Effetti del dormire poco o non dormire bene
Quando non si dorme bene, o si dorme troppo poco, la nostra salute ne risente. Se il problema è passeggero l'organismo riesce a riprendersi però, in certi casi, i disturbi del sonno si protraggono nel tempo e ci si sentirà sempre più stanchi. Fra gli effetti collaterali del non dormire bene non vi è solo uno stato di stanchezza ma sembrerebbe esserci anche un aumento del rischio di ictus e infarto. Questa è la conclusione di una ricerca della Warwick University, coordinata dal dottor Francesco Cappuccio, pubblicata sull'European Heart Journal (Febbraio 2011 - Sleep duration predicts cardiovascular outcomes: a systematic review and meta-analysis of prospective studies).
I nuovi dati confermano quanto era stato scoperto qualche anno in un altro studio del dottor Francesco Cappuccio. Le persone che soffrono di insonnia, e chi fa le ore piccole dormendo cinque o meno ore a note, presentano un rischio maggiore di contrarre qualche malattia legata all'apparato cardiovascolare.
Analizzando lo stato di salute di oltre 470 mila persone, con un'età compresa tra i 7 e i 25 anni, si è rilevato che gli individui che dormivano meno di sei ore a notte presentavano un rischio maggiore (del 48 per cento) di sviluppare malattie cardiovascolari e ictus (più 15 per cento). Secondo i ricercatori la salute dell'apparato cardiocircolatorio potrebbe risentire di un eccessiva produzione di particolari sostanze che l'organismo rilascia quando si dorme poco e male. Durante il sonno l'organismo regola tutte le funzioni vitali al minimo per potersi riposare, in questa fase si hanno dei livelli di cortisolo più bassi, al risveglio il livelli di cortisolo aumentano innalzando la pressione sanguigna in modo da riattivare tutte le funzioni. Quando il nostro organismo riposa in maniera corretta viene inibita la produzione di cortisolo durante il sonno, nei casi in cui il sonno è disturbato e ci sono dei frequenti risvegli, il cortisolo continua a stimolare il nostro sistema cardiovascolare sovracaricandolo.
Il dottor Francesco Cappuccio conclude evidenziando che anche il dormire troppo dovrebbe essere un campanello d'allarme. Stando ai risultati di un'altra ricerca dormire troppe ore potrebbe essere un fattore indicativo di malattie, sarebbe quindi opportuno condurre delle analisi per rilevare possibili patologie.
Quante ore dobbiamo dormire?
Spesso si sente dire che non è importante quanto si dorme ma come si dorme, questo può essere vero solo in parte. Se da un certo punto di vista è vero che ognuno di noi ha tempi di recupero e di ricarica del tutto soggettivi, è altrettanto vero, e scientificamente dimostrato, che l'architettura del sonno notturno ha tempi e modi di realizzazione ben precisi e che deve avere un'estensione temporale di almeno 7 - 8 ore (per gli adulti) affinché tutte le sue fasi possano compiutamente realizzarsi.
Il riposo può essere diviso in due fasi cicliche. Nella prima fase il nostro organismo raggiunge gradualmente un sonno sempre più profondo, con scarsa attività celebrale e metabolismo ridotto all'essenziale, che consente di "ricaricare" il nostro fisico. Nella seconda fase (REM) si ha un'intensa attività celebrale caratterizzata anche da sogni vividi. E' in questa fase che si ha la ricarica delle energie psichiche e intellettuali. Le due fasi si alternano durante le ore di riposo raggiungendo il loro massimo tra la settima e l'ottava ora di sonno. Per questo motivo è importante dormire per almeno 7 - 8 ore. Per quanto riguarda i bmbini vi rimandiamo invece a questo articolo: Sonno dei bambini, quante ore?
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