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Crioablazione, guarire dal cancro congelandolo

Crioablazione: guarire dal cancro congelandolo

Una nuova possibile cura per il cancro al seno arriva dalla crioablazione, una tecnica che, senza l'uso di bisturi, consente di uccidere le cellule cancerogene congelandole. I primi risultati della cura, in fase di sperimentazione presso la Wayne State University di Detroit, sono stati presentati in occasione del Meeting Annuale della Society of Interventional Radiology (Tampa, Florida - Marzo 2010).

Anche in Italia si sta sperimentando la crioablazione per la cura dei tumori, presso l'ospedaliero Oncologico Businco di Cagliari si applica però per la cura del cancro ai polmoni. Lo studio americano, condotto dal professor Peter Littrup, ha invece come target uno dei big killer della popolazione femminile, il tumore al seno.

La sperimentazione della tecnica di crioablazione sul tumore al seno ha coinvolto per il momento 13 donne che avevano rifiutato di sottoporsi all'intervento chirurgico tradizionale e 97 pazienti con metastasi in varie aree del corpo.

Le pazienti che si sottopongono ad un intervento di crioablazione per eliminare il cancro al seno non necessitano di un'anestesia totale ma è sufficiente un'anestesia locale che viene smaltita più velocemente dall'organismo. Dopo l'anestesia si procede con l'inserimento di aghi, con un diametro molto sottile, in grado di congelare localmente le cellule tumorali, portandole ad una temperatura di - 30 gradi Celsius, uccidendole.

In base alle biopsie eseguite durante lo studio la crioablazione risulta essere molto efficace e non prevede il ricorso alla chirurgia. Dopo l'intervento le pazienti sono state poi tenute sotto osservazione per cinque anni e in nessuna è stata rilevata alcuna recidiva. Anche se gli esperti sono riusciti a rimuovere il tumore in modo definitivo e praticamente senza lasciare segni, spiegano che saranno comunque necessari ulteriori studi prima di poter applicare la tecnica su larga scala.


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