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Rigenerato un organo da una cellula staminale

Rigenerato un organo da una cellula staminale

Rigenerata la ghiandola mammaria in un topo. Per la prima volta da una singola cellula staminale si è riusciti a rigenerare un intero organo in un animale vivo. Questo traguardo storico è frutto di uno studio nato dalla collaborazione fra Australia, Canada e Stati Uniti. I dettagli della ricerca coordinata da Jane Visvader, dell'istituto di ricerca medica australiano Walter and Eliza Hall, di Parkville, sono stati pubblicati su Nature. I risultati ottenuti saranno particolarmente utili anche per lo studio dei meccanismi che portano la formazione dei tumori.

In una prima fase, i ricercatori hanno isolato le cellule staminali dalla ghiandola mammaria di un topo e le hanno marcate per poterle seguire nei vari stadi della sperimentazione. Successivamente, una volta trapiantate nel topo vivo il quale era stato privato dell'organo, hanno cominciato a moltiplicarsi fino a formare una ghiandola mammaria completa e perfettamente funzionante in grado di produrre latte. Il tutto è avvenuto nel giro di un mese e mezzo.

La scoperta è sensazionale ma, un esperto a livello internazionale di terapia genica e di staminali, Claudio Bordignon, direttore scientifico dell'Istituto San Raffaele di Milano, precisa che non si tratta della rigenerazione di un vero organo, ma di tessuto mammario funzionante. Un passo comunque importante per lo studio di questo settore che in futuro potrebbe rivoluzionare il campo della medicina.

I ricercatori evidenziano che il loro studio fornisce per la prima volta, almeno secondo i testi scientifici disponibili, la prima descrizione della ricostituzione di un intero "organo" a partire da una singola cellula staminale epiteliale che ha implicazioni per l'isolamento di altre cellule staminali da altri tessuti epiteliali.

Questo studio aggiunge nuove informazioni relative alla particolarità delle cellule staminali, esse sono in grado di auto riprodursi mantenendo inalterato il loro numero complessivo, inoltre hanno la capacità di specializzarsi nelle varie componenti attive o strutturali di una ghiandola mammaria, dando origine alla formazione dell'alveolo e dei dotti, ecc.

Durante la ricerca si è notato un altro aspetto molto interessante, i topi utilizzati come modello di tumore al seno, presentavano un numero più elevato di cellule staminali di questo tipo nel tessuto del seno pre-canceroso, un fenomeno che potrebbe dare nuovi spunti per lo studio del coinvolgimento di queste cellule nella comparsa di tumori.

Probabilmente, questi tipi di studi potrebbero portare dei risultati più a breve termine relativi allo studio dei tumori, più lunga risulterà invece la sperimentazione per la rigenerazione di nuovi organi in quanto non si comprendono ancora molti aspetti legati a queste particolari cellule.


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