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Meningite, come riconoscere i primi sintomi? - I primi sintomi della meningite possono essere confusi con quelli dell'influenza ma vi è un metodo semplice per distinguere questa patologia, il test...

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Meningite, come riconoscere i primi sintomi?

Meningite: come riconoscere i primi sintomi?

La meningite è un processo infiammatorio a carico delle meningi celebrali (sottili membrane che avvolgono il cervello) o midollari, di origine tossica o infettiva. I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli dell'influenza ma vi è un metodo semplice e allo stesso tempo infallibile per distinguere questa patologia dalle malattie di stagione, il test della camminata.

Sintomi come febbre, vomito, mal di testa e sonnolenza sono tipici delle prime fasi della meningite ma sono anche gli stessi che caratterizzano le più frequenti malattie di stagione. Altri sintomi assimilabili a quelli dati dall'influenza sono la rigidità, con conseguente dolore, dei movimenti della nuca e della colonna vertebrale. Qualora doveste riscontrare tali sintomi, per avere la certezza di non avere la meningite potrete effettuare il test della camminata.

Quando bisogna effettuare il test della camminata?

Il test della camminata va effettuato nei casi in cui si ha una febbre superiore ai 38,5 °C in concomitanza a uno o più dei seguenti sintomi: mal di testa, sonnolenza, vomito. Si può presentare anche uno stato di confusione mentale che può portare a non riconoscere le persone o a fare dei discorsi senza senso.

Come si effettua il test della camminata?

Il test della camminata è molto semplice, bisogna far scendere dal letto la persona che presenta alcuni o tutti i sintomi sopraccitati e chiederle di provare a camminare. Se il paziente riesce a camminare, anche se barcolla, non ha la meningite e si può continuare la terapia già prescritta, se invece cade e non riesce a reggersi in piedi potrebbe avere la meningite ed è indispensabile recarsi all'ospedale il prima possibile.

Alcune informazioni sulla meningite

La sintomatologia della meningite è legata all'aumento di pressione endocranica o endorachidiana che comporta cefalea, vomito senza nausea, frequenza del polso non correlata alla temperatura, contratture muscolari e atteggiamenti antalgici (rigidità nucale, decubito sul fianco con gambe a canne di fucile), disturbi visivi e psichici (agitazione, delirio), paralisi di nervi vari, movimenti carfologici e febbre, quale espressione del processo infettivo.

Esistono varie forme di meningite, acute o croniche, purulente o a liquido chiaro, diffuse o circoscritte, ecc. dal punto di vista eziologico si distinguono poi due importanti forme: tubercolare e meningococcica o celebrospinale epidemica.

La meningite tubercolare, dovuta al bacillo Koch proviene da altri focolai, colpisce soprattutto i bambini e i giovani, ha decorso variabile, articolato comunque in tre fasi: prodromica, irritativa e paralitica; attualmente è trattabile con gli antitubercolari.

La forma celebrospinale epidemica, diffusa e suppurativa, è dovuta al meningococco e colpisce i bambini nei primi quattro anni di vita e gli adolescenti, durante i mesi freddi. Per curarla si utilizzano dei trattamenti sulfamidici e a base di antibiotici.


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