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Effetti collaterali chemioterapia: cuffia per non perdere i capelli

Effetti collaterali chemioterapia: perdita dei capelli

La perdita dei capelli, uno degli effetti collaterali della chemioterapia più temuti dai pazienti, si può prevenire grazie ad una particolare cuffia refrigerata (la cuffia Paxman). Questo sistema, efficace nel 50-70 per cento dei casi, è stato messo a punto in Gran Bretagna da Glenn Paxman. Attualmente solo due centri italiani dispongono di questa cuffia: l'ospedale di Avellino (Campania) e L'ospedale di Carpi (Emilia Romagna).

Gli effetti collaterali della chemioterapia variabili da trattamento a trattamento e da individuo a individuo. Rispetto al passato l'impatto dei trattamenti sulla qualità della vita dei pazienti è stato ridotto notevolmente. Si è scoperto che è possibile ottenere lo stesso risultato con dosi di farmaci inferiori a quelle usate in passato , si adoperano dei "cocktail" di medicinali con sostanze meno tossiche per i pazienti e sono stati messi a punto vari rimedi, farmacologici e non (come ad esempio la cuffia Paxman), per tenere sotto controllo gli effetti collaterali indesiderati.

Come funziona la cuffia Paxman? Il sistema consiste nel raffreddamento controllato del cuoio capelluto attraverso l'uso di una cuffia in silicone morbido collegata a un impianto frigorifero compatto. La Paxman Coolers Ltd inizia la sperimentazione in questo settore dopo che la moglie del figlio del fondatore si ammala di tumore al seno. Il primo prototipo ufficiale della cuffia, realizzato nel 1997, è stato installato presso la Huddersfield Royal Infirmary.

Con alcuni trattamenti chemioterapici si perdono i capelli a causa dell'atrofia, parziale o totale, della radice del bulbo pilifero. Grazie al raffreddamento localizzato si riduce il flusso sanguigno verso i follicoli piliferi, di conseguenza vengono protetti dall'aggressione del farmaco. La cuffia Paxman si è rivelata efficace con un buon numero di farmaci chemioterapici come il taxol, l'epirubicina e la doxorubicina.

Fabrizio Artioli, direttore dell'Unità operativa di Medicina Oncologica degli Ospedali di Carpi, ha deciso di introdurre la cuffia Paxman (del valore di circa 30mila euro) nel centro italiano dopo aver visitato due strutture pubbliche inglesi dotate del dispositivo: il Christies Hospital di Manchester e l'Ospedale di Huddesfield. La cuffia è arrivata nel centro carpigiano grazie anche all'impegno dell'AMO (Associazione Malati Oncologici Onlus - Carpi).

Franca Pirolo, dell'Associazione malati oncologici di Carpi, spiega che la cuffia potrà migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti. Anche se esistono molti modi per nascondere agli altri la perdita di capelli dovuta alla chemioterapia, la strada per chi affronta una malattia come il tumore è tutta in salita. Per chi non vive in prima persona una situazione di questo tipo, la perdita dei capelli potrebbe sembrare il male minore. Franca Pirolo evidenzia che la cura dell'anima non è meno importante di quella del corpo e, soprattutto per le donne, la perdita dei capelli non è facile da superare.


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