiore già colpito da autismo. Il tasso di vaccinazione per morbillo-parotite-rosolia per i bambini con fratelli non autistici era dell'84 per cento a 2 anni di età e del 92 per cento a 5 anni (il calendario vaccinale prevede due dosi di vaccino MPR: la prima dose tra i 12 e i 15 mesi di età e la seconda dose a 5-6 anni di età). Nel gruppo di bambini con fratelli più grandi autistici i tassi di vaccinazione erano invece più bassi: 73 per cento all'età di 2 anni e 86 per cento all'età di 5 anni.

Ancora una volta non è stata trovata quindi nessuna prova che ricevere 1 o 2 dosi di vaccino sia associato a un aumentato rischio di autismo tra i bambini con fratelli maggiori già malati, i dati dimostrano però che i genitori che hanno già un figlio con disordini dello spettro autistico sono più sospettosi nei confronti dei vaccini. In queste famiglie i tassi di copertura vaccinale risultavano infatti inferiori di circa il 10 per cento.


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